2001. Odissea nello spazio
- Fantascienza
- Gran Bretagna
- durata 141'
Titolo originale 2001: A Space Odyssey
Regia di Stanley Kubrick
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter
A seguire il primo test di volo ad alta quota semi-"suborbitale" di uno StarShip, l’SN9 (il secondo in assoluto per un veicolo di lancio di quella serie della SpaceX, dopo quello sull’SN8 del dicembre 2020, mentre l’SN10 è già sulla pista di Boca Chica in Texas), in previsione di colonizzare Marte con Tesla, ora toccherà alla NASA e al JPL con Perseverance, per gli amici Persy, il rover (e con lui Ingenuity, l'MHS - Mars Helicopter Scout) della missione spaziale Mars 2020 partito l'estate scorsa da Cape Canaveral che atterrerà in uno Zabriskie Point marziano (il cratere Jezero nella zona occidentale della Isidis Planitia) il 18 febbraio 2021 dopo una discesa lungo i classici (li dovette affrontare 8 anni e ½ prima anche il buon Curiosity della MSL atterrando a 3.700 chilmetri di distanza, nel cratere Gale a sud della Elysium Planitia) "7 minuti di terrore".
Assonanze:
- Gioia
- Perseveranza
- Perseveranza #2
Consonanze:
- Margherita Hack
Aggiornamento del 22/02/'21...
Kubrick, Cameron, Scott, Nolan?
Bye-bye, Skycrane...
Titolo originale 2001: A Space Odyssey
Regia di Stanley Kubrick
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter
Titolo originale Zabriskie Point
Regia di Michelangelo Antonioni
Con Mark Frechette, Daria Halprin, Rod Taylor, Paul Fix, Bill Garaway, G.D. Spradlin
Regia di Antonio Padovan
Con Giuseppe Battiston, Stefano Fresi, Flavio Bucci, Roberto Citran, Camilla Filippi
Titolo originale Aelita
Regia di Jakov Protazanov
Con Yuliya Solntseva, Igor Ilyinskij, Nikolaj Tsereteli, Nikolaj Balatov
Titolo originale Total Recall
Regia di Paul Verhoeven
Con Arnold Schwarzenegger, Sharon Stone, Rachel Ticotin, Ronny Cox, Michael Ironside
Titolo originale Mission to Mars
Regia di Brian De Palma
Con Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle, Kim Delaney, Elise Neal, Connie Nielsen
Titolo originale John Carpenter's Ghosts of Mars
Regia di John Carpenter
Con Ice Cube, Natasha Henstridge, Pam Grier, Joanna Cassidy
Titolo originale Life on Mars (US)
Con Jason O'Mara, Michael Imperioli, Gretchen Mol, Jonathan Murphy, Harvey Keitel
Tag Poliziesco, Maschile, Viaggi nel tempo, Mistero, New York, Anni '70
Titolo originale The Last Days on Mars
Regia di Ruairi Robinson
Con Liev Schreiber, Romola Garai, Elias Koteas, Olivia Williams, Johnny Harris, Goran Kostic
Titolo originale The Martian
Regia di Ridley Scott
Con Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean
Titolo originale Le voyage dans la lune
Regia di Georges Méliès
Con Georges Méliès, Bleuette Bernon, Victor André, Farjaut, Kelm
[…] Noi non smetteremo di esplorare.
E alla fine di tutto il nostro andare
saremo tornati al punto di partenza.
Sapremo il luogo per la prima volta.
T.S.Eliot, Quattro Quartetti (Little Gidding)
Titolo originale Out of the Present
Regia di Andrej Ujica
Con Anatolj Arzebarski, Sergej Krikalev, Helen Sharman, Aleksandr Volkov
Out of the Present (A.Ujica, 1995): Sergei Krikalev, Anatoli Arzebarski e Helen Sharman.
Ovvero: il Crollo di un piccolo muro visto da Lontano.
La terra è blu, come un'arancia.
