È molto difficile pensare che i 13 film (tantissimi) che si sono affacciati in questa settimana nelle sale possano far migliorare la situazione. Anzi c'è da pensare che il box office di lunedì sarà pessimo, se non per motivazioni psicologiche e di precauzione degli spettatori, almeno per quelle tecniche. Il "coprifuoco" in alcune regioni italiane - le più popolose, tra l'altro - imporrà ai cinema uno solo spettacolare serale, per di più anticipato in modo da consentire agli spettatori di far ritorno a casa nei tempi previsti dalle nuove norme regionali.
Ciò detto, come al solito quando i film sono tanti, molti in realtà hanno poche se non pochissime sale. Chi la farà da padrone è il teen-drama italiano Sul più bello, che ha il potenziale per portare al cinema un po' di giovani: a lui sono stati riservati circa 400 schermi, è chiaramente il cavallo su cui gli esercenti e la distribuzione puntano. Non è male nemmeno il bottino di schermi riservato a I predatori, di Pietro Castellitto: 330 circa. Bene anche la commedia Palm Springs - Vivi come non ci fosse un domani, che nonostante si basi su un espediente già usato è stata dichiarata divertente degli early birds che lo hanno già visto: distribuita da I Wonder avrà circa 250 sale. Scendono invece drammaticamente al di sotto dei 50 schermi a testa tutti gli altri film in uscita.
Un nuovo documentario firmato dal maestro del cinema tedesco, Werner Herzog. Questa volta è dedicato a Bruce Chatwin, scrittore e viaggiatore inglese che di Herzog era amico e che, alla sua morte, avvenuta nel 1989, gli regalò il suo zaino. È con quella reliquia che Herzog parte per un suo personalissimo viaggio, ispirato dalla passione di Chatwin per la vita nomade.
Esce a ridosso del lutto che ha colpito il campione (la morte del padre, amatissimo) il documentario di Infascelli su Totti, grande giocatore, figura pubblica e bandiera della squadra di calcio della Roma.
Titolo originale Pink Floyd: Delicate Sound of Thunder
Regia di Wayne Isham
Con Pink Floyd, David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright, Jon Carin, Tim Renwick, Guy Pratt
In streaming su Apple TV
Le riprese del concerto dell'agosto 1988 al Nassau Colisuem di Long Island, a New York, testimoniano un momento particolare della vita della band, dopo la scissione che vide allontanarsi prima Richard Wright e poi Roger Waters, lasciando David Gilmour e Nick Mason a tenere in vita il super gruppo rock.
La celebrazione del cinquantenario di uno dei più importanti festival di teatro d'Italia e del mondo; un collage di momenti della storia del festival romagnolo a cura di Michele Mellara e Alessandro Rossi.
È il film che ha dato a Pietro Castellito - fin qui attore (e figlio d'arte) - il premio per la miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti allo scorso Festival di Venezia. Un film corale sullo scontro tra due famiglie davvero diverse eppure unite nel giudizio del regista (qui anche interprete) ben riassunto dal titolo.
Un giorno in pretura. Anzi al tribunale, un grande tribunale italiano, dove l'occhio di Chiara Bellosi, esordiente, invece di appuntarsi sul caso giudiziario, comincia a guardarsi intorno per raccontare il luogo e, con esso, l'umanità vasta e varia di chi in quel luogo si trova.
È alla sua prima regia anche Barbakow, il regista di questa commedia che compie un'operazione curiosa: semplicemente ripropone il centro di gravità della trama del famosissimo Giorno della Marmotta, con la differenza che qui a vivere l'eterno ritorno della giornata vacanziera, in questo caso a Palm Springs, sono un ragazzo e una ragazza, tra complicità, giochi esilaranti e facili e prevedibili conseguenze romantiche.
Teen-drama italiano che rappresenta il debutto alla regia per Alice Filippi (e per il cast di giovani attori, escluso Giuseppe Maggio - il "più bello" del film - già visto in molti film analoghi). Qui alla grave malattia della giovane protagonista, interpretata da Ludovica Francesconi, si aggiunge la sua scarsa avvenenza. Non si farà fermare tuttavia nella sua missione impossibile: conquistare il più bello della scuola, aiutata dagli amici.
È una commedia, ma il tema è serio. Perché il film francese di Michel Lederc tratta di classi, scolastiche e sociali, puntando il dito sul divario tra la scuola privata e quella pubblica e levando la propria voce in difesa di una riqualificazione, necessaria e urgente, della seconda.
È un grande capolavoro dell'animazione italiana, per molti indimenticabile. Ritorna ora restaurato in occasione dei cent'anni dalla nascita di Gianni Rodari, gigante, dal cui racconto omonimo fu tratto il film di D'Alò.
Aveva fatto davvero scalpore il concerto organizzato nel 2015 a Cesena con ben 1000 (leggasi mille) musicisti dilettanti riuniti per suonare Learn to fly dei Foo Fighters, con l'intento di convincere la band americana a venire a suonare in città. L'evento fu spettacolare, il sogno si avverò, I Foo Fighters arrivarono e altri eventi simili vennero realizzati in seguito. Il documentario di Anita Rivaroli rende conto di tutto ciò, testimoniando l'incredibile passione e creatività di organizzatori e musicisti.
È parzialmente autobiografico il film di Francesco Bruni, che ha conosciuto un tumore del sangue da cui è uscito grazie a una trapianto di staminali dal fratello. La sua storia, opportunamente arricchita e romanzata, diventa quella del personaggio interrpetato da Kim Rossi Stuart, che - alla ricerca di un donatore - dovrà confrontarsi a fondo con la sua famiglia.
In una famosa copertina dell'Economist del 2001 campaggiava il volto di Silvio Berlusconi con sopra la scritta Why silvio Berlusconi is unfit to lead Italy (Ecco perché S.B. è inadatto a governare l'Italia). Oggi la parola Unfit (inadatto, inadeguato), che allora suonò come una condanna, ritorna nel titolo del documentario di Dan Partland dove a parlare sono soprattutto psicologi che, sulla base dell'analisi dei comportamenti del Presidente degli Stati Uniti, tentano di dimostrare la sua inadeguatezza, a una manciata di giorni dal voto degli americani.
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