Il quinto fine settimana di gennaio riporta in pista una produzione originale targata AppleTv+. Si tratta di Palmer, un film la cui sceneggiatura è vecchia di decenni ma la cui storia, dal ventre degli Stati Uniti, risulta sempre attuale. E l’attualità è l’esigenza che porta diversi film a scegliere la via dello streaming invece che aspettare la riapertura delle sale. Capita con molte produzioni italiane, ad esempio. Altre invece si ostinano ad aspettare: il caso più eclatante è quello del nuovo film di Verdone. Siamo davvero sicuri che dopo un anno di rimandi e spostamenti il titolo sia ancora così legato all’oggi? La riapertura al momento appare improbabile e il film del Carlo nazionale rischia di invecchiare e sembrare obsoleto prima della sua stessa uscita (sicuri poi che un film che scherzi sulle malattie sia quello di cui si ha bisogno per ripartire?).
Apprezziamo quindi la scelta di molti distributori di far uscire le loro opere in streaming piuttosto che lasciarle a marcire negli scafali di un supermercato il cui profitto sembra destinato a riportare il segno meno chissà per quanto tempo ancora. La scelta dello streaming porterà a febbraio un titolo molto grosso di produzione statunitense nelle nostre case saltando la sala: si tratterebbe del primo blockbuster a optare per questa scelta in Italia. Al momento si tratta di un rumour ma a quanto pare presto arriverà la comunicazione ufficiale.
Intanto, ritorniamo ai titoli della settimana. All’occhio salta la scelta di Minerva Pictures di distribuire a cadenza settimanale tre delle sue ultime produzioni, apprezzate nei circuiti festivalieri. Si parte da GlassBoy, una favola con e per ragazzi che declina la malattia in maniera sensibile e realistica. Sarà in video on demand da lunedì 1° febbraio.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Tra le nuove uscite in streaming della settimana la piattaforma punta su quattro titoli destinati a pubblici differenti. Il più autoriale è La nave sepolta, dramma inglese ispirato a una storia vera che le recensioni hanno già eletto come il primo buon film dell’anno. A far saltare sulla sedia è invece il thriller spagnolo Sotto lo zero, nato per le sale ispaniche e distribuito worldwide dalla piattaforma. Due infine sono i prodotti destinati a tutta la famiglia: l’avventura Alla scoperta di ‘Ohana e l’indonesiano June & Kopi sulla convivenza di due cani.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
AppleTv+ offre in esclusiva Palmer, con il ritorno sullo schermo di Justin Timberlake. Le altre piattaforme invece si contendono l’uscita in streaming di un paio di titoli che, capitanati dal sopracitato GlassBoy, comprendono gli actionViking Blood e Search and Destroy, gli horror Chimera e Il rito delle streghe, il thriller Here Alone, il dramma sentimentale Un sogno per te e il lungometraggio animato tutto italiano Trash. Su RaiPlay da domenica, infine, sarà disponibile in streaming Questo è un uomo, docufiction dedicata a Primo Levi.
Nel 1939, alle soglie della Seconda guerra mondiale, una ricca vedova chiede a un archeologo dilettante di occuparsi degli scavi di alcuni tumuli nella sua proprietà. Quando fanno una scoperta di portata storica, risuonano gli echi del passato britannico mentre la nazione si prepara a un futuro incerto. La scoperta avvenuta a Sutton Hoo ha riportato alla luce due cimiteri risalenti al VI e VII secolo, di cui uno contenente una preziosissima nave funeraria. Carey Mulligan (subentrata a Nicole Kidman) e Ralph Fiennes guidano il cast.
Il regista Lluis Quilez è al suo secondo film. Classe 1978, si cimenta con un thriller – genere in cui ultimamente gli spagnoli non deludono mai – con al centro un furgone che trasporta detenuti, tanta neve e un agente che metterà a repentaglio la propria vita per non far evadere uno dei prigionieri.
Due fratelli cresciuti a Brooklyn vanno alla ricerca di un antico tesoro su un’isola hawaiana. Riscoprono però le loro origini sullo sfondo di un paesaggio che presenta tante insidie quante meraviglie. Dirige Jude Weng, regista di origini taiwanesi che si è fatta le ossa nel mondo delle serie tv (da Unbreakable Kimmy Schmidt a Young Sheldon).
La commedia indonesiana mette insieme un pitbull domestico e un cane di strada, declinando in maniera originale il buddy movie. Non siamo di certo davanti a un capolavoro ma il divertimento copre le pecche della storia, pensata esclusivamente per far sorridere.
