Principessa Mononoke
- Animazione
- Giappone
- durata 137'
Titolo originale Mononoke Hime
Regia di Hayao Miyazaki
In streaming su Netflix
vedi tuttiE iniziamo dunque da lui:
JOE HISAISHI (Nagano, 1950)
(Bonus: “Summer”, da Kikujiro)
Inizio da lui perché è sicuramente colui che ha più segnato la mia infanzia, per l’appunto insieme al regista dei film che ha musicato. Un maestro. Punto. Non c’è altro da dire.
E subito si rende evidente perché:
Il tema di Ashitaka e San. Sono 4 minuti, ma 4 minuti ricolmi di tutto e di più.
Si tratta di un capolavoro musicale a tutto tondo, talvolta quieto eppure potentissimo, che non solo fa scorrere le immagini del film nella mente ma anche le immagini più disparate della propria vita suscitando le più diverse emozioni.
Riporta alla mente visioni d’una natura immensa e misteriosa, la foresta con i suoi spiritelli; rievoca sensazioni simili a quelle che si provano anche guardando uno dei più grandi capolavori di un altro immenso regista giapponese: Dersu Uzala, osservando il suo rapporto quasi “simbiotico” con la natura che è la sua casa.
Un capolavoro al quale, come spesso accade con la musica (e come spesso accadrà in questa playlist), le parole non rendono adeguata giustizia.
https://www.youtube.com/watch?v=XN8gPvX48p4
The Legend of Ashitaka, un altro pezzo di una potenza indefinibile.
Per aiutare la memoria diciamo che, oltre che in varie altre parti del film, è la musica che risuona sui titoli di coda.
Una musica che del film ricorda tutti i contrasti, le lotte, le fatiche, le incomprensioni ma il cercare comunque di andare avanti, nonostante le avversità e le alterne fortune.
Ma una musica che "richiama" anche, di nuovo, la maestosità di una natura (simboleggiata dal suo “Dio”) di fronte la quale l’uomo non può fare altro che inchinarsi, una natura capace di regalare sempre una qualche sorpresa, lì, appena dietro l’angolo...
Quando la ascolto m'immagino di planare, stile ripresa aerea, sopra un’immensa distesa alberata, una foresta arcana e incontaminata, magistrale, bellissima ma anche inquietante, mentre in sottofondo le note di Hisaishi aumentano le palpitazioni e fanno scorrere nella mente innumerevoli flash, immagini, idee di quello che si può nascondere sotto quel manto boschivo, proprio lì, appena al di là di quel che l’occhio riesce a vedere…
il qui presente video è invece una suite, che insieme a The Legend of Ashitaka incorpora anche altre musiche tratte dal film…
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