“A volte sogno di essere ancora nello spazio, e penso a quanto siamo bambini. A Mosca sta nevicando. Mi viene in mente Münchhausen.“
Perso nel Limbo della Dimenticanza in una delle tante Contingenze Storiche, Sergei Krikalev s’ostina a non Poter tornare a casa.
E pace (Mir).
Titolo originale Story
Regia di Dana Ranga
Con Story Musgrave
(Astronaut) Story (D.Ranga, 2003 ): Franklin Story Musgrave (1935).
Ouvea, Nuova Caledonia, è un'opera d'arte: sotto ai piedi sulla sabbia, o dall'orbita terrestre.
Vi è un'unica costante nell'universo: il cambiamento, la mutazione, l'insorgenza, l'evoluzione.
Transiti, segni, scoperte e creazioni, sensi, e meraviglie all'interno dell'oltre.
Titolo originale Cosmonaut Polyakov
Regia di Dana Ranga
Con Valery Polyakov
Cosmonaut Polyakov (D.Ranga, 2007): Valeri Vladimirovich Polyakov (1942).
Sul perché la sua generazione dimostri più coraggio nell'esprimersi 'liberamente' su 'qualcosa', Grigorij Cuchraj (regista di “Ballata di un Soldato“ e “la Vita è Bella“), nel 1991 dice così: “Perché sono stato in guerra. Ho sperimentato cose peggiori della paura del capo.“
Alla meraviglia (invece) non c’è, mai, fine.
Titolo originale I Am in Space
Regia di Dana Ranga
Con Jean-François Clervoy
I Am in Space (D.Ranga, 2012 ): Jean-François Clervoy (1958).
“Procedevamo cantando verso la rampa di lancio.“
Interviste a Story Mousgrave, Jean-François Clervoy, Anatoli Arzebarski, Sergei Krikalev, Valeri Polyakov, e ad altri 55 astronauti e cosmonauti, scienziati e piloti, civili e militari.
E tre “psicologi dello spazio”.
Consulenza in materia di voli spaziali e immagini di bordo: J.-F. Clervoy.
Artista Grafico: Peter Hintz.
Ringraziamenti: enrico ghezzi e…
Scritto, diretto, montato e prodotto da Dana Ranga.
Vivo = Vulnerabile.
Il ‘diario’ di J.-F. Clervoy e, passo indietro, in campo ancora Story Musgrave, tra gli altri.
“When you go into space you are never sure that you will come back.“
Lo Shuttle Atlantis con 6 persone a bordo decolla in verticale portato su dai suoi fidi Solid Rocket Boosters ( SRB ) col Serbatoio in mezzo attaccato al ventre a propellere collidendo idrogeno ed ossigeno dando carburante agli SSME della propulsione principale ( main engine ) per poi staccarsi e ricadere nell’oceano. Una volta entrato in orbita oltre il punto di non ritorno si stacca l’ombra da Terra e lì rimane, resta a galleggiare.
Volta Cranica = Calotta Polare.
Passo indietro: Shuttle Challenger: il Vice-Presidente George Bush, Sr., parla con Story Musgrave e gli altri.
Materiale di repertorio scientifico-psicologico, quasi ‘privato’ più che di Stato, mai, se non ‘’reso pubblico’’, utilizzato fuori dal contesto del Programma Spaziale.
Dinamiche dei fluidi in bolle di sapone piatte, sottoinsiemi di cristallizzazione bidimensionale.
Space = Problem Solving.
Passo indietro: Apollo 11 (Armstrong, Collins, Aldrin): “Huston…potete girare la Terra di un po’, così non vediamo solo l’oceano profondo?“
Each time in a different way.
“Mio padre morì durante la mia terza lunga missione. Ma me lo comunicarono solo una volta ritornato a terra. Dissero che non sapevano quale impatto la notizia avrebbe avuto su di me durante questo volo così difficile e faticoso.“
Coltura di tessuti biologici multistrato sui quali impiantare cellule umane cancerose: conosci il tuo nemico…porta lo scontro su un terreno alieno, altro, terzo.
