The Alan Parsons Project: un nome capace di evocare mistero, fascino ed eleganza coniugandoli con uno sguardo al futuro. Il Project nacque nel 1975 dall'incontro tra due menti geniali: il produttore e ingegnere del suono Alan Parsons (fra i suoi lavori vi sono "Abbey Road" dei Beatles, "Atom Heart Mother" e "The Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd, "The Year Of The Cat" di Al Stewart) e il compositore/paroliere, cantante e manager discografico Eric Woolfson. Intorno a questa leadership bicefala si radunò un nutrito gruppo di eccellenti turnisti (tra i quali ricordiamo il chitarrista Ian Bairnson, il bassista David Paton, il batterista Stuart Elliott e il sassofonista Mel Collins) e di altrettanto bravi cantanti (i più importanti dei quali sono Lenny Zakatek, Jack Harris, Colin Blunstone, Chris Rainbow e John Miles) ai quali si aggiunse lo stesso Eric Woolfson, usati a rotazione in base alla tonalità del pezzo da registrare. Da non dimenticare il contributo del direttore d'orchestra e arrangiatore Andrew Powell. Nel periodo compreso tra il 1976 e il 1990 diedero alla luce ben 12 album in studio (13 se si considera anche la colonna sonora del film "Ladyhawke" a nome del solo Andrew Powell ma su cui suona l'intera band), senza mai fare tournèe ma vendendo ugualmente più di 50 milioni di dischi, fino alla sperazione artistica tra Parsons e Woolfson a causa delle divergenze nate durante la lavorazione di Freudiana, ultimo album del Project ufficialmente attribuito al solo Woolfson.
La particolarità di questa meravigliosa ensemble sta nella sua natura di "progetto musicale" anzichè di classica band e nella fusione di sonorità sinfoniche e classiche con le più avanguardistiche strumentazioni elettroniche del tempo. Oltre a ciò, va sottolineato che gli abum del Project sono concepiti e realizzati come concept-album, in cui i pezzi vertono tutti su una tematica centrale pur mantenendo una propria indipendenza. La loro musica si potrebbe descrivere come un elegante e raffinatissimo pop-rock elettro-sinfonico che si inserisce di buon diritto nella ampia famiglia dell'art rock nato negli anni 70.
Ho voluto rendere omaggio ad Alan Parsons, Eric Woolfson e ai loro sodali con questa playlist, in cui ho inserito dei film associabili ai titoli e alle tematiche dei loro album, elencati rigorosamente in ordine cronologico.
Playlist film
"I Robot" (1977): la storia dell'ascesa della macchina e il declino dell'uomo, che paradossalmente è coinciso con la scoperta della ruota...e un avvertimento che la sua breve posizione dominante su questo pianeta probabilmente finirà, perché l'uomo ha cercato di creare il robot a sua immagine. Dai racconti di Isaac Asimov, un capolavoro senza pari nella storia della musica rock.
"Pyramid" (1978): 《...questo album si propone di amplificare gli echi ossessionanti del passato ed esplorare i misteri irrisolti del presente. Piramide ... l'ultima meraviglia rimanente del mondo antico...》.
"Eve" (1979): l'universo femminile visto dal punto di vista maschile (ma non solo!) in un album dagli echi biblici ed esoterici.
"The Sicilian Defence" (1979): l'album negletto del Project, registrato in soli 3 giorni da Parsons e Woolfson come provocazione alle pressioni eccessive della casa discografica, mai pubblicato se non nel 2014 in un box-set della loro discografia. Il titolo prende il nome da uno schema scacchistico: la seconda mossa della partita che l'avversario può aprire scegliendo, appunto, la "difesa siciliana". I titoli delle tracce sono i movimenti operabili sulla scacchiera.
"The Turn of a Friendly Card" (1980): gli effetti del gioco d'azzardo e della dipendenza da esso sulla psiche umana.
"Eye in the Sky" (1982): dal romanzo omonimo di Philip K. Dick, il più grande successo commerciale del Project. Un album ambiguo, orecchiabile ma complesso, potente e pervasivo al cui fascino nessuno può sfuggire.
"I am the eye in the sky
Looking at you
I can read your mind
I am the maker of rules
Dealing with fools
I can cheat you blind
And I don't need to see any more
To know that
I can read your mind, I can read your mind"
"Ammonia Avenue" (1984): un interessante scorcio sull'inquinamento e gli altri effetti prodotti dalla moderna civiltà industriale.
"Vulture Culture" (1985): la cultura dell'avvoltoio, quella imperante nella nostra capitalistica società dei consumi, fra arrivismo e avidità.
"Ladyhawke" (1985): la colonna sonora dell'omonimo film di Richard Donner. Ufficialmente, un album di Andrew Powell. In pratica, The Alan Parsons Project.
"Freudiana" (1990): l'album della separazione artistica tra Alan Parsons ed Eric Woolfson e la fine di un sogno dentro a un sogno. Ufficialmente attribuito a quest'ultimo, è il capolavoro del congedo per l'intero Project, un doppio album sulla vita e le opere di Sigmund Freud, costantemente in bilico fra opera rock e musical.
"And now you are alone my friend
And I must set you free
And you must face the world outside
And find your destiny"
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