Se la giocano Downton Abbey, il film conclusivo della grande serie inglese, e Tutto il mio follle amore, l'ultimo lavoro di Salvatores, la palma del film con più schermi tra le nuove uscite. Le fonti divergono di poco: diciamo che saranno 400 a testa, più o meno, e facciamo contenti tutti.
Le altre opere che vedremo dignitosamente distribuite sul territorio italiano sono l'anime One Piece: Stampede, il thriller macabro Finché morte non ci separi e il teen drama Vicino all'orizzonte: tutti compresi in un range tra le 250 e le 180 sale.
Toni Servillo ci guida alla socperta dell'immenso museo dell'Ermitage, a San Pietroburgo, svelando non solo l'immane quantità delle opere d'arte che vi sono contenute, ma ripercorendo anche la storia di quello che fu il palazzo degli Zar della casata Romanov per due secoli, fino al 1917.
La storia di Oscar, che fino dallinfanzia si ribellò alla più ecumenica delle leggi di questa terra: la legge di gravità. Il film di Marco Bonfanti affida a Elio Germano, coadiuvato da un numero di attori italiani tra cui Michela Cescon, la parte del protagonista di una storia di leggerezza, metafora e chiave di lettura dell'opera.
Torna sugli schermi il grande capolavoro di Kubrick... ops, scusate, uno dei grandi capolavori, che con Kubrick non si sa davvero quale sia il migliore. In edizione estesa e rimasterizzata che riporta a 144 minuti la durata dell'opera, compressa ai tempi dell'uscita a soli 119. Nelle sale il 21 e il 22 ottobre only.
Presentato a Venezia, fuori concorso,l'ultimo film di Salvatores arriva dopo i due film sul *supereroe* invisibile e riporta il regista italiano a un'opera drammatica, ma pur sempre legata al tema dell'adolescenza, che già da un po' lo interessa in un modo o nell'altro. Qui si parla infatti della relazione tra un padre (Santamaria) e un figlio teenager, impegnati in un viaggio scorribanda verso i Balcani. Nel cast anche Valeria Golino e Diego Abatantuono, oltre al giovane Giulio Pranno.
Come è successo a molte altre serie che - un po' per ringraziare i fan, un po' per capitalizzare fino all'ultimo il successo - sono culminate al termine delle stagioni con un film celebrativo, ecco ora che anche la popolare serie inglese Downton Abbey, interamente centrata sulle vicende della famiglia nobile che abita la dimora del titolo e su quelle della servitù che vive al loro fianco, trova ora il suo film. Un'opera regale, vien da dire, visto che la magione si appresta a ricevere nientemeno che Re Giorgio V e la Regina d'Inghilterra.
Il secondo lungometraggio di Babis Makridis colloca di nuovo pienamente il regista greco nei temi e nello stile del nuovo cinema greco, di cui Lanthimos è capofila. Questo deriva anche dalla sceneggiatura di Efthymis Filippou (che è lo stesso di tanti film di Lanthimos, appunto) centrata sulla storia di un uomo il cui sistema emozionale è montato al contrario e che elmosina la compassione altrui per provare felicità.
Dal giovane regista italiano Carlo Sironi un film - selezionato per la sezione Orizzonti al Festival di venezia di quest'anno - che parla di un'adozione comprata ma che punta l'obiettivo, più che sulla tratta dei neonati, su due giovani diversamente allo sbando e sul loro rapporto con la genitorialità, finendo per disegnare una storia d'amore.
Siamo dalle parti del cancer-movie, anche se non si tratta di cancro. Perché l'amore tra i due diciottenni protagonisti della pellicola di Tim Trachte è minacciato e il loro futuro insieme impossibile.
Tra narrazione e interviste, un documentario che ricostruisce la vita dell'oncologo bolognese Cesare Maltoni, fondatore dell'Istituto Ramazzini e ricercatore sul cancro di fama mondiale.
Prodotto dalla Toei Animation, è il quattordicesimo lungometraggio che - come i precedenti - propone una storia a sé, indipendente dalla trama del manga da cui è tratto.
La prima notte di nozze di Grace (Samara Weaving) si trasforma in un mortale nascondino con i suoi suoceri nella tenuta di famiglia. È il thriller orrorifico della coppia di registi americani Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillet.
Nel cast anche Andie McDowell, Adam Brody e Mark O'Brien, tra gli altri.
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