Chi l'avrebbe mai detto che i risultati del botteghino dell'ultimo weekend di agosto del 2020 sarebbero stati i più importanti, i più carichi di significato, mai scritti e commentati? Eppure eccoci qui: non sono i valori assoluti a entusiasmare - sì è visto di enormemente meglio in un weekend qualsiasi, di quelli che passavano inosservati - ma i valori relativi e la differenza con quelli dei mesi passati. Si puntava sulla ripresa delle frequentazione delle sale, al traino delll'uscita di Tenet, e l'obiettivo - con tutte le importanti ricadute medatiche e psicologiche - è sicuramente stato raggiunto. Questo per di più non vale solo per l'Italia: l'uscita di Tenet è avvenuta in contemporanea in 41 nazioni (ma mancano ancora all'appello USA, Russia e Cina dove arriverà il prossimo weekend) e il film ha incassato già 53 milioni di dollari: considerato che il budget dell'imponenete film di Nolan ha sforato i 200 milioni di dollari, la strada appare in discesa.
Di questi 53, 2 milioni arrivano dagli incassi in Italia. Le sale che hanno riaperto sono ormai il 70% di quelle presenti sul territorio italiano. E gli spettatori che hanno visto Tenet sono 270 mila. Certo la distanza tra il primo film della lista e gli altri è ancora tanta, ma assistiamo a una "normalizzazione" che - se tutto procede - dovrebbe rendere meno drastica la forchetta riportando i valori degli incassi anche degli altri titoli in classifica a livelli accettabili.
Cosa aspettarsi ora? Innanzitutto c'è da ritenere che si tratterà di un incremento continuo e progressivo: probabilmente i valori infrasettimanale saranno dignitosi, anche perché c'è da immaginare che chi vuole tornare ad andare al cinema preferirà evitare gli affollamenti del fine settimana (tra l'altro questo weekend era di brutto tempo, ma è legittimo aspettarsi che torneranno tempeature estive e che la nonostante la fine dellevacanze per molti, nei weekend le città torneranno a spopolarsi, visto anche che le scuole riapriranno solo il 14).
La speranza è anche che la distribuzione si faccia coraggiosa e oculata: i titoli che sono rimasti nellimbo sono molti. Farli uscire tutti insieme - affollando le sale di molteplici uscite contemporanee - non sarebbe vantaggioso. Al tempo stesso avere fiducia e incentivare il ritorno nelle sale con altri titoli forti è auspicabile.
È una situazione chiaramente instabile, con un equilibrio precario, in piena sintonia con il quadro generale: basta un errore e molto potrebbe essere compromesso Ci si augurache venga gestita bene da tutti e che il buon segnale del weekend si riverberi nelle settimane a venire.
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