“Ho consultato libri sul balletto per preparare la mia passeggiata spaziale. Conoscevo ogni passo.“
La consapevolezza d’essere vivi = il peso di una spada di Damocle.
Con solo un multistrato di gomma a proteggerti dal gelido freddo vuoto radioattivo ionizzante.
“ Anche se voliamo ad altissima velocità non sentiamo il vento sulla faccia.“ E, cavo di sicurezza ben agganciato, se lanci una palla in aria in un vagone di un treno in corsa o sul ponte di una nave essa ti ricade in grembo, mica va a sfracellarsi nel vagone ristorante o finisce in mare: “L’unica cosa che sentiamo è il sole: i raggi ti colpiscono come un’onda.“
Inside the present : il 4 dicembre 1993 il telescopio spaziale Hubble (messo in orbita dal Discovery 3 anni e ½ prima) viene raggiunto in orbita dalla navetta Space Shuttle Endeavour, agganciato e portato dentro alla stiva per riparare delle distorsioni allo specchio primario difettoso, inserirvi due nuovi sensori e strumenti ottici, sostituire un pannello solare e provvedere alla manutenzione generale: 7 astronauti si danno il cambio per molte e molte ore. Missione dichiarata conclusa il 13 gennaio 1994.
Tutte queste informazioni Dana Ranga (come Andrei Ujica) non ce le fornisce direttamente, ovvero non immette didascalie sulle corrispondenti immagini per spiegarne il significato. I vari cartelli esplicativi che compaiono sganciati a nero nel corso dell’opera sono frasi dal ‘diario’ di J.-F. Clevory: pura tecnica ed ingegneria all’opera visuale in cronaca e pura introspezione psicologica. In questo D.Ranga ed A.Ujica applicano più ‘il’ metodo Werner Herzog (Wild Blue Yonder) che non quello Frederick Wiseman (Missile), mantenendosi però il più delle volte ad una distanza uguale ai due poli opposti : in un’orbita di Lagrange cinematografica. Tutto è analizzato in diretta ed in seguito da tecnici e da psicologi a Huston. Dana Ranga attua un’analisi ulteriore, sopra ad entrambe le parti, e dall’interno d’esse.
La Compatibilità Psicologica di un Equipaggio = una sfera d’acqua (non una bolla di sapone) che rimane coesa galleggiando a gravità zero.
“Qui è dove teniamo Story. Gli diamo un paio di macchine fotografiche, e lui sta buono.“
“If I close my eyes and let myself float, my body disappears from my mind.“
“Il cervello cambia la propria struttura, si formano nuove sinapsi.“ (Un diverso grado di consapevolezza.)
Space = Ideal Ego
E le riprese finali non testimoniano altro che ciò che siamo, da dove veniamo e a cosa siamo ‘legati’, e ciò che non vogliamo: morire, e distruggere.
“Non chiederci la parola“:
[…] Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Eugenio Montale, da "Ossi di Seppia".
R-Esistere.
Il noto blu, verde, bianco e ocra sotto ai nostri occhi.
Amore? Rispetto, presenza, necessità, libertà: parole che liberate anch’esse dal peso della gravità fremono soltanto per ritornare precipitando a Terra e risuonare. Un altro epifonema anaforico. Come il DNA ‘non’ lo sappiamo, ancora, ma ci muove.
Modulo di rientro.
AtTerraggio.
Profili di versanti montuosi tra le brume, rocce, erba, alberi.
Condensa d’acqua s’un vetro. Luci di città.
Si profila un
Volto Umano,
stilizzato:
lo riconosciamo.
Casa.
Punto di ri-Partenza.
