Quando non è necessario riferirsi ad un futuro più o meno lontano o alla presenza di un potere opprimente per catapultarci in un universo distopico. Quando l'essenza discreta di un potere dispotico si ottiene con la sola rappresentazione straniante dell'uomo moderno. Alienato dal poter coltivare in pace le migliori utopie.
Si cambia identità per prendere in prestito la vita che si vuole. Nel tempo dove tutto è rappresentabile, l'uomo cede il passo alla rappresentazione della sua immagine
La parola viene destituita di senso per corrispondere ad un'idea malsana di ordine sociale. Il potere sulle parole è sempre l'inizio di ogni forma di dispotismo
L'omicidio come sola strada per far trionfare la giustizia.......quando la distopia è nella testa e in una irrealtà più vera del reale.
Uno dei più originali thriller degli ultimi vent'anni, un film di cui si è parlato troppo poco rispetto alla sua qualità.
Quando la rappresentazione ti fa dubitare della realtà fino a farti stancare di chiederti cosa è vero e cosa no, cosa è normale e cosa è assurdo...la "normalità dell'assurdo" (cit.) non sta forse alla base della distopia nel momento in cui essa viene vissuta e fatta accettare?
Un altro Greco, un altro Yorgos...coincidenze? Io non credo (cit.)
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