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Consigli Primaverili 2020
di CineNihilist ultimo aggiornamento
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Consigli Primaverili 2020

Salve a tutti cinefili, dopo una lunga assenza oggi vi presento la mia rubrica stagionale dei consigli in questa mia prima playlist su FilmTV.

 

Questo format è stato progettato inizialmente per il mio canale Youtube e Telegram, ma ho voluto trasferirlo anche qui anche per condividere i miei progetti cinefili al pubblico di questa splendida comunità cinefila.

Per farlo ho deciso così di trasformare testualmente ciò che ho realizzato visivamente e vocalmente col mio video su Youtube, in modo che voi utenti possiate leggere direttamente nella playlist senza scomodarvi a muovervi su altri lidi.

La struttura e il senso di questa mia rubrica non cambia e principalmente si occupa di consigliarvi brevemente cinque film legati alle caratteristiche principali delle quattro stagioni, ma anche a fatti contemporanei che accadono in esse durante l'anno.

L'uscita dei video/delle playlist sarà quindi quadrimestrale, cercando di far combaciare la data di uscita con quella dell'inizio stagione se possibile.

 

CONSIGLI PRIMAVERILI 2020 - YouTube

 

Per i consigli primaverili del 2020 ho deciso di puntare sul tema della rinascita della natura e dunque della vita stessa, ma anche al dramma psicologico ed esistenziale che stiamo affrontando di fronte al propagarsi della pandemia del coronavirus. 

 

La scelta dei 5 film è dunque tarata su queste tematiche, ma ho cercato anche di essere eterogeneo nei generi che vanno dal drammatico al comico, dal surreale al thriller, insomma, una vasta scelta dove sicuramente vi regalerà un sano, riflessivo e puro intrattenimento. 

Se già li avete visti, allora vi offro l'opportunità di contribuire alla playlist seguendo i parametri su cui mi sono soffermato. Un modo per conoscere altre pellicole che se volete potete anche motivare.

 

Spero che questa mia piccola rubrica vi possa stimolare in questi giorni di quarantena e che vi piaccia, datemi poi dei feedback nei commenti se volete, anche per accendere interessanti dibattiti sulle mie scelte cinematografiche o per darmi dei consigli per migliorare questo format stagionale.

 

Se siete interessanti, qui c'è la resa video del tutto: https://youtu.be/dvtZ0J-RAhU

 

Altrimenti, continuate sotto per la lettura di questi consigli primaverili 2020.

 

Detto questo, buona visione/lettura e un abbraccio a tutti in questo periodo difficile!

 

Playlist film (aperta ai contributi)

Captain Fantastic

  • Drammatico
  • USA
  • durata 118'

Titolo originale Captain Fantastic

Regia di Matt Ross

Con Viggo Mortensen, Frank Langella, Abigail Spencer, Kathryn Hahn, Steve Zahn

Captain Fantastic

In streaming su Now TV

vedi tutti

Il primo consiglio che mi è venuto in mente è il mitico e folkloristico Captain Fantastic di Matt Ross, che tratta temi quali la vita, la morte e la natura attraverso una visione sociopolitica molto particolare, dunque perfetto per una visione primaverile.

 

Captain Fantastic narra la storia del protagonista Ben Cash, padre di sei figli che vive isolato dal mondo in una foresta situata nella costa Nord-Occidentale degli Stati Uniti. La loro vita consiste nel vivere costantemente in mezzo alla natura come dei selvaggi, ma assimilando anche molta cultura, infatti il padre alterna le attività fisiche quali la caccia e le corse mattutine con quelle intellettuali come la lettura di libri “colti” e “filosofici”, concedendosi anche un po’ di musica.

La loro piccola utopia viene però scombussolata dall’arrivo della notizia della morte della madre in un ospedale (la moglie di Ben Cash), ormai morente a causa della sua depressione schizofrenica. Tutta la famiglia di hippies decide così di partire per partecipare al funerale, scontrandosi di conseguenza con la società moderna capitalistica ed urbana tra cui i loro stessi parenti “civilizzati”, che non condividono il loro stile di vita considerato “estremo”. 

