“Cosa ci si aspetta da me resta, per me, un mistero. Anche se di quelli piccoli.”
E nel frattempo Umberto, Massimo, Ginevra, Giorgio, Gianni, Francesco, Danilo e Annarella - e Quercus cerris - resistono.
C'erano a disposizione foto di Giovanni Lindo Ferretti...
...con giorgiameloni, giulianoferrara o un glücksdrachen...
Fischiava il vento / nella canna del fucile, // rossa primavera / alla fine di Aprile.
Poi venne Maggio, / l'ordine di disarmarci. // Caro Valerio, / non dovevamo fermarci.
Non dovevamo fermarci, / si doveva continuare: // si fa con lo schioppo / l'unità nazionale!
Mandando ogni uomo / vestito di nero // - prete, fascista o sbirro del re - / al cimitero.
E invece sono ancora tutti là, / con i sorrisi smaglianti, // sono là i figli e i nipoti, / vincenti e arroganti.
Un proiettile a testa, / caro il mio colonnello, // e non smettere di giocare / proprio sul più bello.
E a chi voleva la libertà / cosa gli diciamo? // Ai compagni morti per niente / cosa raccontiamo?
Che un pelato appeso a testa in giù / poteva bastarci. // Caro Valerio, / non dovevamo fermarci.
Ma porco dio, madonna ladra, / non dovevamo fermarci!
Giorgio Canali - "Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio" - 25 Aprile 2010 [NON inclusa in "Materiali Resistenti": in effetti ha "un giro d'armonica discutibile" (cit.)].
(O della differenza di temperamento generale - e, nello specifico, sull'approccio al freddino - fra chitarra, con sciarpina al collo, e batteria, a petto nudo.)
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