Nosferatu, il vampiro
- Horror
- Germania
- durata 80'
Titolo originale Nosferatu, eine Symphonie des Grauens
Regia di Friedrich W. Murnau
Con Max Schreck, Gustav von Vangenheim, Greta Schroeder
...il padre di Hanna, un ebreo un po’ più eccentrico della media che veniva da Leopoli, in Ucraina, città che all’epoca si chiamava Lemberg e si trovava in Galizia, che a sua volta apparteneva all’Impero Austro-Ungarico. Un regista e attore di nome Isidor Gesang, che però assunse il nome d’arte di John Gottowt e che, a quanto pare, gode tuttora di una certa popolarità grazie alla sua partecipazione, nel ruolo del professor Bulwer, in un film muto molto apprezzato dai cinefili: “Nosferatu”, del 1922.
[…] nel 1942 era sparito senza lasciar traccia durante i rastrellamenti nazisti nei pressi di una leggendaria miniera di sale nella Polonia meridionale.
Ecco, uno legge il primo di questi due paragrafi, e pensa: Sjöberg è un po’ un mezzo coglione, perché chi è che usa la parola cinefilo, al di fuori di alcuni i non-cinefili, ovvero le persone comuni, normali, banali, ed i cinefili minchioni? E invece non è proprio così, fidatevi. Cioè, è vero che la parola “cinefilo” la utilizzano solo alcuni non-cinefili e i cinefili coglioni, ma non è vero che Sjöberg sia, per questo, un pirla. (Lo è, in parte, per altre ragioni: vedasi le trascrizioni in calce ai film n.14, 15 e 16 di questa playlist che, se pur trattano di “Nosferatu”, per l’appunto, in realtà sono “Citizen Kane”, “Fanny & Alexander” e “Cave of Forgotten Dreams”. Ma in fondo, è solo un tizio che colleziona mosche e ha vinto un Ig-Nobel.)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta