" Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per diventare criminale follia." (introduzione a "Germania anno zero")
Mi sono limitato alle due guerre mondiali. Ma il titolo è ben più ampio:
"PROCESSO AL VENTESIMO SECOLO".
Per questo la playlist è aperta agli eventuali contributi dei coutenti. ♥
Buon weekend
da cherubino,
5 dicembre 2020
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♥ contributi dei quali ringrazio i coutenti (mck - obyone - Immorale - maurizio73 - _Kim_ - laulilla - LorismaL - yume).
Ad oggi 9 gennaio 2021 la playlist si compone così di 54 film, qui elencati in ordine alfabetico:
"1945" (mck)
"Borinage" (yume)
"Cari compagni" (obyone)
"Corea in fiamme" (Immorale)
"Echi da un regno oscuro" (mck)
"Garage Olimpo" (maurizio73)
"Germania anno zero" (cherubino)
"Hadashi no Gen" (cherubino)
"Kippur" (obyone)
"Il cacciatore" (obyone)
"Il leone del deserto"(cherubino)
"Il nastro bianco" (_Kim_)
"Il passo sospesp della cicogna" (yume)
"Il pianista" (laulilla)
"Il processo di Norimberga"(cherubino)
"Il segreto di Esma" (laulilla)
"Il sentiero" (laulilla)
"Interrogation" (maurizio73)
"Invasión" (cherubino per conto di yume)
"I ponti di Sarajevo" (laulilla)
"La Llorona" (obyone)
"La morte e la fanciulla" (mck)
"La passeggera" (mck)
"L'ascesa" (_Kim_)
"La tregua" (maurizio73)
"La trincea" (cherubino)
"Lebanon" (obyone)
"Le dernier des injustes - L'ultimo degli ingiusti" (yume)
La Berlino del 1946, nell'immediato secondo dopoguerra, è ancora un desolante cumulo di macerie; qui vive il giovane Edmund, di appena 12 anni, che trascorre le sue giornate vagando per la città.
Il Tribunale Militare Internazionale venne aperto il 18 ottobre 1945. Tutti gli imputati condannati a morte vennero impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi con del cianuro di potassio la notte prima dell'esecuzione).
La storia inizia nel 1945 nei dintorni di Hiroshima dove Gen, un bambino di sei anni, vive assieme alla famiglia fino alla mattina infausta del 6 agosto.
Scampato fortunosamente alla bomba, Gen e gli altri familiari superstiti sono abbandonati al destino, dovendo affrontare le terribili condizioni del dopoguerra.
Con Joseph Fiennes, Kelly Harrison, Neve McIntosh, Clare Higgins, Katarzyna Al Abbas
In streaming su Plex
Il film (molto sentito dal regista israeliano Uri Barbash) è tratto da due opere di Ida Fink, scrittrice ebrea fuggita dalla Polonia durante la guerra e dedicatasi esclusivamente a raccontare dell'Olocausto.
Clara Plank, divenuta violoncellista di fama mondiale, ritorna nella sua città natale (ove le viene dedicata una sala da concerto) dalla quale era fuggita trent'anni prima. Sprofonda nei ricordi dell'invasione nazista e rivedrà una donna che protesse lei e la sua famiglia di cui è l'unica superstite; ma non è sola, è con lei una nuova figlia che capirà molto di quegli eventi e di sua madre.
" Durante la Prima Guerra Mondiale, per uno stupido puntiglio, un generale francese ordina un attacco a una postazione tedesca praticamente inespugnabile. Il colonnello Dax, ufficiale coraggioso e onesto, capisce la follia dell'ordine e cerca di evitare la carneficina, ma, di fronte all'ottusità dei suoi superiori, è costretto a eseguire i comandi. L'assalto, naturalmente, fallisce, ma non è tutto: il tronfio generale fa fucilare tre soldati per vigliaccheria. "
Il genocidio di Srebrenica che riecheggia la soluzione finale della Germania nazista. I nazionalismi non sono morti con la seconda guerra e Jasmila Žbanic ne offre prova con un film ben calibrato narrando una tragedia consumata vicino a noi fisicamente e temporalmente.
