In attesa del nuovo... questa 7.a sfilata chiude a QUOTA 100 una collezione primavera/estate di "usato sicuro": TUTTI FILM VISIBILI IN RETE. Gli ultimi 15, dal 1970 al 1995, sono di Sordi e Verdone.
Come vedete qui di seguito, i 100 film selezionati sono all'incirca per la metà italiani e per la metà prodotti all'estero.
Inoltre, la maggioranza di essi (68 titoli, circa i due terzi) risale al trentennio '40/'60 del secolo scorso.
Il trentennio '70/'90 non è del tutto trascurato, per quanto riguarda il versante italiano, per merito esclusivo di questa 7.a playlist dedicata a Sordi e Verdone, l'unica comprendente anche alcuni film visti molti anni fa e non rivisti di recente.
Comunque nessun decennio (dal 1910 al 2019) è del tutto privo di presenze.
Il tutto è avvenuto pressochè casualmente: sono circa la metà dei film visti in rete - senza un piano - negli ultimi due mesi e mezzo di "arresti domiciliari".
Ora, in attesa di partire per il mare quando le previsioni del tempo miglioreranno, avrei proprio voglia di tornare al cinema e spero nelle arene estive, nel fresco della notte.
Se anche si tratterà di film già usciti all'inizio del 2020 o nel 2019 o 2018 per me andrà bene, perchè ne ho visti pochissimi.
Buona visione e buona estate!
da cherubino,
9 giugno 2020
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Post scriptum
Qui c'è l'elenco completo dei 100 film in ordine alfabetico.
I film di produzione estera sono indicati in corsivo.
Le 7 playlist da cui provengono sono tutte recenti (dal 24 maggio ad oggi) pertanto spero proprio che tutti (o quasi) i link forniti per fruire della loro visione in rete siano ancora attivi, almeno per la prima parte della prossima estate.
Potete VEDERE il film che vi interessa mediante il LINK che trovate cliccando il n° (rosso) della playlist con cui vi è stato presentato.
" Giovanni Machiavelli è solo all'apparenza un uomo spregiudicato e anticonformista; in realtà è innamorato pazzo della moglie. Quando lei gli rivela di essere innamorata di un altro, lui fa di tutto per dissuaderla. Scopre poi che Valerio, l'uomo di cui si è invaghita, non la contraccambia. Tutto contento parte allora per una seconda luna di miele con la donna, ma sulla nave c'è proprio Valerio...
Una "commedia drammatica" che colpisce non per il livello tecnico, che è discreto e nulla più, ma per la provocatorietà reale. "
ll mio voto fu *** e mezza. Non rivisto di recente.
" Amedeo Battipaglia, italiano ormai non più giovane emigrato in Australia, decide che è arrivato il momento di accasarsi e ...fa venire dall'Italia Carmela. Il fatto che lui non sia bello, anzi soffra di epilessia, e che lei non sia illibata, anzi sia un'ex prostituta...
Commedia che, pur con qualche lentezza narrativa e un'eccessiva e farsesca caricaturizzazione dei personaggi, conserva un'amarezza di fondo della vicenda ben resa dall'eccellente interpretazione degli attori e dalla felice mano del regista. "
ll mio voto fu **** e mezza. Non rivisto di recente.
" Giuseppe Di Noi è un geometra da sette anni emigrato in Svezia, dove ha fatto fortuna con la sua piccola impresa edile. Torna in Italia per far conoscere il suo Paese alla moglie Ingrid, ma alla frontiera viene inspiegabilmente fermato e quindi arrestato. Tradotto in carcere, scopre di essere accusato di omicidio colposo. Giuseppe resta coinvolto in una rivolta e per questo spedito in un carcere ancora più duro...
Tentativo riuscito (a parte qualche concessione allo spettacolo) di tracciare il quadro disumano e disumanizzante della giustizia italiana. Molto efficace l'interpretazione di Sordi. "
" Un industriale, in trasferta svizzera per depositare una somma di denaro, trova il suo angelo vendicatore in una misteriosa motociclista vestita di nero: per seguirla va a finire in un castello dove quattro magistrati in pensione amministrano una sorta di giustizia parallela, processando chi per vari motivi era riuscito a farla franca...