Titolo originale The Wild Blue Yonder
Regia di Werner Herzog
Con Brad Dourif, Ellen Baker, Franklin Chang-Diaz
Una caratteristica della nostra civiltà antropocentrica -- non peculiare ne specie-specifica dell'essere umano, ma di certo dall'Homo s. sapiens ben utilizzata, sviluppata ed evoluta(si) epigeneticamente --, è quella di ricercare, nel quotidiano, dall'ancestrale, delle similitudini (dai neuroni-specchio in giù, o in sù... appunto...), ovvero il compiere associazioni d'idee (forma-oggetto-uso-scopo: cosa significa per me questo film? cosa ci dice di noi? etc...), sperimentare (oida: cosa guardo quando vedo? Pozzi petroliferi ri-accesi per/all'occasione), considerare, mossi dal desiderio (allontanarsi verso le stelle, oltre il sistema solare interno... Considerare: sfruttare la spinta gravitazionale, effetto fionda, di Venere e Giove, x es.) di conoscere e sopravvivere, come individuo e come famiglia-gruppo-comunità-specie.
"Quindi": wild blue yonder --- deep black space. Il fatto è che il cinema di Herzog non assomiglia a niente altro al mondo (Gianikian-Ricci Lucchi, Marker, Ujica, Salani, Kubrick e perchè no il doppio doc Cameroniano abissale), proprio come i tunnel caotici che collegano fra loro le massive sfere gravitiche da L1 a L2 ed oltre l'infinito (prontamente ridimensionati da uno starnuto). Se sali in cima ad un otto od un quattro mila, conquistando l'inutile, ne discenderai cambiato? (La montagna no, tranne qualche rifiuto o cadavere.) "Così come" una scienza talmente avanzata rispetto a quella dell'osservatore (si, Clarke...) può risultare ai suoi occhi (oida) nient'altro che magia: tempo soggettivo 15 anni, tempo oggettivo 820 anni: l'apparenza del PdV (non si modifica la realtà, ma se stessi, proprio ciò che fa il Cinema): gli astronauti hanno conquistato l'inutile wild blue yonder e sono tornati dopo la loro odissea in un eden trovando un Earth International Park...
E Brad Dourif in pp.p. con alta profondità di campo in un agora delle badlands...
Fondamentale e fondativa di un nuovo eterno proiettato dal nostro presente-passato al nostro-loro futuro H. utilizz'appunto questa caratteristica insorgente ed innata in noi per cavare dai Centri e dalle Missioni NASA/JPL un percorso ulteriore alla non fiction docudrama, il classico science+fiction ch'è la base del progresso: meraviglia + dedizione.
Elogio del viaggio-esistenza nomade (cani sì, maiali no, come ben è sottolineato da un'altra opinione di un utente ftv) e dei viagginterstellarintergalatticinterplanetarinterstatalistantanei per mezzo di wormhole e di IMMAGINAZIONE APPLICATA ALLO STATO DELL'ARTE SCIENTIFICA.
Titolo originale Gravity
Regia di Alfonso Cuarón
Con Sandra Bullock, George Clooney
Titolo originale Europa Report
Regia di Sebastián Cordero
Con Sharlto Copley, Michael Nyqvist, Daniel Wu, Christian Camargo, Karolina Wydra
Titolo originale For All Mankind
Con Ronald D. Moore, Ben Nedivi, Matt Wolpert, Noah Harpster, Sonya Walger
Tag Fantascienza, Storia corale, Esplorazione, Spazio, USA, Anni duemiladieci
Ah!, la guerra fredda! (E qualche volta tiepida.)
Regia di Agostino Ferrente
Con Margherita Hack
Titolo originale Mars (2016)
Con Ben Young Mason, Justin Wilkes, Jihae, Alberto Ammann, Clémentine Poidatz
Tag Fantascienza, Storia corale, Scienza, Viaggio, Spazio, Futuro
Titolo originale Lucy in the Sky
Regia di Noah Hawley
Con Natalie Portman, Jon Hamm, Dan Stevens, Ellen Burstyn, Zazie Beetz, Pearl Amanda Dickson
Titolo originale Proxima
Regia di Alice Winocour
Con Eva Green, Zelie Boulant, Matt Dillon, Lars Eidinger, Sandra Hüller
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