La censura l'ha insabbiato per trent'anni. Konchalovsky l'ha riportato alla luce. In "Cari compagni" rivive un episodio sanguinoso della storia dell'Unione Sovietica, uno sciopero finito in carneficina.
Ancora oggi è il più celebre film sul colpo di stato in Cile nel 1973. Una presa di coscienza coraggiosa del ruolo centrale e iniquo degli Stati Uniti negli affari sud americani.
All’inizio non volevo andare in Polonia. Per me era solo il luogo della morte. Ho cominciato a lavorare a film nel 1973, e ci ho messo anni a decidermi ad andare. Arrivato a Varsavia noleggiai una macchina e andai a Treblinka, a un’ottantina di chilometri. C’erano targhe commemorative, non fui particolarmente commosso. Girai in auto nei dintorni, incontrai villaggi, persone, alcune delle quali evidentemente abitavano già lì nel 1942, quanto tutto iniziò. E questo pensiero fu uno choc. E incontrai un villaggio che si chiamava Treblinka. Lo attraversai, arrivai alla stazione, il cartello diceva proprio quel nome, “Treblinka”. Mi sembrava impossibile che esistesse davvero. Fu il vero detonatore: esplosi, letteralmente. La verità era diventata vera, cioè incarnata, nell’incontro di un nome e di un luogo. E presi la decisione di girare al più presto: era l’inverno 1978, cominciai le riprese l’anno seguente. (( Gli interventi di Claude Lanzmann sono tratti dall’intervista in prefazione al libro allegato ai DVD, ed. Einaudi 2007)
Ultimo film di Lanzmann ha per protagonista Benjamin Murmelstein, ultimo presidente del Consiglio ebraico di Theresienstadt, arrestato nel giugno del 1945 con l'accusa di collaborazionismo con i nazisti.
Lettere che Assane, clandestino senegalese protagonista di vicende durissime di violenza e rifiuto dopo il suo approdo in Italia, scrive alla madre in Senegal e riceve dal vecchio prof. di Storia e Filosofia dell’Università di Dakar.
“Noi siamo lontani dal Vietnam e il Vietnam delle nostre emozioni e indignazioni a volte è lontano dal vero Vietnam quanto lo sarebbe l’indifferenza.Viviamo in una società che ha spinto molto oltre l’arte di nascondere i propri fini, le proprie vertigini e soprattutto la propria violenza”.
“Le prolétariat sait que les contradictions et la misère dans le Borinage, comme dans la Belgique entière comme dans le monde sont les fruits du capitalisme et que l’humanité ne sera sauvée du desordre et de l’exploitation de l’homme par l’homme que par la dictature du proletariat pour l’avènement du socialisme”.
Bosnia, Francia, Svizzera, Italia, Germania, Portogallo, Bulgaria
durata 100'
Titolo originale Le ponts de Sarajevo
Regia di Jean-Luc Godard, Ursula Meier, Sergei Loznitsa, Cristi Puiu, Aida Begic, Angela Schanelec, Isild Le Besco, Kamen Kalev, Vincenzo Marra, Leonardo Di Costanzo, Vladimir Perisic, Marc Recha, Teresa Villaverde
Con Gaetano Bruno, Emanuel Caserio, Fortunato Leccese, Emiliano Masala, Giovanni Ortoleva
"...E Copia i frutti suoi sempre fea nascere.
Non era ferro, il qual par ch’oggi termini
L’ umana vita; e non eran zizzanie,
Oud’avvien ch’ogni guerra e mal si germini"
Invece...era ferro, erano zizzanie.
Film-processo ai campi e agli alberi che quei frutti fecero nascere.
"Mettete dei (mandarini) nei vostri cannoni"
Tutto allora è iniziato perché nel giardino dell'Eden si coltivó il frutto sbagliato?
Dell'Amore e di altre...Utopie
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