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James Cameron
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James Cameron

Ieri (il 16 agosto) James Cameron ha compiuto 65 anni: pioniere nella sperimentazione di nuove tecnologie cinematografiche, la carriera del regista è all'insegna di un progressivo aumento dei costi di produzione e, a parte qualche lieve calo qua e là, degli incassi, realizzando diversi Cult, tra cui anche un paio molto discussi. Storie d'amore, sequenze d'azione spettacolari, trame fantascientifiche e una evidente ossessione per il Mondo acquatico sono alcuni dei caratteri più evidenti della sua Poetica, mentre sul piano tecnico troviamo un'ottima gestione dei mezzi e dell'intrattenimento.
Anche per lui, quindi, ho pensato di proporre una retrospettiva-omaggio, seppure un po' stretto coi tempi e in leggero ritardo (anche se in Canada, luogo di nascita del cineasta, al momento in cui scrivo è ancora il 16). Spero che la lettura risulti gradita.

Playlist film

Piraña paura

  • Horror
  • USA
  • durata 96'

Titolo originale Piraña 2

Regia di James Cameron

Con Tricia O'Neil, Ted Richert, Steve Marachuck, Ricky Paull Goldin

Piraña paura

In streaming su Amazon Prime Video

PIRANHA PART TWO: THE SPAWNING
Esordio assoluto di James Cameron alla regia di un lungometraggio, il risultato complessivo è piuttosto mediocre e lontano anni luce dalla Forza delle successive Opere di Cameron: ciò è probabilmente dovuto, oltre che al fattore 'esordio', alla forte presenza del produttore Ovidio G. Assonitis, il quale licenziò il regista durante le riprese a causa, se non ricordo male, della sua lentezza.
Se da un lato il tema dell'Acqua, la presenza di Henriksen e alcuni altri elementi - come lo stile delle scene di attacco dei piranha e, in particolare, l'atmosfera claustrofobica e scandita secondo per secondo del finale - torneranno più volte nella successiva Filmografia di Cameron, d'altro canto la gestione non proprio brillante delle illuminazioni in certe scene, alcuni passaggi poco chiari nel montaggio, nonché la confusione di alcuni attacchi dei pesci sono troppo poco curati panche per un acerbo Cameron.
Comunque, gli effetti di de Rossi sono ben fatti (e dispiace vederli così poco sullo schermo: la scena in obitorio era davvero buona), la colonna sonora è accattivante, nel finale il ritmo è tutto sommato ben calibrato, il cast non fa schifo, ma per il resto la scarsa convinzione e/o lo scarso coinvolgimento del Regista si avverte assai e rende più lampante la banalità della sceneggiatura (dove sotto lo pseudonimo di H.A. Milton figurano tante anime diverse, cioè Assoniti, Cameron e Charles H. Eglee).
Curioso e interessante per chi vuole approfondire a 360° la Filmografia di Cameron, ma per il resto evitabile (e sicuramente assai distante dalla Qualità del predecessore diretto da Dante).

Rilevanza: 1. Per te? No

Terminator

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 107'

Titolo originale The Terminator

Regia di James Cameron

Con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Michael Biehn, Paul Winfield, Brian Thompson

