Le dure critiche rivolte e elargite da coglionazzi del web a Greta Thunberg sono veramente imbarazzanti, e identificano lo stato mentale vergognoso di una parte di persone, che si infervorano insultando una ragazzina con Sindrome di Asperger rivolgendosi a lei con insulti inappropriati.

Certamente lei è salita mediaticamente e popolarmente fino ad arrivare con la sua voce e il suo fisico "goffo" di fronte ai potenti della terra, senza abbassare il capo e non averne minimamente paura. Quindi direte voi se vuole parlare agli adulti, bisogna per forza trattarla come un adulta, persino donna e quindi "cosa hai da urlare" che noi siamo uomini e non abbiamo tempo per sentire le tue isterie premestruali.

E questo fondamentalmente è quello che si evince dai commenti in rete, dove la cosa che più affligge l'utente medio del web è non sentire per poi capire e successivamente rielaborare, le considerazioni sul clima e successivamente dire qualcosa di costruttivo. Ma invece partire con un insulto alla sua posizione mentale, poi a seguire dire che ci sono forze oscure manipolatrici e per finire che tanto alla fine non ci riguarda perché NOI siamo impotenti di fronte a tale cosa (solo quando ci fa comodo) ma comunque molto più coscienziosi rispetto per esempio alla Cina (elargitrice di nefandezze indicibili), e quindi deve andare a urlare a loro le cose che sta dicendo all'Europa, non certamente a noi che siamo "ligi" al dovere.

Perché l'italiano e qui non è medio ma è generalizzato quando riceve un torto, o viene richiamato all'ordine, che sia dato da qualsiasi forma di vigilanza e controllo, antepone sempre la sua moralità rispetto al vicino che non si sa perché non viene mai controllato. E quindi cosa si pretende da questa che urla, se gli altri fan peggio di noi e quindi è qui che l'uomo si adagia e rimane immobile inerme, aspettando la fine come un topo in gabbia invece di salire verso la salvezza sopra un albero di Natale come gli era stato urlato e incitato poco tempo prima. E quindi giustamente non rimane che chiudergli la porta.

Che Greta riceva una visione mediatica fuori misura può pure essere vero, come del resto che ci possano essere delle manipolazioni o costruzioni nei suoi riguardi ci può pure stare ma alla fine che cosa cambia se lei e solo lei si mette in prima linea a urlare che non abbiamo un piano B come nei film di fantascienza.

E riguardo le manipolazioni e eventuali approfittamenti, Greta suo malgrado si può dire che sia pure un influencer visto che viene denudata da tutti i suoi metodi dal vestire a tante altre cose, per esempio la borraccia che porta con se, ecologica e economica visto che riempie di continuo senza comperare acqua in bottiglia. Si pensi a chi in questi giorni a chi si è visto aumentare il fatturato, pure di poco, la produzione di borracce, magari lui non è proprio così dispiaciuto di questa "ragazzetta" così impulsiva.

Poi qualcuno la definisce orrendo mostriciattolo, certamente alcuni dei grandi che hanno lasciato qualcosa di costruttivo sia fisicamente che mentalmente non si può dire che fossero propriamente belli di quelli che mi vengono in mente senza offesa per nessuno di questi grandissimi, Stephen Hawking, Michel Petrucciani, Margherita Hack, e persino Giacomo Leopardi per andare più indietro, ma sono solo alcuni dei tanti con prestanze fisiche poco sviluppate ma con tanto QI da stramazzare qualsiasi itadiota che gli si pari davanti.

Intanto in altri luoghi che non ci aspetteremmo…pure i meteorologi delle previsioni del tempo si schierano contro Greta, dicendo che l’allarmismo sul clima è tutto un fake e tutte le scelte fatte fino a ora vanno ridimensionate…..ma stanno scherzando?

ma per fortuna forse sono loro una bugia.

Mi sa che Greta manipolata o no, sta andando sulla strada giusta, ha pestato i piedi persino a chi dopo Edmondo Bernacca ormai non avevano più alcuna risonanza, soppiantati pure dalle meteorine, se ne stavano lì buoni nell’ovatta, fino a questo momento che invece di stare a fianco a colei che infiamma le masse oscurati però da questa figura, gli si mettono contro per cercare di essere notati risorgendo dalle ceneri che speriamo però si disperdano prima nel vento.

Greta è come Forrest Gump, troppo buona e troppo ingenua per vivere in questo mondo, troppo marcio nel cuore di certe persone che lo inaridiscono di più di quanto possa fare il cambiamento climatico. 

W Greta

la lettera indirizzata a Greta con toni poco pacati di un noto meteorologo locale, che ho scritto in un mio commento sottostante QUI