Con Justin Timberlake, Ryder Allen, June Squibb, Juno Temple, Dean Winters
In streaming su Apple TV Plus
L’amicizia tra un ex detenuto e un bambino di provincia diventa spunto per riflettere sulla paternità. Accanto al buon Timberlake, si segnala la presenza del piccolo Ryder Allen, la cui bravura merita da sola una visione. Fuori parte, invece, Juno Temple. Alla regia c’è Fisher Stevens, mestierante che ricordiamo come il miglior amico del protagonista della serie Ultime dal cielo, un cult di qualche decennio fa.
“Tutto è cominciato quando fra le mie ricerche mi sono imbattuto nel libro di Fabrizio Silei, Il bambino di vetro, a fine 2014. L'innamoramento è stato immediato. La storia di Pino mi è rimasta sulla pelle: l'avventura di un bambino di undici anni con una malattia limitante che cerca disperatamente il proprio posto nel mondo. La sua voglia di vivere è così intensa che nemmeno la minaccia della morte può trattenerlo dallo spingersi oltre i propri limiti”, ha così spiegato il regista la nascita della sua opera, presentata in anteprima mondiale al Tallinn Film Festival 2020.
Il merito delle serie tv epiche è quello di aver riportato in auge un genere che per certi versi è figlio adottivo dei nostri mitici sandaloni. Con una battuta, potremmo soprannominare questi prodotti come i “cornutoni”, dal momento che protagonisti sono quasi sempre i Vichinghi. Poco importa se poi le storie non sono per nulla plausibili, come in questo prodotto molto dozzinale.
Un tempo il nemico degli americani era il russo. Tenendo il passo con la storia più recente, il russo si è trasformato in ucraino ma il canovaccio non cambia di molto. La produzione dell’action è russa ma punta tutto sul protagonista: il canadese Dylan Bruce, che – dopo essere stato reso famoso dalla soap Così gira il mondo - si candida a nuovo Steven Seagal.
Realtà e finzione si mescolano grazie a un mix di allucinazioni, giochi di ruolo, torture e omicidi. Passato in diversi festival, dal Tribeca al Frightfest, è diretto da Mitzi Peirone, giovane regista italiana che si cimenta con un horror di derivazione psicologica con legami con il mito della caverna di Platone, con Shakespeare e persino con il cielo di carta di Pirandello (!).
La natura selvaggia è il nemico che deve affrontare la solitaria Ann. L’ennesima pandemia ha colpito la Terra decimando la popolazione e infettando gli umani, trasformati in cacciatori di altri esseri umani. Il pericolo è ovviamente ovunque ma, a discapito del titolo, la protagonista non sarà per molto tempo da sola, trovando una nuova famiglia tutta per lei. Il déjà-vu è sempre in agguato.
Era il titolo su cui puntava la Sony per l’Halloween 2020. Il CoVid ha però costretto a dirottare la pellicola su altri canali. L’horror tutto al femminile altro non è che una moderna rivisitazione di Giovani streghe, diretta da Zoe Lister-Jones e per molti versi poco riuscita.
“Una storia che ha inizio su un set, dove la magia del cinema prende forma”, recita la descrizione del pressbook. La storia d’amore di Emil e della ballerina francese Milou ha infatti luogo nella Berlino degli anni Sessanta sullo sfondo del mitico Studio Babelsberg, il più antico al mondo.
“Il tema portante del racconto è la creazione del proprio destino senza mai arrendersi alla sorte avversa, per ottenere una seconda possibilità, quando si è anche disposti a rifiutarla senza rimpianti. Quello che ci ha convinto immediatamente è il punto di vista da cui un tema così complesso è trattato: i rifiuti. Nell'universo che raccontiamo sono proprio i contenitori di cartone, plastica o vetro ad essere i nostri protagonisti, i nostri eroi. Sono loro a prendere vita in questo mondo notturno, lontano da occhi umani. La loro seconda occasione è identificata con il concetto di riciclo, riutilizzo”, raccontano i registi del titolo che Notorious Pictures ha portato prima al Festival di Roma e ora nelle nostre case (dopo aver rinunciato alla sala).
“Con Questo è un uomo abbiamo voluto dare il nostro contributo alla conservazione della memoria storica di una tragedia che non può e non deve essere dimenticata, celebrando al contempo uno dei principali scrittori del Novecento italiano ed europeo: Primo Levi”, ha sottolineato Marco Turco, già regista del biopic L’Oriana.
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