Eccoli schierati i film delle feste. Al titolo con Ficarra e Picone, uscito già la scorsa settimana, si aggiungono questo giovedì i titoli che vedremo almeno fino ai primi di gennaio, cosiderando che il primo gennaio arriverà poi il film di Zalone che si porterà via almeno 1000 sale.
Anche in questo caso si tratta di una vera e propria invasione. Se valutate che Star Wars si prende circa 800 sale, Pinocchio 700 e che Il primo natale ne ha ancora circa 600 capirete che resta ben poco agli altri. Va abbastanza bene al film di Ozpetek, La dea fortuna, che supererà per questi primi giorni le 400 sale, mentre la commedia romantica Last Christmas ne avrà circa 320.
Si riducono molto i numeri per Ritratto della giovane in fiamme (70 sale) e Il mistero di Henri Pick (30). Scendono molto - ovviamente - anche tutti i film che erano già presenti e che devono fare spazio ai nuovi venuti.
Con George Escher, Jan Escher, Liesbeth Escher, Stephen Fry, Graham Nash
Documentario dedicato all'immaginifica e labirintica arte di Maurits Cornelis Escher, l'illustratore olandese e incisore olandese specialista in costruzioni impossibili, visioni della ricorsività, metamorfosi e squarci e sull'infinito che non hanno mai smesso di affascinare il pubblico mondiale, diventando celebri e riconoscibili.
Per qualcuno sarà un nuovo lutto, per altri un sospiro di sollievo, fatto sta che il film noto anche come Episodio IX dovrebbe rappresentare il finale della trilogia sequel, come è stata titolata la triade composta da Star Wars: Il risveglio della Forza e Star Wars: Gli ultimi Jedi, oltre appunto che da questo. Diretto, scritto e sceneggiato da J. J. Abrams il film vede il ritorno di gran parte dei cast delle due pellicole precedenti.
Presentare l'opera è inutile: Pinocchio è ormai una fiaba immortale, trasversale, universale. Al punto che la difficolta del progetto è proprio riuscire a raccontarla ancora una volta. Un sfida raccolta da Garrone, che con acuni attori - molti dei quali noti e altro meno noti - ma tutti capitanati inevitabilmente da Benigni, ha cercato di restare molto vicino al testo originale di Collodi.
Molto apprezzato a Cannes 2019, dove alcuni lo davano come forte candidato alla Palma d'Oro e dove invece ha vinto solo il Prix de Scénario, il film di Cèline Sciamma racconta della storia d'amore tra due donne nella Francia della fine del'700: Marianne e Heloise, pittrice la prima, futura sposa la seconda. Con Adèle Haenel e Noémie Merlant.
La commedia sentimentale natalizia di quest'anno prende spunto dalla canzone di George Michael, divenuta ormai da 35 anni un classico accompagnamento musicale delle feste. Sceneggiata da Emma Thompson, a partire da un suo stesso soggetto, schiera Emilia Clarke, che ha dismesso i panni della Khalisi, e Henry Golding. Dirige Paul Feig.
Era a Venezia, in concorso, ma nel 2017. Eppure il film di Koreeda arriva adesso nelle nostre sale, complice anche (forse) il successo di Parasite che ha aperto la strada alla possibilitò che il cinema asiatico esca dai circuiti festivalieri. Chissà. Siamo però lontani dai temi familiari, tipici del cineasta giapponese: questo è un dramma processuale, con un reo confesso di assassinio e un avvocato difensore che però dubita della colpevolezza e della sincerità del suo cliente.
Una coppia gay in crisi si trova imporvvisamente a gestire i figli di un'amica per qualche giorno. Tornano tutti gli elementi del cinema di Ozpetek in questo suo tredicesimo lavoro: la commedia e il dramma, le famiglie arcobaleno, la natura e il senso dell'amore e anche un po' di magia. Il cast è capitanato da Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca.
Un capolavoro mai pubblicato che diventa un grande successo, un autore deceduto che però - a detta delle moglie - era quasi analfabeta, un critico letterario che decide di svelare l'arcano. Sono gli elementi della commedia francese tinta di giallo diretta da Rémi Bezancon e con Fabrice Luchini.
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