Una pellicola davvero molto interessante, dalle sfumature anomale, che potrebbe dare luogo a diversi interrogativi ...anche a causa... di alcuni elementi che vengono lasciati assolutamente in secondo piano, per fare un esempio, l'accennata componente paranormale, che risulta appunto, appena abbozzata... "
ll mio voto fu **** e mezza. Non rivisto di recente.
" Giobatta, superdotato performer erotico in un night, cede alla gelosia della moglie, la coinvolge nello spettacolo e fa cilecca: la naturale conseguenza è che viene declassato. Antonio Pecoraro è invece un architetto che, a letto con la figlia di un amico, scopre molte cose sul conto di sua moglie e della propria figlia. Nell'episodio finale, il gesuita monsignor Ascanio La Costa è bloccato in ascensore con la provocante Donatella...
Commedia a episodi con pretese di satira di costume ben allocata, che a distanza di anni fa sorridere (ma l'episodio di Villaggio - il 2°- possiede momenti esilaranti) e vale soprattutto come testimonianza di una transizione d'epoca. "
Scrissi 4 anni fa: "Rivisto più volte, apprezzo tutti e tre gli episodi (citazione per la Moriconi nel 2° episodio)." Non rivisto dopo, confermo 4 stelle (col 3°, interpreti Sordi e Sandrelli, da 5).
" Comencini ci mostra le storie di tanti uomini normali, di tutte le classi sociali, che finiscono in un ingorgo d'automobili al quale non sembra esservi via d'uscita. Attraverso di esso, il regista dipinge uno splendido affresco dell'umanità e ce la descrive come ingorda, arraffona, egoista ed ipocrita e ci dice che la situazione non potrà continuare molto a lungo e prima o poi l'uomo non potrà che "ingorgarsi" appunto.
...una delle opere più significative del periodo. La metafora dell'ingorgo è perfetta, il messaggio arriva chiaro allo spettatore e gli attori sono tutti perfetti. "
Visto per la prima volta dom. 7.6.20. Voto **** e Comencini si conferma uno dei registi più eclettici.
" Tre episodi. Enzo, un bulletto romano, si mette in viaggio con un amico per la Polonia. Scopo: fare strage di cuori. Ruggero, che ha fondato una comunità hippy, ritrova dopo anni il padre e rientra, per poco, in famiglia. Leo, succube di una madre castratrice, incontra una ragazza in crisi. Quando potrebbe scoccare la scintilla ricompare il fidanzato di lei.
Imperdibile affresco di un'Italia smarrita sullo sfondo della desolata Roma estiva. Eccellente prova di Verdone che dà vita a personaggi comici e parodistici ma dai quali trasuda vera umanità e note di malinconia. "
" In occasione delle elezioni politiche, alcuni personaggi residenti per lavoro in altre città e all'estero rientrano a Roma. C'è il padre di famiglia pedantemente ossessivo che fa fuggire la moglie con un altro, il burinotto emigrato in Germania che sogna di gustarsi finalmente la cucina italiana e un ingenuo ragazzone che deve accompagnare la nonna...
Un classico degli esordi cinematografici di Carlo Verdone , quando il nostro puntava quasi tutto sulla sua particolare verve comica... Si ride in maniera pulita e mai volgare, ma qua e là emerge anche qualche venatura malinconica, che forse prefigura la futura evoluzione della carriera verdoniana. "
" Sergio Benvenuti, ragazzotto ingenuo e piuttosto impacciato, trova lavoro come venditore presso una casa editrice musicale. Dovrebbe essere il suo trampolino di lancio: carriera e quindi matrimonio con l'eterna fidanzata. In realtà finisce all'ultimo posto nelle vendite. Per un equivoco viene scambiato, da una sua collega, per un vissuto playboy, ma il sogno dura poco.
