Comincia la terza settimana di gennaio 2021 e siamo, ancora una volta, in attesa di capire che cosa ne sarà delle sale cinematografiche. È atteso un nuovo DCPM, probabilmente arriverà a ore qualora l’agenda di quel che resta del governo non venga travolta dalla crisi. Intanto sappiamo che la cultura non avrà possibilità di respirare: si vocifera che sale e teatri resteranno ancora chiusi, almeno fino al 15 febbraio. Oramai sono poche le parole che si possono aggiungere per commentare lo stato di emergenza in cui versa il settore.
Paradossalmente, i servizi di streaming vivono un momento d’oro. Proprio in questi giorni, Netflix ha diffuso il trailer dei prodotti che vedremo quest’anno, promettendo un film nuovo a settimana: facile, sostengono in molti, quando si spacciano per produzioni originali lungometraggi nati per le sale e finiti giocoforza sulla piattaforma. Amazon Prime Video non ha atteso e ha diramato la lista dei suoi prodotti, su cui spicca il progetto Welcome to Blumhouse, con altri quattro titoli. Disney+ preferisce il silenzio e si prepara al lancio mondiale della serie Wandavision: attesissima si dice ma da chi non si sa. Ormai sembra che l’hype sia d’obbligo, dimenticandoci di come l’attesa nasca dal basso e non perché imposta dall’alto o da una pubblicità sui canali generalisti, strumento di cui le piattaforme non riescono a fare a meno e a cui, come abbiamo letto in una newsletter di qualche tempo fa, si ispirano e aspirano.
E veniamo ai titoli offerti in streaming in questa terza settimana di gennaio. Le nuove uscite, sottolineiamolo subito, sono tante: più o meno una quindicina. Sarebbe interessante sapere con dati concreti (e no, le visualizzazioni non bastano: cosa conta sapere che in milioni hanno visto almeno 5 minuti?) quali di queste attireranno l’attenzione del cinefilo e quante invece finiranno nel dimenticatoio ancora prima di essere diffuse.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Netflix propone tra le nuove uscite in streaming di questa settimana l’originale Outside the Wire, un film tutto muscoli, fucili e droni, per gli amanti dell’action militare, la commedia Doppio papà, il dramma indiano Tribhanga e il curioso documentario Cosa farebbe Sophia Loren?, su cui l’ufficio stampa della piattaforma non ha speso nemmeno una riga. Doveva passare in sala ma, ahimè, arriva in streaming anche Ava di Tate Taylor.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Amazon Prime Video lancia in streaming One Night in Miami, il debutto alla regia di Regina Hall passato fuori concorso alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia prima e al Toronto Film Festival dopo. In prima esclusiva propone anche Anime borboniche, progetto tutto italiano girato per omaggiare la Reggia di Caserta.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
La parte del leone per i nuovi film in streaming viene in questa terza settimana di gennaio viene giocata dalle varie piattaforme. Si segnala su IoRestoInSala la prima visione evento di Lezioni di persiano, passato alla Berlinale 2020 (il Festival di Berlino quest’anno non si terrà) e destinato alle sale da AcademyTwo. Da Chili a Infinity, vasta è l’offerta: la commedia italiana Free – Liberi, la doppietta di Carlo Fusco Dirty Fears e The Final Code, l’adolescenziale Lena e Snowball, il dramma ispirato a una storia realmente accaduta The Cave – Acqua alla gola, l’inquietante Exit Plan, l’horror The Dare e il fantascientifico Terminus (del 2015!).
In un'ambientazione futura il pilota di droni Harp viene inviato in una zona militarizzata estremamente pericolosa. Qui si trova a lavorare per l'ufficiale androide Leo con il compito di recuperare uno strumento apocalittico prima che i ribelli ne prendano possesso. L’incipit la dice lunga su dove andrà a parare la storia. Poco importa se credibile o meno: ci si diverte anche grazie alla regia di Mikael Håfström, noto per aver diretto Escape Plan o Il rito.
Commedia brasiliana la cui forza è data dalla giovane protagonista, costretta ad andare alla ricerca del padre per colpa di una madre fin troppo hippie. Un incipit che ricorda alla lontana Mamma mia! ma che ha ben altre atmosfere e potenzialità.
Tribhanga è una posa della danza Odissi, tanto asimmetrica quanto ipnotica e sensuale, proprio come la vita delle tre protagoniste del film Nayan, Anu e Masha, nonna, figlia e nipote. Complesso dramma indiano familiare sulle relazioni familiari e sulle scelte poco convenzionali di tre donne dotate di grande personalità.
Questa è la domanda che si pone Nancy Kulik, critica cinematografica di origine italiana. 82enne, la Kulik (che all’anagrafe si chiama Vincenza) ha – al di là delle apparenze - molti punti in comune con la nostra attrice simbolo (presente con nuove interviste): sono entrambe italiane, nonne e con i cinema nel cuore. Con grande senso dell’umorismo, il documentario (troppo breve!) è diretto dal premio Oscar Ross Kauffman.