Terminator

In streaming su Apple TV

vedi tutti

THE TERMINATOR
Se non si conta "Piranha II: The Spawning" (dove Cameron venne licenziato a riprese avviate dal produttore), "The Terminator" è l'Esordio alla Regia di un Lungometraggio dell'Autore di "Titanic".
Con il body builder Schwarzenegger agli inizi del suo successo cinematografico, Cameron realizza un Cult indipendente sia nella produzione sia nella Creatività, e persino nella struttura, ovvero nel Genere: mescolando Fantascienza distopica con echi Dickiani ('Modello due', per esempio, con i robot infiltrati tra gli Umani), Action "auto/pallottole/esplosioni" e Atmosfera Thriller-Horror, "The Terminator" offre una visione unica del rapporto tra Presente e Futuro. La struttura effettiva del concetto di viaggio temporale è cervellotica, e il Finale apre la via ad un'interpretazione circolare della storia, ma poi il Film non è interessato a fornire labirintiche e banali spiegazioni nerd del meccanismo spazio-temporale, concentrandosi sulla creazione di uno Scenario sospeso tra Tempo (e Universi) differenti ma incatenati. Gli scenari del Futuro distopico, dove possiamo trovare attualissimi spunti di riflessione su cosa potrebbe portare alla società una crescente fideizzazione assoluta (religiosa) dell'automatismo tecnologico, sono dal punto di vista di Kyle dei flashback, e la vicenda d'amore tra lui e Sarah Connor travalica letteralmente la Storia. Il ribelle del futuro si offre volontario per incontrare la sua Leggenda, e da questo incontro nascerà poi John, la Guida della Ribellione umana: egli è figlio del Passato e del Futuro, una sorta di Messia post-industriale, che insegna la Rivolta al proprio padre affinché poi possa insegnarla alla Madre che poi la insegnerà ancora a John stesso.
Un Loop dove è facile perdersi in speculazioni sul paradosso riguardante l'origine di tutta la storia arrivando anche a considerazioni "fatalistiche". Però, come poi si espliciterà nel (primo) sequel e già qui indica la frase "inviata" dal futuro John alla madre Sarah «The future is not set» (ma anche l'accenno, da parte di Kyle, a "possibili futuri"), nonostante il Paradosso temporale sembri indicare un'ineluttabilità del Destino, la Speranza nel Futuro è un Ideale che sprona le persone a vivere e a lottare, nonostante la natura ignota del Domani o il timore più o meno fondato che le proprie idee di mondo prossimo possano restare per sempre delle Utopie mai realizzate.
James Cameron, con un budget relativamente basso per il tipo di scene previste (6.4 milioni di $), realizza un Capolavoro dell'Action fantascientifico, probabilmente la sua Opera migliore e meno compromessa con le logiche economiche che inevitabilmente sorgeranno col progressivo "gonfiamento produttivo" dei suoi lavori successivi, i quali però manterranno sempre saldi i caratteri estetici fin da qui costruiti dall'Autore.

Rilevanza: 3. Per te? No

Aliens. Scontro finale

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 136'

Titolo originale Aliens

Regia di James Cameron

Con Sigourney Weaver, Carrie Henn, Michael Biehn, Paul Reiser, Lance Henriksen, Bill Paxton

Aliens. Scontro finale

In streaming su Disney Plus

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ALIENS

Avendo letto la sceneggiatura di "The Terminator" quando esso ancora era in pre-produzione, la Brandywine Productions, produttrice di "Alien", decide di contattare Cameron per scrivere il sequel del Capolavoro di Ridley Scott. Il successo economico del Film con Schwarzenegger convince la Fox ad affidare all'Autore anche la regia del progetto, dando vita ad "Aliens". Anche questa pellicola ottiene un grande successo, diventando col tempo una delle Opere di Fantascienza (ma anche Action) più importanti, nonché uno dei sequel più apprezzati di sempre, tanto da essere ritenuto da alcuni fan pure migliore al Capostipite della Saga e, forse, anche del precedente Lungometraggio del Cineasta.
Per me "Aliens", invece, sta un gradino sotto sia ad "Alien" che a "The Terminator": rispetto al primo perde, oltre che inevitabilmente l'effetto "originalità" in quanto sequel, quel sottile strato di Inquietudine che rendeva epocale il Film di Scott, mentre rispetto alla seconda Pellicola citata inizia qui la progressiva commercializzazione dello Stile del Cineasta in favore di una maggiore spettacolarizzazione dell'Azione.
Ciò nonostante, però, ritengo anche io "Aliens" un'Opera fondamentale sia nell'evoluzione del Cinema di Genere sia nella Poetica di James Cameron e, pur non considerandolo un "Capolavoro" assoluto, lo contemplo tra i miei Cult e lo valuto solo di poco "inferiore" ai Titoli sopra menzionati. Questo perché Cameron, pur tenendo particolare conto del lato commerciale (come farà per tutta la sua carriera), riesce a conservare una Mano molto personale, oltre a mantenere sempre alto il livello della godibilità e del ritmo.
Pur mantenendo una certa coerenza con il mondo creato nel capitolo precedente, l'Autore rifiuta di ripetere pedissequamente il copione optando per un calcato mutamento di Atmosfera: l'Inquietudine claustrofobica del Capostipite lascia così il posto ad una messa in scena decisamente più Action dell'Orrore, portando avanti lo Spirito già sperimentato nel più volte citato "The Terminator".
In sintonia con la Saga e con la Poetica del Regista, oltre a condannare l'avidità spietata delle grandi compagnie capitaliste, si continua a dare risalto alla Femminilità e alla Maternità. Ripley mantiene un carattere forte e intraprendente senza scadere in una mascolinizzazione forzata, la piccola Newt dimostra un senso di sopravvivenza superiore agli addestrati marines e il computer Mother viene sostituita dalla Alien Queen, magistrale invenzione di questo sequel. Interessante notare come la rivelazione, nell'edizione speciale ampliata, dell'esistenza di una figlia della Protagonista invecchiata e morta nel periodo di ipersonno tra i primi due Film confermi ulteriormente l'importanza di questa Tematica.