Verdone tenta di uscire dal macchiettismo dei suoi personaggi. Qui racconta una storia dove sogni e realtà si confondono e nella quale il suo personaggio cerca di emergere dal grigiore di una vita piatta e borghese. Colonna sonora di Lucio Dalla. "
ll mio voto fu *** e mezza. Non rivisto di recente.
" Il marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano, è il tipico rappresentante della nobiltà papalina romana dell’Ottocento. Gaudente e amante degli scherzi, devoto ma sarcastico persino con il Papa, scova in una bettola un suo sosia che rischia (ma per scherzo) di finire decapitato al posto suo...
Un Monicelli in tono minore, che affronta un contesto e una storia più nelle corde di Luigi Zampa ma tutta orientata verso gli aspetti comici e goderecci. Il regista toscano dimostra di affidarsi quasi totalmente alla verve degli interpreti. Sordi è bravo, ma chi risalta di più è Paolo Stoppa nel ruolo del Papa.
Il padre si chiama Armando ed è un inguaribile dongiovanni, nonché un affarista senza scrupoli, che cerca di far soldi a ogni costo. Cristiano è il figlio, timido, scottato da esperienze sentimentali finite male, ecologista destinato a disilludersi amaramente. In viaggio insieme, i due mondi dapprima si scontrano, ma poi Cristiano dimostra di aver imparato anche troppo bene le lezioni di papà.
Alberto Sordi e Carlo Verdone ci ammanniscono questa commediola che si vorrebbe cinica ed è soltanto banale. Il confronto-scontro tra due generazioni della comicità italiana, finisce per produrre soltanto qualche sorriso sperduto in un mare di noia.
Rivisto dom. 7.6.20, il mio voto in decimi sarebbe 6 e mezzo (consueto difetto di Sordi regista 15 o 20 minuti di troppo ma "un mare di noia" non direi proprio) dunque le mie *** e mezza sono un po' arrotondate per eccesso.
" A Spoleto vive il mite e sedentario Carlo, oboista, mentre sua sorella Silvia è in giro per il mondo, alle prese con pasticci vari, sentimentali e no. Alla morte della madre, Silvia piomba in casa del fratello portandosi dietro le storie di un ex marito, di un marito infermo e di un figlio in Ungheria, di un amante a Milano, di un creditore a Torino. E tocca ancora e sempre a Carlo darsi da fare.
Forse il miglior film di Verdone (e anche di Ornella Muti), divertente e amaro allo stesso tempo, con personaggi di un certo spessore. C'è qualche cedimento a una comicità macchiettistica, ma anche un innegabile spessore umano. "
Visto per la prima volta dom.7.6.20 (con mia moglie). Voto (anche suo) ****. Magistrale la chiusa.
" A quindici anni dalla licenza liceale un gruppo di ex studenti della stessa classe si trova nuovamente insieme. L'occasione è ghiotta per fare un bilancio del passato, con qualche voce in attivo, parecchi rimpianti, alcuni fallimenti clamorosi. La classe naturalmente è assai eterogenea e davvero c'è di tutto: dal politicante vecchia Repubblica, tutto maneggi e auto con tanto di autista, alla "divorzianda" che senza nostalgie è disposta ad abbandonare la ricca casa del suo partner. Nella compagnia c'è anche il professorino tutto inibizioni e complessi. In realtà è proprio quest'ultimo (Verdone) ad aver mantenuto, pur fra tante contraddizioni, una propria coerenza.
Tra i film meno riusciti di Verdone. La regia riesce a mantenere il ritmo di un film "di gruppo". Compatto e affiatato al punto giusto l'insieme degli interpreti. Peccato che le situazioni siano un po' scontate e non manchino parecchie cadute di gusto. "
Lo vidi una volta sola, al cinema (1988). Sarà forse per questo che non me ne ricordo quasi nulla ma è anche possibile che, in questo caso, il mio giudizio non fosse tanto difforme da quello della nota di Film Tv. Per ora mi limito a 3 stelle ma prometto di rivederlo presto ed eventualmente correggere il tiro.