Tate Taylor è a tutti gli effetti un regista oramai inclassificabile per la straordinaria versatilità e capacità di adattarsi a ogni tipo di storia, sia essa biografica o a tinte horror. Ritrova qui Jessica Chastain con cui aveva lavorato in The Help e la trasforma in una perfetta macchina da guerra. Buon thriller che conta anche su Colin Farrell, John Malkovich e la ritrovata Geena Davis.
Una notte a Miami si incontrano Cassius Clay, Malcolm X, Sam Cooke e Jim Brown. Non è l’inizio di una barzelletta ma il punto di partenza della storia diretta da Regina Hall che, riprendendo l’omonima rappresentazione teatrale, risponde a domande che, seppur poste nel 1964, risultano più attuali che mai.
La Reggia di Caserta è una delle meraviglie architettoniche d’Italia. Le rende omaggio la commedia drammatica di Consorti e Morra che punta tutto sulla mimica dell’incredibile Ernesto Mahieux, attore di cui troppo spesso sottovalutiamo la carica. Nel cast anche Guenda Goria, fresca reduce del Grande Fratello Vip.
Alla base del film c’è un racconto di Wolfgang Kohlhaase su un ebreo che, grazie alla sua astuzia, è riuscito a sopravvivere all’orrore dell’Olocausto. Con la Giornata della Memoria che si avvicina, il film dell’ucraino Perelman potrebbe rivelarsi utile per affrontare l’argomento in famiglia e per ricordarci di non dimenticare a cosa portino certe derive.
La commedia con la Sandrocchia nazionale era destinata alle sale. Il destino ha deciso diversamente. “Quello che ho voluto raccontare in Free - Liberi è la bellezza di essere anziani. Anziani non come fine o meglio non come principio di una fine, ma come categoria di persone consapevoli di vivere uno dei tanti momenti della vita, forse il più bello. Giocano, cantano ridono, sognano, fuggono per realizzare il sogno nel cassetto”, ottima la premessa del regista.
Con Sokol Martin Pepkolaj, Ieva Lykos, Melina Arena, Francesco David Clemente
Il potentino Carlo Fusco ha cominciato la sua carriera nel mondo delle soap italiane ma nel giro di pochi anni ha avuto la possibilità di entrare a far parte delle produzioni di serie b con protagonisti alcuni attori americani che si erano ormai lasciati alle spalle la loro epoca d’oro. Anche qui ritroviamo Michael Madsen. La storia ruota intorno a un serial killer dalla sessualità perversa, elemento che spesso torna nelle opere di Fusco.
Seconda opera di Fusco della settimana. Si accennava prima a uno dei temi ricorrenti nella filmografia del regista: la sessualità perversa. Se ricordate la vicenda di Josef Fritzl, il mostro di Amstetten, a cui la figura del protagonista si ispira, concorderete di come ne sia il simbolo perfetto. Terribile storia vera e realizzazione non sempre all’altezza delle aspettative. Burt Young nel cast!
Ragazzini e animali: un vecchio saggio diceva che era impossibile realizzare film con loro protagonisti senza impazzire. Eppure, la cinematografia degli ultimi anni ci ha abituato a molteplici storie di amicizia tra i giovanissimi e gli animali più disparati e selvaggi. Questa volta è un leone a essere al centro della storia.
Si basa su una storia vera che ha avuto il via il 23 giugno 2018 quando dodici adolescenti, componenti di una squadra di calcio, e il loro mister rimasero intrappolati nella grotta di Tham Luang, in Thailandia. Per 18 giorni, se ne occuparono i telegiornali di tutto il mondo fino all’epilogo, felice una volta tanto. Da anni Hollywood punta alla storia, c’è arrivato prima il thailandese Tom Waller con l’appoggio del colosso WildBunch.
L’hotel dei suicidi suggeriti è un’idea alquanto suggestiva. Gli 85 minuti del film ricordano un episodio molto lungo di Black Mirror ma vedere Nicolaj Coster-Waldau in azione è sempre un piacere. La storia ruota intorno a un giallo, la scomparsa di un uomo di mezza età. Che arrovella un agente assicurativo. La crisi esistenziale lo attanaglierà. Quale sarà la via d’uscita su cui il titolo fa leva?
“Esordio di un regista inglese che, traendo spunto da Saw e Non aprite quella porta, realizza un thriller angosciante e serrato. Con una dislocazione temporale a tranello degli eventi raccontati, che si compiono nell'arco di due decenni”, parola del nostro Undying.
“Classico prodotto del cinema indie nella terra dei canguri, è un dramma intimistico e familiare dall'anima sci-fi che unisce la discesa agli inferi di un povero diavolo della working class male in arnese con le ansie millenaristiche di una incombente apocalisse termonucleare”: parole del nostro Maurizio73.
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