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Inutile, secondo me, il primo film con Daniel Craig è il più violento e il più berllo di tutti gli 007 "solo per adulti".

Stupiti di trovare questo titolo così in alto, nonostate più che violento, questo sia uno 007 più atletico, umano e romantico?  Eppure, la storia d'amore fra James Bond e la contessa Teresa Draco, detta Tracy,  che finisce con un matrimonio fra i due e una sventagliata di mitra che ammazza lei durante il viaggio di nozze è difficile da dimenticare (anzi, per molti film,  era il punto cardine dei film dell'agente 007). Il cast vede l'australiano George Lazenvy il più sottovalutato dei James Bond, neil ruolo principale,(ma mi  rammarico che non ci sia Sean Connery, che era meglio che smettesse d'essere l'agente 007 con questo tfilm, che risale al 1969, piuttosto che con la commedia d'azione "007 - UNA CASCATA DI DIAMANTI" , del 1971) ma anche la brava  Diana Rigg (seconda attrice del serial britannico "THE AVENGERS - AGENTE SPECIALE" a passare dalla tv al cinema,  dopo Honor Blackman di "AGENTE 007 - MISSIONE GOLDFINGER") in un ruolo brillante e drammatico, come quello di Teresa Bond, seguono a ruota il nostro Garbriele Ferzetti nel ruolo del padre di lei, Draco un boss corso, e Telly Savalas che, come Ernest Stravos Blofeld ha la pelata che aveva  Donald Plesance in "AGENTE 007 - SI VIVE SOLO DUE  VOLTE" (ma non la sua cicatrice in volto, che oggi diremmo alla dottor Evil). Notevole il resto del cast femminile, fra cui emerge la Catherine Von Shell di "SPAZIO 1999 - SECONDA SERIE"  e Ilse Sterppat nel ruolo della perfida Irma Blunt, la  guardia spalle di Bloferld.

Timorhy Dalton è il precursore del Bond moderno e violento di Daniel Craig, qui lo dimostra vendicando l'amico Felix Leiter (David Hedison, che torna nel ruolo dell'agente della CIA amico di Bond, dopo "007 - VIVI E LASCIA MORIRE", del 1973) a cui il cattivo di turno (interpretato da un ottimo e buttarato Robert Davi), uno spacciatore di droga, uccide la moglie (la bionda Priscilla Barnes della sit-com "TRE CUORI IN AFFITTO") e lo tortura, lasciandolo in balia di uno squalo che gli mangia una gamba. Dalton dimostra d'essere un attore che viene dal teatro e come uno shakespeariano provetto, semina zizzania fra il cattivo e i suoi complici, facendosi amante della sua donna (Talisa Soto),  venendo aiutato da Q e da un'agente della CIA (Carey Lowell) e mettendosi contro i suoi stessi capi. E' un Bond che ha più di 30 anni, oltre che essere l'ultimo 007 che rammenta della mogli morta nel 1969, ma mi è sempre piaciuto e come i vini pregiati invecchia bene...e c'è pure un giovane Bnixio del Toro come killer!

Dovrebbe stare al primo, o al secondo posto, ma anche se c'è lo shock della morte della M Judy Dench, per mano di uno Javier Bardem che si rifà, oltre ai cattivi più crudi di Bond, anche al Joker rockettaro anarchico di Heath Ledger visto ne "IL CAVALIERE OSCURO", e c'è pathos e rimandi a 40 di Bond film, mi è sempre sembrato un bell'episodio doppio di "NCIS - LOS ANGELS", con Craig al posto di Chris O'Donnell e Judy Dench al posto di Linda Hunt. Un hacker al posto del vecchio Q (sigh), una miss Moneypenny afro-inglese (ci può anche stare, anche se a stento) e l'arrivo di Ralph Fiennes hanno fatto il resto. Comunque un ottimo thriller, ma non il miglior Bond violento. 

Per essere, per molti, un Bond movie miniore, il secondio 007  di Daniel Craig ha diversi scontri violenti in una base del Quantum in mezzo al deserto,

Pellicola che mi è sempre sembrata un' "ARMA LETALE", o un  "DIE HARD" all'inglese, ma i siparietti di Famke Janssen come Xenia Onatopp non si dimenticano e sono quelli che salvano il film del rilancio del 1995 da una noiosa poltically correct che vuole M diventare una donna e un Bond non tabagista.