Rilevanza: 2. Per te? No

The Abyss

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 138'

Titolo originale The Abyss

Regia di James Cameron

Con Ed Harris, Mary Elizabeth Mastrantonio, Michael Biehn, Leo Burmester, Todd Graff

The Abyss

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

THE ABYSS
Dopo il successo di "Aliens", Cameron decide di rielaborare un suo racconto, scritto a 17 anni, incentrato su un gruppo di scienziati in un laboratorio sul fondo dell'oceano.
Ancora una volta, anche se si assiste ad un relativamente leggero calo d'incassi rispetto ad "Aliens" (90 milioni di $ contro circa 150), il budget aumenta, permettendo al cineasta di proseguire nella sua sperimentazione tecnologica, qui finalizzata alla miglior resa delle riprese subacquee.
Proprio l'Acqua diventa qua Protagonista pressoché assoluta della Pellicola. Già in "Aliens" essa rivestiva un ruolo fondamentale nell'inquietante scena di rapimento della bambina, e non bisogna poi dimenticare l'esordio con licenziamento in "Piranha II", ma in "The Abyss" l'Ossessione di Cameron per l'elemento acquatico, che lo porterà a realizzare diversi documentari subacquei e soprattutto il kolossal "Titanic", ha modo di esplicitarsi con particolare forza, ponendo le basi alla personale estetizzazione del Mondo Sottomarino.
Il Motivo dell'Acqua, declinato nell'interessante idea (pensata pare anche dallo scrittore Wells) di Alieni nascosti nelle profondità oceaniche, spalanca le porte ad un altro Tema fondamentale nella Poetica cameroniana, ovvero la Minaccia umana nei confronti dell'Ambiente e sé stesso. Evidente nell'Edizione speciale (ancora devo vedere il Theatrical Cut), il problema ambientale e sociale viene declinato con una modalità per certi versi affine a "The Day the Earth Stood Still", con un Monito alieno nei confronti dell'Umanità. I Sentimenti, soprattutto l'Amore, ancora una volta giocano un ruolo fondamentale nella narrazione, e questa volta l'Autore opta per una realistica e complessa relazione in bilico tra disfacimento e riappacificazione. Forse questo è stato suggerito dall'autobiografica fine del matrimonio con la produttrice Gale Anne Hurd, in ogni caso i toni sentimentali qua raggiungono un approfondimento caratteriale molto diverso dai "colpi di fulmine" di altre Opere del Regista.
Come sempre Cameron mette in scena delle Immagini straordinarie, utilizzando con maestria gli effetti digitali, espressi forse al meglio nella scena in cui un acquatico alieno muta il proprio aspetto di fronte alla squadra di ricercatori. L'azione, pur non mancando, qua è messa un attimo in secondo piano rispetto alle dinamiche relazionali tra i vari personaggi, ma l'intrattenimento resta comunque molto alto, aiutato dalle ottime interpretazioni del Cast in cui spiccano Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio.
Una delle Opere più importanti, sul piano artistico, di James Cameron, come sempre molto abile nella direzione tecnica e nella costruzione dell'Atmosfera.

Rilevanza: 1. Per te? No

Terminator 2 - Il giorno del giudizio

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 140'

