Una quarta selezione di film visti recentemente, per lo più in rete, qualcuno noto e altri assai meno, molti antichi ma non tutti, per i quali non ce l'ho fatta a passare da un breve commento ad una opinione più corposa.
E adesso, stiamocene in casa tranquilli per contribuire ad un ...
Con Evi Maltagliati, Gino Cervi, Sergio Tofano, Eugenio Cappabianca, Clelia Matania
1 / progr. 27 - INVENTIAMO L'AMORE (1938) ITALIA
Film di Mastrocinque che - leggo - "offre uno spaccato di un'Italia ormai quasi dimenticata". È vero ma dedurne che ormai risulta scontato e superato è lontano dal mio modo di pensare: credo invece che ciò vada considerato motivo di particolare apprezzamento più si va avanti nel tempo. Interpretato dalla pregiata coppia Maltagliati / Cervi.
Con Jean-Louis Trintignant, Robert Hossein, Florinda Bolkan, Giorgia Moll
2 / progr. 28 - IL LADRO DI CRIMINI (1969) FRANCIA
Capita sovente che di un omicidio si dica colpevole - con lettere anonime - un tale che non c'entra: perchè per una volta si parli di lui. Trintignant lo fa benchè si tratti di un suicidio cui ha assistito impotente. Ma non gli basta, perchè poi i giornali cessano di scriverne e questo non lo sopporta. Qualcosa deve pur fare per essere "qualcuno". (cherubino 2.11.20, commento breve)
3 / progr. 29 - È SBARCATO UN MARINAIO (1940) ITALIA
Il protagonista all'epoca non era ancora famoso. Probabilmente lo si sarebbe presentato così: "Giovane attore aitante, bello, italiano. Nulla a che vedere con i cosiddetti divi stranieri. Si chiama Amedeo Nazzári ". Ma era già beniamino delle ragazze: per loro era Nàzzari, rivale di Errol Flynn.
Con Edward Harnold, Ann Harding, Donna Reed, Horace McNally
In streaming su Plex
4 / progr. 30 - OCCHI NELLA NOTTE (1942) U.S.A.
Questo film è tra i primi di Zinnemann. Meglio in lingua originale (non è ben doppiato). Giallo quasi rosa con un investigatore aiutato da un cane (come tanti in seguito). Ma lui è cieco. Il protagonista è il simpatico Edward Arnold, noto caratterista. E c'è Donna Reed a vent'anni.
5 / progr. 31 - COME PERDERE UNA MOGLIE E TOVARE UN'AMANTE (1978) ITALIA
Film del'78. Pasquale Festa Campanile aveva diretto Dorelli l'anno prima in "Cara sposa" e il risultato era stato migliore. Sembra più un film di Neri Parenti (suo aiuto che passerà alla regia l'anno successivo). Johnny e la Bouchet si impegnano ma si ride davvero troppo poco. Non è però un film volgare e i nudi femminili (sobri) ci stanno bene. **
Con Johnny Dorelli, Sandra Milo, Zeudi Araya, Renato Pozzetto
In streaming su Rai Play
6 / progr. 32 - TESOROMIO (1979) ITALIA
Dorelli scrive commedie dall'insuccesso certo, dovuto anche alla loro interprete S. Milo, compagna che se la fa col suo manager E.M. Salerno il cui fine è proprio ottenere perdite deducibili dalle tasse. Ridotto in crisi (e senza mobili causa l'inflessibile esattore Pozzetto) a risolvere tutto spunta fiabesca una colf: Zeudi Araya. *** +.
Con Dolores Del Rio, Ginger Rogers, Fred Astaire, Gene Raymond
In streaming su Rai Play
7 / progr. 33 - CARIOCA (1933) U.S.A.
I film USA con rilascio pochi giorni prima del 1934 (inasprimento del Codice Hays) hanno tutti motivi di interesse. Qui il "carioca", ballo brasiliano che non sarebbe stato ammesso per la forte carica di sensualità. È anche l'esordio della coppia Fred/Ginger; protagonisti però sono Dolores Del Rio e Gene Raymond. Il colore non guasta. *** almeno.
Interpreto il titolo italiano come doppio senso voluto: "Corte" con la maiuscola ma anche "corte" insistente del giudice nei confronti della anestesista (se n'era innamorato anni prima in ospedale) che gli ricompare inaspettatamente come membro della giuria popolare. influisce eccome sull'esito del processo: assoluzione, una volta tanto...
Film di soli 75' da un romanzo breve di Simenon. Mi aspettavo di più sia come erotismo (apriva in tv un ciclo "Voulez vous coucher avec moi?") sia come thriller (suspance davvero poca). La condanna mi conferma l'idea di una giustizia francese piuttosto "disinvolta".
L'impressione che mi ha fatto è stata che gli attori (eccetto la Duranti) recitino con nonchalance, come per dire che le furfanterie che vengon commesse non son da prendere sul serio, tanto si sa già che la storia finirà per il meglio, insomma si fa per scherzo. Scelta del regista, senza dubbio. Che non condivido. Anche se si chiama Bragaglia.
Con Isa Pola, Doris Duranti, Carlo Ninchi, Leonardo Cortese
11 / progr. 37 - CAVALLERIA RUSTICANA (1939) ITALIA
Questa prima "Cavalleria" fu per i lettori di "Cinema" del '39 il migliore tra i film del primo decennio sonoro ed in effetti regge bene il confronto con la versione del '53 di Carmine Gallone che pure apprezzai. L'atmosfera "verista" della breve novella di Giovanni Verga risalente al 1880 è ricreata da Amleto Palermi con cura amorevole. Bel film.
Con Alberto Sordi, Monica Vitti, Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Gianluigi Crescenzi
12 / progr. 38 - IL DISCO VOLANTE (1963) ITALIA
Il quasi esordio del giovane Brass non sfigura poi tanto al confronto con "I vitelloni" di Fellini e "Signore e signori" di Germi. Era tempo di UFO e non solo, il film penso prenda spunto dal "rapimento" dei coniugi Hill ad opera di alieni (1961) per costruire una critica ridente ma feroce della nostra società "provinciale". Sordi splendido.
Con Gino Cervi, Nadia Gray, Arnoldo Foà, Sergio Tofano
13 / progr. 39 - IL CARDINALE LAMBERTINI (1954) ITALIA
Commedia di Testoni del 1906 sempre in cartellone (in versione dialettale) a Bologna. Nel 1740 la nostra "libera città" soggetta di fatto agli spagnoli aveva un "Cardinale Legato" senza alcun timore. Diverrà Benedetto XIV ("se vogliono un papa minchione.." aveva detto). Gino Cervi simpaticamente degno del predecessore Ermete Zacconi (1934).
Con Carlo Ninchi, Edda Albertini, Felice Romano, Piero Palermini, Silvana Jachino
14 / progr. 40 - FIAMME SUL MARE (1947) ITALIA
Che bello ricordare, del dopoguerra, la nascita di "vere" cooperative, nella mia regione furono tante. Era un mezzo per realizzare qualcosa di buono col proprio ridotto capitale e molto impegno, senza sfruttare il lavoro altrui. "Una repubblica fondata sul lavoro", ricordiamoci. Malandrini però ce ne son stati tanti. Grandi Ninchi e Waszynski.****.
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