Gennaio si appresta alla fine e la sua quarta settimana è foriera di nuove uscite in streaming che non fanno di certo gridare al capolavoro. Si tratta per la maggior parte di titoli che erano stati acquistati per il passaggio in sala o destinati all’homevideo. Il caso della settimana è senza ombra di dubbio lo spagnolo Ballo Ballo: la commedia musicale nasce come omaggio alla nostra Raffaella Carrà (che, ricordiamolo, nei Paesi ispanici è un mito assoluto) e avrebbe dovuto aprire l’ultimo Torino Film Festival. Il condizionale sottolinea come ciò non sia poi accaduto: sebbene il festival, il distributore e gli uffici stampa abbiano lanciato la notizia, del titolo non vi è stata più traccia alcuna (stesso destino riservato al titolo di chiusura inizialmente comunicato). Il motivo? Paradossalmente, sembra essere stata la scelta del festival di andare per quest’anno esclusivamente on line ad aver fatto cambiare idea a chi ha prodotto la pellicola (frutto di un accordo internazionale in cui spiccano anche le nostre Indigo Film e Rai Cinema). Al ritmo di A far l’amore comincia tu, il film è finalmente visibile agli italiani (da lunedì 25) su Amazon Prime Video.
Chi ci sembra sottotono questa settimana è Netflix: solo due titoli, di cui uno non prodotto dalla piattaforma. L’attenzione di Netflix per le nuove uscite in questa quarta settimana di gennaio è tutta riservata alle serie, a partire dalla versione live (e un po’ più dark) delle mitiche Winx.
Questa playlist, eccezionalmente, segnala due uscite evento per il 27 gennaio. Lo fa perché i titoli saranno disponibili per pochi giorni e non sarebbero coperti dalla nostra uscita settimanale. Si tratta di due film pensati per la Giornata della Memoria, giorno in cui il ricordo è d’obbligo.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Due i nuovi film in streaming su cui punta la piattaforma. Il primo è La tigre bianca, tratto da un best seller e diretto da un regista che in passato è stato anche in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Ramin Bahrani. Il secondo è, invece, La fidanzata di nonna, commedia spagnola da non sottovalutare sull’accettazione della diversità.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Tre nuove uscite in streaming si aggiungono al catalogo sempre più ampio della piattaforma (avete notato che sono arrivate le telenovelas sudamericane che nei decenni scorsi spopolavano su Rete 4, da Manuela a Perla Nera?). Sono tre commedie: Sai tenere un segreto? (da un best seller di Sophie Kinsella), la commedia francese Forte (la premessa farebbe gridare al bodyshaming) e il già citato Ballo Ballo.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
Partiamo subito dalle proposte evento in streaming per la Giornata della Memoria. RaiPlay propone in anteprima esclusiva (passerà poi su Raiuno il 6 febbraio in seconda serata) Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma di Giulio Base, apprezzato alla scorsa Festa del Cinema di Roma. Multipiattaforma arrivano invece i due documentari Se questo è amore e Terra promessa(quest’ultimo già disponibile dal 20 gennaio). Le altre nuove aggiunte in streaming sono poi l’action Foxtrot Six, il thriller L’eredità della vipera, la commedia Buddy Games, la commedia a tinte gialle The Kid Detective e il fantascientifico a tinte horror Perfect.
Il sogno indiano, potremmo dire. Da ragazzo povero a imprenditore, il protagonista Balram Halwai racconta la storia epica e ricca di umorismo nero della sua scalata al successo nell’India moderna. Tratto dall’omonimo romanzo vincitore del Booker Prize 2008, il film è diretto da Bahrani, regista dell’apprezzato 99 Homes.
Opera prima di Angeles Reiné, è una commedia familiare “diversa”, un canto di libertà sul diritto di chiunque di fare ciò che più desidera. “Il desiderio di parlare di tolleranza, ricerca della felicità e forza dell’amore sono le principali ragioni che mi hanno spinto a raccontare la storia dell’amore tra due donne anziane e le conseguenze che ha sulle complesse relazioni familiari di una delle due”, ha sottolineato la regista.
“Credo che l'America Latina e l'Italia avessero il diritto di avere un musical basato sulle canzoni di Raffaella Carrà. Da Tijuana alla Terra del Fuoco, passando per Cadice e Bolzano, non c'è matrimonio, festa o cerimonia, dove non si suoni una canzone di Raffaella, Dalla Spagna all'Italia o in tutta l'America Latina, non c'è un angolo in cui non ci si metta a ballare non appena partono le prime note di 0303456. Quello che volevo era portare sul grande schermo la stessa sensazione di felicità che si prova mentre balliamo o cantiamo le sue canzoni: è ora di far sapere a Raffaella quanto tutti noi amiamo lei e il suo lavoro”. Cos’altro aggiungere alle parole del regista?