Titolo originale Terminator 2 - Judgement Day

Regia di James Cameron

Con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Joe Morton

Terminator 2 - Il giorno del giudizio

In streaming su Netflix

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TERMINATOR 2: JUDGEMENT DAY
Il successo, rafforzato dal confronto con le risorse a disposizione, del primo "The Terminator" non poteva non rendere appetibile, a partire dall'attore protagonista, la produzione di qualche sequel ma, a causa di problemi di diritti, passeranno diversi anni prima dell'effettivo avvio della lavorazione.
Finalmente, una volta risolte le questioni legali, negli anni '90 Cameron riesce a tornare al "mondo" che l'ha reso celebre, ottenendo un altro dei sequel più apprezzati nella Storia del Cinema, ritenuto anche qui da alcuni fan (non da me) superiore all'originale. L'evoluzione della CGI permette una resa ancora più spettacolare dell'azione e, soprattutto, rende possibile la concretizzazione fluida delle mutazioni del nuovo villain, il T1000, rielaborando le sperimentazioni adottate per la Creatura acquatica in "The Abyss".
Come sempre, il budget a disposizione del Regista lievita ulteriormente aggirandosi intorno ai 100 milioni di dollari, portando così ad un'ulteriore commercializzazione in senso spettacolare dell'estetica cameroniana. Si nota, in questo senso, una presenza maggiore di "buonismo", il cui aspetto più evidente è secondo me rappresentato dalla "conversione" del Personaggio di Schwarzenegger dallo spietato cyborg omicida al protettore in grado di sviluppare persino empatia umana. Questo rende, a parer mio, "Terminator 2" un film artisticamente meno forte rispetto al Capostipite, ma ancora una volta Cameron riesce a costruire un'opera di grande valore, tenendo alto l'intrattenimento senza ripetere pedissequamente lo schema originario e conservando la sua riconoscibilità estetica e tematica.
Si mette nuovamente in scena un Futuro denso di pericoli, con l'Umanità sempre potenzialmente diretta verso l'(auto)distruzione, ma si accentua il Tema della Speranza: l'Avvenire non è mai davvero scritto e la "Tempesta" incombente nel primo Film lascia il posto ad una strada attraversata di notte verso l'Ignoto. Esistono anche qui versioni estese (da me ancora non viste) con tanto di finalke alternativo in cui Sarah Connor, invecchiata, osserva la nipote giocare al parco: più che confermare la Speranza, io credo che questo epilogo rafforzi il "buonismo" di fondo, mentre il finale originario lascia aperti diversi scenari (tra cui purtroppo i sequel, di cui per ora ho visto soltanto il 3).
I Sentimenti sono sempre al centro della narrazione, però non troviamo una storia romantica, non essendoci presupposti alcuni: l'Amore qui è di tipo famigliare, nel rapporto complesso tra John e la madre ma anche nell'Amicizia che il ragazzo riesce a sviluppare per e nel cyborg.
Un altro Cult firmato James Cameron, fondamentale per l'evoluzione del regista e del Cinema.

Rilevanza: 1. Per te? No

True Lies

  • Spionaggio
  • USA
  • durata 140'

Titolo originale True Lies

Regia di James Cameron

Con Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis, Tom Arnold, Bill Paxton, Art Malik, Eliza Dushku

True Lies

In streaming su Disney Plus

vedi tutti

TRUE LIES
Poco dopo l'uscita di "Terminator 2", Cameron torna a dirigere Schwarzenegger in un'action spy comedy, remake di un film francese intitolato "La Totale!".
Rispetto ai lavori precedenti del cineasta, qui si sentono molto di più i cliché tipici del cinema d'azione hollywoodiano, soprattutto sul piano contenutistico: gli americani sono i buoni e difficilmente si fanno veramente male, i terroristi arabi sono cattivi sia per i piani di sterminio (nei confronti degli states) sia nell'efficienza, tra mire non eccelse e cadute nel ridicolo, e tutto ovviamente finisce bene. Non ci troviamo quindi di fronte ad un action anarcoide come quelli di Carpenter, e a differenza dei Terminator qui la pellicola è decisamente focalizzata più sulle doti muscolari di Schwarzenegger.
Però James Cameron, per quanto forse un po' meno personale rispetto al solito, mette in scena il tutto sottolineando gli aspetti più ironici ed esagerati, tanto da proporre quasi una mezza parodia (non dichiarata) dell'action post-reaganiano. Inoltre gran parte della pellicola è incentrata sulla relazione tra i personaggi di Schwarzenegger e Curtis, mettendo quasi in secondo piano la dimensione puramente action.
Il regista mantiene una mano sempre molto valida nella gestione tecnica delle sequenze dinamiche, gestendo il ritmo con efficacia e dimostrando di saper costruire una comicità valida, riuscendo ancora una volta a regalare un buon intrattenimento. Anche il cast è valido, con Schwarzenegger (per me) decisamente più espressivo del solito, mentre Jamie Lee Curtis costruisce un personaggio intrigante e sfaccettato. Tom Arnold è molto efficace come spalla comica del protagonista, Bill Paxton diverte molto nei panni dello spasimante della moglie e Charlton Heston si fa apprezzare come direttore dell'agenzia segreta.
In conclusione, "True Lies" è molto probabilmente un'opera minore nella Filmografia del Cineasta, ma nel complesso intrattiene piuttosto bene.