 

Il genio di questa pellicola di Matt Ross sta prima di tutto nella sua lettura antropologica sulla nostra società capitalistica consumistica che viene messa alla berlina dallo sguardo naturalistico marxista socialista utopico della famiglia di Ben Cash. Per tutto il corso del film infatti, i figli allevati nell’utopia naturalistica si dimostrano molto più intelligenti e versatili nell’interpretare le dinamiche sociopolitiche della contemporaneità, sbeffeggiando il nostro stile di vita pieno di futilità ed assurde convinzioni, che messe di fronte alla realtà dei fatti, si dimostra fallace e negligente.

 

Allo stesso tempo però, l’educazione libertaria e filosofica del padre viene messa a dura prova dal mondo esterno e dalla morte della figura materna, tramutando la critica sociale del lungometraggio in un dramma famigliare, che sviscera sapientemente ogni aspetto pedagogico sul rapporto padre-figli. La lotta interiore tra un padre volenteroso di continuare la sua lotta ideologica naturalistica e dei figli che cominciano ad esplorare il mondo esterno e dubitare quindi dell’autorità paterna all’interno dello stravagante nucleo famigliare, sarà l’ennesimo  valore aggiunto di una pellicola che oltre a farvi riflettere, vi scalderà completamente il cuore.

 

Insomma, Captain Fantastic è il primo film che vi consiglio, e citando una mia frase su IMDb sul suddetto lungometraggio: “filosofia di vita incarnata in un’unica pellicola”.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Basta che funzioni

  • Commedia
  • USA
  • durata 92'

Titolo originale Whatever Works

Regia di Woody Allen

Con Larry David, Evan Rachel Wood, Henry Cavill, Patricia Clarkson, Kristen Johnston

Basta che funzioni

In streaming su Infinity Selection Amazon Channel

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Se il primo consiglio offriva una soluzione utopistica e naturalistica per la nostra società, questo secondo consiglio prende una posizione molto più “urbanocentrica” sul nostro modo di vivere, con un’ironia, un cinismo ed un pessimismo completamente fuori dalle righe tipico di Woody Allen, che con questo “Basta che Funzioni” ci insegna un’importante lezione di vita.

 

La trama racconta le vicende di Boris, un uomo anziano genio delle fisica, che ormai depresso dalla realtà che lo circonda, insegna scacchi ai bambini insultando la loro intelligenza e parlando tutto il giorno con i suoi amici dicendo di quanta faccia schifo la società. 

A ribaltare le carte in tavola è l’arrivo di Melodie, un’ingenua ragazza del sud degli Stati Uniti, che si intrufola in casa di Boris perchè fuggita dalla sua famiglia, che tra battibecchi e affezione per il vecchio scienziato, decide di volerlo sposare in quanto affascinata dalla sua intelligenza, cambiando così le loro vite per sempre. 

Di lì a poco si aggregheranno vari personaggi tra cui la famiglia di Melodie, che aggiungeranno ulteriore ilarità al film.

 

Woody Allen mette in scena un contrasto eccezionale di due caratteri agli antipodi come quello di Boris e Melodie, dove il primo da convinto misantropo nichilista “intellettualoide” distrugge qualsiasi convinzione e tabù conservatori della giovane ragazza, mentre la seconda da brava “contadinotta” del sud con il suo ingenuo e sano ottimismo offre una visione frivola e semplice della vita.

La complementarietà dei due caratteri rappresentano la sintesi della vita stessa, mostrando pregi e difetti dell’uno e dell’altra, e che solamente confrontandosi generano un genuino dibattito che fornirà le tanto agognate risposte all’esistenzialismo dei due protagonisti del lungometraggio.

 

La sintesi della vita secondo Woody Allen verrà ulteriormente approfondita dai vari personaggi che circonderanno la strana coppia, mostrando un’America conservatrice e un’America progressista in continua lotta fra loro, ma che troveranno pace soltanto quando realmente si confronteranno. E l’antidoto per sconfiggere i mali della società, tra cui il cinismo e il pessimismo di Boris, è rappresentato nientemeno che dall’amore e dalla semplicità, le uniche ricette per vivere in pace ed armonia. Perché molto spesso tende a complicare sé stesso.

