Col "rischio" di (ri)trovarci in Libia (Cirenaica e Tripolitania), Eritrea, Etiopia e Somalia... con un paio di ventiquattrore ricolme di compromessi di realpolitik, rimorsi di facciata che poco importano pure a chi ne è destinatario e necessità mossa da buon senso assediato dal senso comune.
Sollevo gli occhi al cielo e vedo sopra un tetto Mia madre inginocchiata in equilibrio su un [sul] camino. La strada adesso è piena di persone. Mia madre è qui vicino.
E adesso per la strada La gente come un fiume: il terzo reparto celere controlla; "Non c'è nessun motivo di essere nervosi", Ti dicono agitando i loro sfollagente. E io dico "Non può essere vero", e loro dicono "Non è più vero niente!"
Con Mahmoud Al Meleji, Nagwa Ibrahim, Ezzat El Alaili, Hamdy Ahmed, Ali El Sherif
Un amico d'infanzia, dopo questa[e] canzone[i], Mi ha detto [che] "È bellissima [Benissimo], un incubo riuscito. Ma dimmi, sogni spesso le cose che hai scritto, Oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi?"
Con Anthony Quinn, Oliver Reed, Rod Steiger, John Gielgud, Irene Papas
De Situ Orbis.
Se state osservando la Terra puntando lo sguardo verso settentrione (Septem Triones, i Sette Buoi da Lavoro, ovvero le sette stelle con magnitudo più alta del Gran Carro dell'Orsa Maggiore) lungo il piano dell'eclittica dalla cima di un ipotetico gnomone (che no, non è uno gnomo molto più alto della media) messo a sfiorare il limite stremo dell'orbita bassa con base a Khartum in Sudan, la Libia è quella a sinistra/ovest, l'Egitto è quello al Centro/Nord e l'Etiopia è quella in basso a destra/sud-est.
...lo sai che quell'idiota di Graziani farà una brutta fine...
Beh, che io sappia la richiesta di estradizione presentata dall'Etiopia nel 1949 per crimini di guerra (utilizzo di gas tossici e bombardamenti di ospedali della Croce Rossa) fu negata dall'Italia e dall'O.N.U. (assieme a quelle avanzate nei confronti di Pietro Badoglio e tanti altri), e il gran figlio di troia nel primo dopoguerra s'iscrisse al già da un pezzo rinato Movimento Sociale Italiano, e il gran coglione trovò pure il modo di rompere il cazzo a Luigi Zampa, Vitaliano Brancati, Sergio Amidei, Ponti/DeLaurentiis, Nino Taranto...
Anni Facili, anche quelli, per quella gran faccia da culo.
Gennaio. Roma. Solo qualche giorno prima che il 1946 diventi il 1947, cinque uomini si riuniscono in viale Regina Elena a Roma. Un giornalista, un archeologo, un ragioniere, un sindacalista e un uomo che sostiene di essere il figlio illegittimo di Benito Mussolini. Insieme fondano il Movimento Sociale Italiano, basato sulle stesse idee e sugli stessi ideali del partito fascista di Mussolini. In breve tempo l'MSI raccoglie un gran numero di adesioni e cospicui contributi in denaro sotto forma di donazioni private. Già dopo un mese o due vengono aperte sedi locali in tutta Italia e il movimento può dare inizio alla sua opera di attacco alla democrazia e opposizione al comunismo. E non solo in Italia. L'obiettivo è anche quello di una nuova Europa. Falangisti in Spagna, peronisti in Argentina, fascisti britannici guidati da Oswald Mosley, neonazisti che si radunano illegalmente a Wiesbaden sotto la guida di Karl-Heinz Priester. E poi, in Svezia, Per Engdahl. Sotto la superficie ci sono loro, e mentre il mondo guarda da un'altra parte loro si muovono. […] Presto questi uomini si avvicineranno gli uni agli altri, fino a coalizzarsi. L'immobilità accumulata da un pendolo che si prepara a un contraccolpo.
Da “1947” di Elisabeth Åsbrink (2016); ediz. ital. IperBorea (2018), traduz. di A.Borini.
Con Samira Kaddour, Rachid Amrani, Ahmed Benaissa, Kader Affak, Lali Maloufi
“Continuo a pensare all’Università, all’anno che ho perso senza che nessuno ne abbia capito la ragione. Voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe e agli amici a Bologna. Mi mancano molto la mia casa lì, le strade e l’università. Speravo di trascorrere le feste con la mia famiglia ma questo non accadrà per la seconda volta a causa della mia detenzione.”
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