P.S. - Rivisto 11.6.20, confermo il voto: ***. I motivi li ho spiegati in una mia replica a commenti.
" Bernardo e Camilla si conoscono dall'analista. Lui (Verdone) è romano, trapiantato a Milano, fa il critico rock e coltiva la speranza di arrivare a scrivere un libro su Hendrix. Lei (Buy) è milanese e vive a Milano, fa l'attrice, ma è un'insicura. Lei fatalmente s'innamora (è il trasfert) dell'analista, Bernardo la sconsiglia e alla fine litigano. Due anni dopo si rivedono a Londra, apparentemente guariti. Camilla ora è innamorata del regista col quale lavora. Bernardo è sulle tracce di una testimonianza cruciale sulla morte di Hendrix. I battibecchi tra i due ricominciano come prima quindi, complice un viaggio in Cornovaglia, scoprono finalmente d'essere innamorati l'uno dell'altro.
La Buy è perfetta nel ruolo che le si addice di più: ...nevrotica adorabile. ...Verdone, che ha effettivamente una passione smodata per Hendrix, dirige con garbo. Certo che se il film non sfiorasse le due ore, tutto sarebbe più gradevole. "
Rivisto lun. 8.6.20, confermo il voto dato in passato (6,5/10) che arrotondo a *** e mezza, cosa che non avrei dovuto fare se il film fosse stato un po' scarnito, non solo più breve ma anche meno "costruito" il lieto fine che si sapeva inevitabile sin dall'inizio. Meglio comunque "Io e mia sorella" secondo me (e mia moglie) benchè il voto medio di Film Tv sia più basso.
" Primo episodio: il dottor professor Raniero Cotti Borroni è un barone della medicina insopportabilmente pignolo e logorroico. Rimasto vedovo, si risposa con la povera Fosca, ipersensibile e derelitta. Secondo: il viaggio di nozze di un bancario timido e ingenuo con la tenera sposa è funestato da disgrazie familiari di vario genere. Terzo: un ex bullo arricchito, superficiale e animalesco, è alle prese con gli incontenibili appetiti sessuali della sua degna compagna durante la luna di miele.
Tornato al film a episodi e ai personaggi caratteristici degli esordi, Verdone non dimentica la vena di disincanto malinconico che spesso correva sotto le sue più recenti commedie. Questo film, pur discontinuo, ha momenti degni dei suoi anni d'oro. Ha lanciato il tormentone: 'O famo strano? . Brave le partner femminili. "
Lo vedemmo al cinema (ultima volta con la mia mamma). ll mio voto: *** e mezza. Non rivisto di recente.
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Le altre 6 playlist:
n° = link per accedere/Titolo dellaplaylist/data di pubblicazione
1 "Visti di recente, sono film ancora fruibili in rete: dal n° 1 (La mano della morta, Italia 1949) al n° 14 (Picnic ad Hanging Rock, Australia 1975)" 24.5.20
2 "Un secondo gruppo di film (visti di recente) che sono a disposizione in rete: dal n° 15 (Il grande sentiero, USA 1930) al n° 28 (Persona, Svezia 1966)" 25.5.20
3 "Terzo gruppo di film (visti di recente) ad oggi fruibili in rete: dal n° 29 (È sbarcato un marinaio, Italia 1940) al n° 42 (Un volto nella folla, USA 1957)" 29.5.20
4 "4° gruppo di film presenti in rete, visti di recente: dal n° 43 (Adolescenza torbida, Messico 1950) al n° 56 (Il mio corpo ti scalderà, USA 1943)" 29.5.20 (data ufficiale; effettiva 31.5)
5 "5° gruppo di film visti di recente e fruibili in rete: dal n° 57 (Le deuxième souffle, 1966) al n° 70 (Thérèse Raquin, 1953) questa volta solo film francesi" 2.6.20
6 "6° gruppo di film visibili in rete - Il dopoguerra italiano (neorealismo e dintorni): dal n° 71 (Il bandito, 1946, Lattuada) al n°85 (Roma ore 11, 1952, De Santis)" 4.6.20
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