 

Se volete ridere di gusto senza abbandonare il vostro raziocinio in questi tempi bui ed amari, allora questo capolavoro di Woody Allen farà per voi, e vi svelerà un piccolo segreto per vivere serenamente: “basta che funzioni”.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

First Reformed - La creazione a rischio

  • Drammatico
  • USA
  • durata 108'

Titolo originale First Reformed

Regia di Paul Schrader

Con Ethan Hawke, Amanda Seyfried, Michael Gaston, Cedric the Entertainer, Mahaleia Gray

First Reformed - La creazione a rischio

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Dopo la svolta comica del secondo consiglio, con questo terzo consiglio (scusate la ripetizione) ho deciso di optare per una scelta più drammatica non tanto per deprimervi, ma perché credo che questa pellicola sia perfetta nell’analizzare il nostro spirito e la nostra anima di fronte alle contraddizioni e alle avversità del nostro pianeta.

 

Il film in questione è First Reformed di Paul Schrader e si concentra a raccontare la vita e il microcosmo del reverendo Ernst Toller, un uomo dal passato tormentato che ha deciso di intraprendere la via della fede per alleviare il suo dolore interiore dato dalla perdita di suo figlio e di sua moglie. 

Nonostante si dedichi con il massimo delle sue forze ad esercitare le sue funzioni di prete all’interno della sua piccola comunità, la sua fede viene messa in discussione dall’incontro di una coppia di giovani appena sposati, dove il marito da convinto attivista ambientalista vorrebbe far abortire sua moglie, sostenendo che la nascita di un figlio in questo pianeta destinato al collasso sia un atto folle e crudele.

Dal dibattito tra il prete protagonista e il marito ambientalista, si scateneranno una serie di eventi concatenanti fino a sfociare nel dubbio amletico sull’esistenza stessa dell’essere umano.

 

Lo sguardo teologico di Paul Schrader attraverso la quotidianità dell’antieroe interpretato dal reverendo Toller, offre una disamina sulla condizione tragica e distruttiva dell’essere umano, dove persino gli uomini di fede sembrano impotenti di fronte all’inevitabile annichilimento spirituale ed ambientale del pianeta, e dunque incapaci nell’offrire un reale conforto alle anime smarrite del proprio gregge.

La tesi che viene esposta nella pellicola è che l’essere umano deve far convivere simultaneamente due verità contraddittorie nella propria mente, ossia speranza e disperazione, dove né l’una né l’altra possono esistere separatamente perché non c’è speranza senza disperazione come non c’è disperazione senza speranza.

 

La pellicola sfrutta quindi la religione per parlare dell’accondiscendenza delle grandi associazioni ecclesiastiche di fronte al potere delle corporazioni industriali che distruggono l’ambiente, e dunque di un rapporto collusivo che svilisce la stessa spiritualità delle chiese, alimentando così l’avidità e la negligenza anche nelle comunità più piccole.

Di fronte a tali nefandezze l’animo del reverendo Toller è dilaniato interiormente, regalando al film delle sequenze oniriche di un crociato al capolinea delle sue battaglie tra speranza e disperazione.

 

Concludendo, First Reformed è un piccolo capolavoro di Paul Schrader che vi consiglio di visionare, anche solo per l’enigmatico finale lasciato a libera interpretazione.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

The Tree of Life

  • Drammatico
  • USA
  • durata 138'

Titolo originale The Tree of Life

Regia di Terrence Malick

Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Tye Sheridan, Fiona Shaw, Pell James

The Tree of Life

IN TV Sky Cinema Due

canale 302 altre VISIONI

Per il quarto consiglio ho deciso di proporvi qualcosa di estremamente particolare e surreale, legato comunque alla primavera, anche perché rappresenta l’essenza della vita stessa. Sto parlando del capolavoro The Tree of Life di Terrence Malick.

 

La trama racconta la storia di Jack, un ragazzino di una famiglia texana che vive secondo un’educazione rigida del padre ed una più leggera e sentimentale della madre. Un giorno scopre che suo fratello muore alla prematura età di 19 anni, che lo porterà da adulto ad una crisi esistenziale tale da domandarsi il suo ruolo nell’universo e a riflettere sulla sua infanzia turbolenta.

La trama aprirà successivamente varie digressioni oniriche sull’origine della vita intervallato dall’io narrante del protagonista.

 

Il viaggio spirituale, filosofico, onirico, trascendentale, naturalistico che Terrence Malick costruisce attraverso la vita di Jack è un immenso interrogativo sul senso dell’esistenza dell’essere umano sulla Terra. Partendo dall’esplosione del Big Bang, ripercorrendo l’origine della vita sul pianeta Terra e arrivando fino ai giorni nostri attraverso l’infanzia di Jack, il film mostra attraverso i piccoli gesti della nostra quotidianità l’importanza del nostro quieto vivere, in perenne conflitto con le nostre emozioni più profonde.

