Prosegue bene il secondo weekend di gennaio grazie a un ovviamente ottimo risultato di Tolo Tolo, che aggiunge 5 milioni al suo bottino, e a un'ottima partenza di Hammamet, il film su Bettino Craxi, che ottiene addirittura la miglior media sala. Il weekend - assommando anche gli altri risultati - chiude così con un bel +14% sull'anno scorso, che come abbiamo già detto è stato un anno non trionfale ma quasi. L'augurio è che ovviamente che si faccia ancora meglio: già nelle prossime settimane ci sono titoli da cui ci si aspetta buone prove, dal nuovo film di Clint Eastwood a 1917 di Sam Mendes, sino a Odio l'estate di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Ma vediamo più nel dettaglio i primi due risultati. Innanzitutto c'è Tolo Tolo, che a questo punto ha superato il risultato di Il Re Leone ed è 6° nella classifica dei migliori incassi di sempre del cinema italiano (dopo aver fatto registrare - va ricordato - il miglior esordio assoluto). Tuttavia il distacco dal precedente film di Zalone (che ogni tanto potrebbe essere anche chiamato con il suo vero nome, Luca Medici) ci dice che il risultato record di Quo Vado? è definitivamente irraggiungibile: dopo 12 giorni nelle sale il film di 3 anni fa era infatti già arrivato a 51 milioni ed è altamente probabile che Tolo Tolo quella cifra non la raggiunga nemmeno. Supererà certamente in settimana i 43 milioni di Che bella giornata, ma potrebbe anche non superare i 50 milioni di Titanic. Chissà come la vedono Luca Medici con Valsecchi e la Taodue. Definire un insuccesso il presto quinto maggior incasso del cinema italiano è una follia, ma potrebbe anche sembrare l'inizio del declino e generare una certa ansia da prestazione per il prossimo titolo, che verosimilmente avrà nuovamente bisogno di alcuni anni di gestazione.
Sull'altro fronte, quello del film di Amelio, si stappano bottiglie importanti: 2.2 milioni all'esordio per un film italiano sono tanti davvero. Se poi si considera che che il precedente film del regista - La tenerezza, del 2017 - aveva chiuso la sua presenza nelle sale con meno di quanto questo ha incassato in 4 giorni, allora si può davvero capire quanto abbia incuriosito e attratto il film sugli ultimi mesi dell'ex premier latitante. Una figura che ha evidentemente ancora un richiamo forte sull'immaginario degli italiani, anche se i più giovani, che potrebbero aspettarsi una ricostruzione storica degli eventi che portarono alla latitanza di Craxi (e alle condanne) resteranno senz'altro delusi, visto che il film non ripercorre che l'ultimo periodo, senza addentrarsi in spiegazioni o giudizi.
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