Sono tante le uscite di questa settimana, ma questo non deve confondere. In molti casi sono titoli che approdano in un numero ristrettissimo di sale: manciate. Si tratta infatti perlopiù di film - lo indica anche il numero di documentari - che realizzano le cosiddette uscite tecniche: titoli che possono vantarsi di aver avuto una uscita nelle sale per migliorare la loro rivendibilità quando un gorno potranno essere acquistate dai canali televisivi o dalle piattaforme di streaming.
Sono pochssimi invece i titoli di maggior peso che escono da questa logica. È il caso ad esempio di Volevo nascondermi, il film di Diritti che arriva nelle sale (dopo aver saltato l'uscita di settimana scorsa) forte dell'Orso d'Argento vinto da Elio Germano a Berlino. Alcuni commentatori parlano di coraggio della distribuzione: noi siamo più propensi a credere che si tratti di necessità. Molto probabilmente la scelta era "ora o mai più", visto che gli incassi in questo momento non sono più un tema diginitoso: uscito ieri in circa 230 sale il film ha incassato 23 mila euro, con una media sala di 151 euro. Davvero impensabile solo 15 giorni fa: un vero segno del momento.
Anche l'horror The Grudge (un altro titolo recuperato dalla settimana precedente) avrà 200 sale, mentre a Queen & Slim ne vengono accreditate 125 e al biopic Marie Cuire 85.
Da tenere presente tra l'altro che questi numeri precedono il decreto con cui ieri il Governo ha disposto nuove restrizioni, in vigore fino al 3 aprile, dalle quali si evince che potranno operare solo le sale in grado di garantire la distanza di sicurezza di 1 metro tra gli spettatori. Non un problema, viene da pensare: se gli spettatori che attualmente entrano nelle sale evitano di avvicinarsi, probabilmente potrebbero sedere anche dieci metri l'uno dall'altro. Tuttavia è pensabile che alcuni decideranno di optare comunque per la chiusura, per limitare le spese derivanti dall'apertura.
Resta invece la chiusura totale della sale di Lombardia, veneto ed Emilia Romagna, oltre che della province di Savona e di Pesaro-Urbino: per ora la direttiva è prorogata sino all'8 marzo, ma - previsione nostra - la cosa potrebbe andare avanti molto più a lungo.
La stupefacente carriera del fotografo che forse più di ogni altro ha saputo ritrarre l'onda rock che ha travolto il mondo della musica e la società tutta negli anni '60 e '70.
Peter Jackson racconta la vita delle giovani leve durante la Grande Guerra, facendo ricorso a materiale raro e inedito restaurato con le più moderne tecnologie: uno sguardo a una generazione che non fece ritorno da una delle guerra più brutali e sanguionse che la Storia abbia mai conosciuto.
La storia di un amore importante, travolgente, ma destinato a interrompersi. È quella riletta dal documentario di Nick Broomfield che punta l'obiettivo della memoria sulla relazione tra Leonard Cohen e Marianna Ihleh, scoppiata nel 1960, prima che il cantautore diventasse celebre, e travolta proprio dall'accendersi della sua fama.
Grande successo personale per Elio Germano, che per questa sua interpretazione del pittore Ligabue a Berlino ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attore protagonista, il film di Giorgio Diritti sfida la crisi delle sale e, dopo esser stato sospeso la settimana scorsa, decide di non perdere il momento ed entra a sorpresa nella programmazione di questa settimana. Da vedere per più motivi, alcuni legati al film, altri più "politici", in un momento in cui le sale e il cinema italiano hanno bisogno di sostegno.
Il film di animazione di Salvador Simò - che utilizza qua e là anche inserti documentaristici - è metacinema puro, visto che racconta di un momento preciso della vita e della carriera di Luis Buñuel: il 1930 quando lo scandalo generato dall'uscita del film L'âge d'or lo gettò sul lastrico, rendendo la realizzazione del suo film successivo - il documentario Terra senza pane - in balia della sorte.
Con Silvana Porreca, Mariagrazia Casagrande, Fabio del Greco, Chiara Pavoni, Hanad Sheik
La difficoltà di integrarsi di una donna in una realtà disgregata, Roma ed i suoi fantasmi, la mentalità competitiva ed il mobbing sul lavoro, la mondanità e l’alienazione, il degrado delle borgate periferiche. In bilico tra finzione e realtà, giocato su un espediente - il ritrovamento da parte di un vecchio di uno smartphone di una donna trasferitasi a Roma per lavorare come insegnante - è il film di Fabio del Greco, visibile anche sulla piattaforma Indiecinema.
Ambientato nella fiabesca atmosfera di Favignana, Picciridda racconta una storia di donne segnate da drammi come l’immigrazione, la violenza tra le mura domestiche e l'omertà. È l'esordio alla regia del giovane Paolo Licata e qui trovate un'intervista.
Biopic su i cinque anni più tormentati e difficili nella vita della scenziata Marie Curie, dal 1906 (immediatamente dopo la consegna del primo Nobel) al 1911 (anno di assegnazione del secondo Nobel), quando la Curie si trovò improvvisamente vedova e isolata, professionalmente ed emotivamente, in un mondo rigidamente maschilista.
All'inizio fu un horror giapponese, Ju-On - Rancore, di grande successo in patria nel 2004. Al punto che gli americani lo vollero far rigirare subito, dallo stesso regista Takashi Shimizu, ma con attori americani. Ora Nicolas Pesce, prodotto da Sam Reimi, lo riporta in auge, senza fare sconti: violenza, gore, e terrore agli eccessi per un horro che nelle intenzioni non vuole fare prigionieri.
Meline Matsoukas debutta alla regia con questo film che in Italia è già apparso al Torino Film Festival, nella sezione Festa mobile. Opera "politica" - che punta il dito sui soprusi ancora subiti dalla comuintà nera negli USA - racconta i danni del razzismo e il prezzo sconvolgente della violenza.
Con Alina Serban, Tom Vermeir, Jonas Bloquet, Mitika Samu, Marie Denarnaud, Johan Leysen
La storia di Pamela, una giovane ragazza rom chiamata a confrontarsi con il suo destino, che rompe con le tradizioni che la soffocano e parte alla volta dell'ignoto con tre sole parole di francese, un bagaglio e la speranza di un matrimonio in Belgio per cambiare il suo destino e quello di sua figlia, per essere finalmente una donna libera. Regia della rumena Marta Bergman.
A praticamente un anno dalla scomparsa della regista belga esce il suo film testamento: un'opera che - nelle intenzioni della stessa regista - ha lo scopo di fornire le chiavi di lettura della sua opera.
Con Luca Tufano, Mario Burlone, Lorenzo Campani, Enrico Colombini, Cristian Dellamora
Romanzo di formazione di un giovane montanaro quattordicenne chiamato a "sopravvivere" nel collegio alberghiero cui i genitori lo hanno isciritto. Regia di Davide Maldi, al suo primo lungometraggio di fiction.
Documentario di Simone Manetti sulla vicenda dell'artista e performer Pippa Bacca che si inventò un viaggio in autostop in abito da sposa dall'Italia a Israele e che in quel viaggio incontrò lo stupro e la morte.
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