 

I pilastri su cui si sorregge i lungometraggio per spiegare la complessità dell’animo umano sono la natura e la grazia.

La prima è rappresentata dal padre di Jack, che è violenta e vive per dominare, mentre la seconda rappresentata dalla madre è invece la via dell’obbedienza e del sacrificio.

La dicotomia di questi due aspetti plasma la visione di Jack sul mondo, dove la religione, l’educazione severa del padre e la dolcezza di sua madre lo portano a rivalutare le fondamenta della sua formazione come io spirituale, rompendo l’illusione dell’infanzia ed entrando nella turbolenta vita adolescenziale. La lotta interiore eterna tra natura e grazia è dunque la pericolosa odissea dell’esistenzialismo alla ricerca di una pace interiore definitiva.

 

The Tree of Life incarna quindi la vita stessa, fatta di nascita, crescita, morte e rinascita. Per chi ama i grandi dibattiti filosofici alla 2001 Odissea nello spazio e Solaris, allora questo capolavoro naturalistico di Terrence Malick di sicuro non lo deluderà e gli darà parecchio su cui riflettere.

Rilevanza: 1. Per te? No

La finestra sul cortile

  • Thriller
  • USA
  • durata 112'

Titolo originale Rear Window

Regia di Alfred Hitchcock

Con James Stewart, Grace Kelly, Thelma Ritter, Raymond Burr, Wendell Corey, Judith Evelyn

La finestra sul cortile

In streaming su Now TV

vedi tutti

Per il quinto ed ultimo consiglio ho optato per un film diverso dagli altri ispirandomi alla nostra situazione di quarantena per il coronavirus, e quale scelta migliore se non il capolavoro La Finestra sul Cortile di Alfred HitchCock?

 

La trama ruota appunto sul personaggio di Jeff che è impossibilitato ad uscire di casa a causa delle ingessature ai ginocchi. Per ammazzare il tempo il bravo curiosone fotografo comincia a spiare le finestre dei vicini insieme alla sua fidanzata Lisa.

Ad un certo punto nota qualcosa di strano in un appartamento dove sembra che la moglie di un vicino sia scomparsa misteriosamente, tramutando la storia da una commedia romantica ad un thriller da cardiopalma dove i due innamorati saranno al centro di un agghiacciante rompicapo, affiancati da vari personaggi che aggiungeranno ulteriore fascino alla storia.

 

Alfred Hitchcock costruisce un’ironica e chiara disamina sulla natura curiosa dell’essere umano, dove la soggettiva del protagonista diventa magicamente quella dello spettatore, dove il celato voyeurismo di ognuno di noi esce allo scoperto.

Il meticoloso lavoro di messa in scena del maestro della suspance, costruisce sorprendentemente un discorso metacinematografico dove noi stessi guardando con gli occhi di Jeff, entriamo direttamente in un secondo film nel film, rappresentato nientemeno che dalla vita quotidiana del vicinato, dove assistiamo a drammi amorosi, crisi creative, hobby insoliti, un matrimonio problematico e routine fuori dall’ordinario come balli, feste e concerti.

 

La genialità di Hitchcock sta anche nel tramutare il genere inizialmente frivolo e mondano ad una trama sempre più intricata, che pone lo spettatore nei panni del protagonista, che impotente di fronte all’inevitabile, dovrà utilizzare l’ingegno e la disponibilità degli altri comprimari nel risolvere un mistero che forse potrebbe trasformarsi in un’avventura letale.

La tensione hitchcockiana è perfettamente funzionante ancora oggi, dove il puro intrattenimento si coniuga perfettamente con un’autorialità piena invece di sottotesti da scoprire e riscoprire, e che ancora oggi fa scuola.

 

Insomma, se volete passare 112 minuti di puro intrattenimento in questa quarantena dove vi sentite ingabbiati ed annoiati, allora questo capolavoro del thriller di Alfred Hitchcock farà a caso vostro e chissà, magari finita la visione vi andrà di spiare i vostri vicini.

Rilevanza: 1. Per te? No
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