Vista l’importanza di arginare l’emergenza Coronavirus rimanendo a casa, perché non approfittarne del tempo libero per recuperare qualche bel film disponibile in Streaming, cercando magari anche di evadere, anche se solo per un po’, dalla situazione in cui stiamo vivendo?
Le piattaforme che personalmente utilizzo sono quattro, Rai Play (Gratuito), VVVID (Gratuito con pubblicità), Netflix e Amazon Prime Video. Con questa playlist ho intenzione di consigliarvi due film, per ciascuna piattaforma, un film che reputo un capolavoro e un gran film, magari non un capolavoro ma comunque interessante.
Ozima, anziano tagliatore di bambù, trova in una pianta una piccola principessa, che deciderà di crescere come fosse sua figlia insieme a sua moglie. La piccola crescerà rapidamente fino a diventare una giovane donna, corteggiata da diversi importanti nobili giapponesi. I suoi sogni e desideri saranno ben altri però.
La Storia della principessa splendente è l’ultimo film del maestro Takahata. Un capolavoro assoluto ,visivamente mozzafiato e con una storia malinconica, tratta da un racconto popolare giapponese, che tratta temi maturi come la condizione femminile, la lotta di classe, le differenze tra poveri e ricchi e le difficoltà del ruolo dei genitori nella crescita di un figlio.
Con Robert Pattinson, Jennifer Jason Leigh, Barkhad Abdi, Buddy Duress, Ben Safdie
La storia di Good Time è semplicissima: dopo una rapina finita male, Nick viene arrestato mentre suo fratello Connie riesce a scappare. Connie deve trovare il modo di salvare il fratello prima che sia troppo tardi.
Non so ancora se ci troviamo di fronte a un capolavoro, ma i fratelli Safdie sicuramente realizzano un bellissimo film. Ipnotico, claustrofobico,” sgradevole” ma altamente avvincente e con una performance di Robert Pattinson fantastica.
Perfetto lo stile semi-documentaristico di questo film, che riesce ad avere anche momenti ironici molto divertenti.
Per gli amanti dei thriller, da recuperare assolutamente.
Braccata dalla polizia, Francesca, complice di un furto di una gioielleria insieme a Walter, si unisce a un gruppo di mondine che stanno partendo per lavorare alle risaie. Qui la raggiungerà Walter che insieme a Silvana, una delle mondine, progetterà di rubare il raccolto di riso.
Il perfetto film forse per avvicinarsi finalmente al mondo del neorealismo italiano. Un mix tra un film noir e un film neorealista, che tratta tematiche come la precarietà sociale, la delinquenza e l’avvento della modernità nel mondo tradizionale. Film che ancora dopo quasi 70 anni non annoia e fa riflettere. L’idea di De Santis di mischiare musica popolare con musica classica è geniale, e, in generale, la musica del film realmente innalza il valore di questo capolavoro.
Gary Hook, è un giovane soldato inglese che viene abbandonato accidentalmente dalla propria squadra durante una rivolta scoppiata a Belfast nel 1971. Nel caos della città, il soldato cercherà di sopravvivere a ogni costo.
In inglese questo film lo si potrebbe definire “anxiety inducing”. Un film talmente avvincente che genera un sentimento di ansia inspiegabile nel seguire la storia di questo protagonista che cerca disperatamente di sopravvivere.
Da lodare l’interpretazione di Jack O’Connel, che con performances in film come questo, Starred Up e Unbroken si sta dimostrando uno dei migliori giovani attori in circolazione.
Interessante, inoltre, il modo in cui Demange descrive questo periodo storico. Un perfetto film d’azione/ thriller che intrattiene ma che fa anche riflettere e pensare.
Lanzetta, un killer a pagamento che lavora per la mafia, si ritrova in una guerra tra la ‘ndragheta e Cosa Nostra che coinvolgerà il suo boss, Don Corrasco. La guerra è negativa per le sue relazioni con la politica italiana e il mafioso incaricherà Lanzetta di trovare un modo per far terminare la guerra il più presto possibile.
Capolavoro assoluto di Fernando di Leo. Un film crudo e violento. Brutale è la scena iniziale, brutale è il personaggio di Lanzetta, cosi come lo sono tutti i personaggi in questa storia che si azzannano fra di loro come lupi cercando di ottenere il potere e/o la ricchezza. Tra l’altro, una cosa da sempre d’apprezzare di Di Leo, è come riesce a costruire nei suoi film dei personaggi semplici ma memorabili.
Fortissima la critica che il regista fa alla politica italiana, praticamente denunciando, nel ’73, la collaborazione tra Stato e mafia.
Ricco di colpi di scena, questo capolavoro tutto italiano vi terrà attaccati allo schermo per tutta la durata del film.
In un’America devastata da un epidemia di vampirismo, un cacciatore di vampiri e un ragazzo orfano cercheranno di raggiungere la pacifica città di New Eden. Durante il viaggio, altri personaggi si uniranno al loro gruppo.
Non un capolavoro, o un film perfetto ma un film molto bello e che consiglio soprattutto ai fan del genere postapocalittico. Nonostante il basso budget, Jim Mickle qui riesce a costruire un buon film caratterizzato da un mondo “ampio” e interessante e da avvincenti personaggi per cui è facile empatizzare. Nick Damici qui regala, col suo carisma, una performance, a tratti, emozionante che innalza il livello del film.
Franz Kindler (Welles) è un criminale di guerra nazista che scompare senza lasciare alcuna traccia. Sotto falsa identità, si nasconde in una cittadina del Connecticut dove sposa la figlia di un giudice. A dargli la caccia ci penserà un detective governativo (interpretato da Robinson).
Film di genere, fatto su commissione da Welles. Nonostante fosse uno dei suoi film che apprezzava meno, qui Orson Welles realizza l’ennesimo capolavoro, un film che guardato oggi, dopo più di 70 anni, non pare invecchiato di un giorno. Adrenalico, visivamente meraviglioso (con quei affascinanti movimenti di camera e i tipici chiaroscuri del cinema del regista americano) e con un Orson Welles nei panni di Franz Kindler che regala alla storia del cinema uno dei suoi migliori villain.
Con Takeshi Kitano, Maiko Kawakami, Makoto Ashikawa, Shiro Sano
Violent Cop racconta la storia di Azuna, un detective degli omicidi che scoprirà che un suo collega e migliore amico morto suicida, in realtà lavorava per la Yakuza. Dopo che la mafia rapirà sua sorella, unica persona a cui Azuna realmente tiene, il violento poliziotto cercherà vendetta.
Esordio alla regia di Takeshi Kitano. Un film cupo, pessimista e brutale sul mondo della yakuza e la brutalità della polizia. Ottimamente tratteggiato il personaggio del protagonista, legato molto alla sorella ma allo stesso tempo un poliziotto che pare più una bestia, un essere freddo e feroce quanto, e forse anche più, dei criminali che dovrebbe arrestare.
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