Nei primi Anni '70, in seguito ad una censura in via di distensione, in tutto il mondo molti registi (spesso orientati da produttori alla ricerca di buoni rendimenti) iniziano a frequentare sempre più assiduamente il genere erotico. I più audaci azzardano spingendosi oltre, inserendo cioè nei film brevi (quando non brevissime) sequenze esplicite di sesso, solitamente realizzate per una "seconda" edizione. Accade un po' ovunque (sensibilmente più tardi anche in Italia con i primi esemplari firmati da Joe D'Amato), ma il fenomeno si fa insistente, e numericamente significante, in Danimarca. Il cinema erotico, in quel periodo, coinvolge ogni nazione a tutte le latitudini: Giappone (con la sterminata serie di pinku eiga), Germania (con i suoi esilaranti e differenti "reports"), Stati Uniti (Radley Metzger come ideale successore di Russ Meyer), Svizzera (contraddistinta dalla sterminata filmografia di Erwin C. Dietrich) e Spagna (con Jesùs Franco a girare, e rimontare, versioni più o meno spinte dello stesso film). Come perdersi in un labirinto, diventa il tentativo di districarsi nella cinematografia di quegli anni, dove titoli apparentemente singolari, si scopre poi che fanno invece parte di un vero e proprio filone, quando non una serie.
Focalizzando l'attenzione sulla Danimarca, notiamo come, in questa nazione, registi spericolati abbiano dato origine a film in cui l'elemento erotico si confonde con la commedia, spesso dando origine a lavori interessanti, girati con molta cura, su indicazione di sceneggiature originali. John Hilbard realizza La mazurka le svedesi la ballano a letto (1970): primo film di una serie di otto commedie erotiche concepite agli inizi degli Anni '70 in Danimarca (le svedesi non c'entrano nulla, nonostante il titolo) e nota come "Sengekanten o Bedside" series (ovvero, serie della camera da letto). un altro film appartenente al ciclo è arrivato - come questo - anche sugli schermi italiani, con l'irresistibile titolazione di ideale seguito (Le svedesi continuavano a ballare... la mazurka a letto). Nella pellicola di Hilbard compare Ole Søltoft (1941-1999), interprete destinato poi a presenziare come protagonista in tutti i film della serie, nota a livello internazionale, come Zodiac-Films. Sono quelli di cui si diceva all'inizio, girati in doppia versione, e tutti arrivati, doppiati in italiano, anche sui nostri schermi. Si tratta dei sei titoli raccolti in questa playlist, anche se certa confusione si è creata attorno a Bordellet (Ole Ege, 1972), prima commedia sexy danese a contenere anche inserti hard, molto successivamente distribuita in home video come I gleden tegn solo in Norvegia, nazione nella quale la diffusione delle versioni esplicite dei seguenti film è stata proibita sino al 2005.
Con Ole Søltoft, Sigrid Horne-Rasmussen, Bent Warburg, Mette Von Kohl
Primo film del ciclo danese sull'astrologia, che precede i cinque titoli diretti da Werner Hedman. La componente ibrida tra commedia ed erotismo diventerà cifra distintiva dell'intera serie, mentre la sceneggiatura (per quanto debolissima) appare qui essere più pertinente al tema dello zodiaco.
Con Preben Mahrt, Sigrid Horne-Rasmussen, Susanne Breuning, Ole Søltoft, Johan Thiersen
Primo titolo, diretto da Werner Hedman, di un ciclo di commedie sexy a sfondo astrologico girate in doppia versione (anche hard). Un classico film d'antan (anche per ambientazione) ingiustamente dimenticato.
Con Ole Søltoft, Preben Mahrt, Cia Löwgren, Karl Stegger, Bent Warburg
Secondo film -diretto da Hedman- facente parte di una serie astrologica (In the sign of the Gemini è il titolo internazionale) interpretata in chiave erotico-comica. Coproduzione tra Danimarca e Svezia, agli albori del porno, con due o tre momenti hard nella versione uncut.
Con Sigrid Horne-Rasmussen, Ann-Marie Berglund, Else Petersen, Anne Magle, Ole Søltoft
Il titolo più interessante per quanto ben scritto, ambientato, interpretato e girato, della serie danese sui "segni zodiacali". Erotico, ironico, ipnotico, incantevole. Una pietra miliare della cinematografia "per adulti".
Titolo originale Agent 69 Jensen i Skorpionens tegn
Regia di Werner Hedman
Con Ole Søltoft, Poul Bundgaard, Anna Bergman, Karl Stegger, Judy Gringer, Else Petersen
Quarto film del ciclo danese diretto da Werner Hedman e vagamente ispirato ai segni zodiacali. Questa parodia in chiave comico/erotica di James Bond, è arrivata anche sui nostri schermi, probabilmente nella configurazione più soft.
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