Adattamento dell’omonimo romanzo di Sophie Kinsella (edito in Italia da Mondadori), ha il suo punto di forza nella protagonista Alexandra Daddario, che così ha commentato la sua esperienza: “Ho accettato di prendere parte al progetto per via del suo mix di umorismo e umanità. Le situazioni comiche nel mondo della commedia romantica devono sempre apparire sincere e non forzate: convinta di ciò, ho amato Emma, le sue lotte, le sue insicurezze, il suo dolore e persino la sua vulnerabilità. Ho messo molto di me nel personaggio. Emma è così come sono io, una ragazza piena di insicurezze ma anche di forza di carattere e di intelligenza. Sta cercando la sua strada nella vita e, come tutti, forgia legami di amicizia e di amore che segneranno per sempre il resto della sua vita da donna matura”.
La protagonista della storia è Nour, giovane con venti chili di troppo che trova un’ottima soluzione ai suoi problemi nella pole dance. Con tutte le conseguenze del caso, aggravate dall’avere un’insegnante come Valérie Lemercier, il cui talento finisce spesso per oscurare quello della protagonista, la comica Melha Bedia.
Con Bianca Panconi, Emma Matilda Lió, Daniele Rampello, Irene Vetere, Francesco Rodrigo
In streaming su Rai Play
Un gruppo di ragazzi che vivono nel presente scoprono gli orrori che si celano dietro il rastrellamento del quartiere ebraico di Roma nel 1943. “Della Shoah non si parlerà mai abbastanza. Quando poi lo si fa rivolgendosi ai più giovani, coltivando la memoria come fosse un giardino da non lasciare mai privo di cure, ciò vale ancor più. In questa storia vive non solo un teen drama, non solo un intreccio adolescenziale, non è la pietà per le vittime dello sterminio (che pure è presente) ad animare il plot, ma la ricerca di quel che accadde, la voglia di sapere, di scoprire, di divulgare acciocché quell’orrore non debba mai più ripetersi”, ha spiegato il regista Giulio Base.
Maya Sarfaty ricostruisce l’impossibile e tragica storia d’amore tra una giovane prigioniera ad Auschwitz e un ufficiale austriaco delle SS. “Quello che inizialmente mi ha spinta a raccontare questa storia è stata la coesistenza tra bene e male: Franz era un mostro sadico, ma anche un gentiluomo capace di amare e di provare compassione. Helena non incarnava la classica immagine della vittima innocente, era una donna forte, con incredibili capacità di sopravvivenza che è riuscita ad amare il suo aguzzino e persino a perdonargli le terribili azioni commesse, considerato il fatto di aver aiutato lei e sua sorella a salvarsi”, ha dichiarato la regista.
Il documentario racconta di un popolo in fuga, reduce dalla sua più grande tragedia e disposto a tutto pur di ritornare alla terra lasciata 2000 anni prima. È il popolo degli Ebrei scampati alla Shoah, che, prima perseguitati, poi rifiutati dall’Europa, salparono in massa dalle nostre coste per raggiungere clandestinamente la Palestina, o come preferivano chiamarla, Eretz Israel, la terra di Israele.
L’action della settimana batte bandiera indonesiana. Con un mondo alle prese con le conseguenze di secoli di comportamenti sbagliati, l’Indonesia è uno dei pochi paradisi rimasti. Vuoi che un attentato terroristico non metta in pericolo la sicurezza nazionale? Dirige Randy Korompis, al suo esordio nel lungometraggio.
Spacciare droga negli Appalachi porta i tre fratelli Conley (due maschi e una femmina) a una spirale di violenza da cui devono cercare di sopravvivere e non farsi travolgere. Hanno ereditato l’attività dal padre ma non tutti e tre condividono gli stessi obiettivi. Ognuno con un proprio doloroso passato alle spalle, vivono sulla propria pelle le conseguenze della recessione economica che ha recentemente colpito le zone interne degli Stati Uniti. Da non sottovalutare come poi il film evidenzi un’altra piaga: la dipendenza da oppioidi, la stessa recentemente portata a galla da Ron Howard.
Disturbi della personalità e violenza portano un giovane in una clinica in cui si trasformano i corpi e le menti dei pazienti. Prodotto da Steven Soderbergh e dal musicista Flying Lotus, anche compositore dell’ipnotica colonna sonora, il film è l’opera emergente di Eddie Alcazar, inserito nella lista dei 25 nomi da tenere d’occhio di Filmmaker Magazine.
L’attore Josh Duhamel (in questi giorni protagonista delle cronache di spettacolo per essere stato chiamato a sostituire il collega Armie Hammer, travolto da uno scandalo, sul set di un film con Jennifer Lopez) esordisce alla regia affidandosi al classico dei classici: una reunion con i vecchi amici con cui non parla da anni per una sorta di “Amicolimpiadi”. Notevole il cast.
Il 2019 è stato l’anno del rilancio di Adam Brody, ritornato nel giro delle produzioni che contano. In attesa di rivederlo nel disturbante Una donna promettente, lo si può ammirare in questa insolita commedia a tinte gialle, esordio alla regia di Evan Morgan, in cui gioca con le conseguenze dell’essere un adulto diventato celebre in tenera età.
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