Rilevanza: 2. Per te? No

Titanic

  • Catastrofico
  • USA
  • durata 194'

Titolo originale Titanic

Regia di James Cameron

Con Kate Winslet, Leonardo DiCaprio, Billy Zane, Kathy Bates, Gloria Stuart, Frances Fisher

Titanic

In streaming su Disney Plus

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TITANIC
Spinto dalla volontà di riprendere sott'acqua il relitto del Titanic, Cameron si lancia nella realizzazione di un film dove lo storico disastro navale si collega ad una storia d'amore tra un'aristocratica e un povero artista di strada. Già abituato a budget sempre più costosi, qui il regista ha a disposizione ben 200 milioni di $, grazie al quale egli può ricostruire minuziosamente la nave originaria, il periodo storico e le sequenze di affondamento, oltre a sperimentare ulteriormente le capacità degli effetti digitali.
L'opulenza produttiva della pellicola può aprire facilmente dubbi etici riguardo al "messaggio" anti-classista del film, e la realtà della tragedia narrata può sollevare critiche sullo sfruttamento di una disgrazia per motivi spettacolari.
Personalmente, pur non sottovalutando questi problemi "morali", credo che il film nel complesso riesca a trattare l'evento vero con un discreto tatto: la scelta di inventare una storia d'amore, per quanto contestata da alcune persone, evita di scadere nel polpettone romanzato creando un interessante dialogo tra finzione e realtà.
La storia d'amore tra Jack e Rose permette di approfondire, seppure con toni apparentemente "semplici", varie questioni sociali del periodo, dall'ostentato classismo alla sottomissione delle donne. Questo già si vede nella partenza e nell'iniziale tranquillità del viaggio, dove la macchina da presa segue l'esplorazione del transatlantico mostrando svariati costumi sociali. La relazione che nasce, si sviluppa e si espande tra la coppia protagonista, stimolata da più o meno consapevoli affinità ideologiche, va a creare un brusco incontro tra mondi completamente separati, mettendo in crisi l'idea di superiorità dei ricchi più conservatori. La collisione con l'iceberg e il graduale affondamento dà modo di vedere ulteriori riflessi della mentalità classista, ma mette a nudo anche la sostanziale uguaglianza delle persone di fronte all'imminenza della Morte.
Un altro aspetto intrigante del film è il suo continuo mutamento narrativo: si parte da un'introduzione dal sapore documentaristico sul relitto affondato per poi approdare al lunghissimo flashback (il quale, prima della catastrofe, mi pare venga interrotto soltanto una volta, e neanche dopo si ritorna spesso al "presente") impostato sull'unione tra racconto sentimentale e ricostruzione storica; infine, con l'impatto con la massa di ghiaccio, si finisce nel Catastrofico che si conclude in Tragedia, aprendo però una porta al Sogno nell'Epilogo.
Pur non ritenendo neanche io "Titanic" un Capolavoro (troppo compromesso con gli intenti commerciali), mi pare evidente che ci troviamo di fronte ad un'Opera fondamentale nella Storia del Cinema degli ultimi 25 anni, uno dei Kolossal più imponenti degli anni '90.

Rilevanza: 3. Per te? No

Avatar

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 162'

Titolo originale Avatar

Regia di James Cameron

Con Sam Worthington, Zoë Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Giovanni Ribisi

Avatar

In streaming su Disney Plus

vedi tutti

AVATAR
Prima ancora di completare "Titanic" Cameron pensa ad un progetto fantascientifico assai ambizioso, con l'idea di utilizzare personaggi interamente generati in cgi. Dovranno passare però quasi 12 anni dal film precedente per poter realizzare finalmente "Avatar", e in questo periodo di attesa il regista si concentra sulla produzione di documentari (soprattutto dedicati al mondo subacqueo).
Ancora una volta l'Autore ha a disposizione un budget molto alto (237 milioni di $) con il quale ha la possibilità di perfezionare le tecniche di motion capture, il rinnovo della tecnologia 3-D e gli altri effetti digitali, delineando inoltre al meglio la mitologia dell'universo in cui è ambientata la sua storia e affidando al linguista Paul Frommer la creazione del linguaggio dei Na'vi.
L'enorme dimensione dell'apparato produttivo apre certamente grosse perplessità etiche, soprattutto per via del contrasto tra Temi come l'Ambientalismo e la Critica al colonialismo occidentale con l'innegabile natura commerciale dell'opera. Inoltre, i temi sopra citati sono affrontati seguendo a volte dei cliché e l'impianto narrativo ricorda molto "Dance with Wolves" o la storia di Pocahontas. Analizzando poi l'eredità culturale del film, oltre alla rinascita in senso mainstream della proiezione (e ripresa) in 3D sembra che non ci siano moltissimi "eredi" cinematografici.
Personalmente condivido molte delle perplessità sopra esposte e, per questo, neanche qui posso dire di ritenere "Avatar" un Capolavoro, però non si può negare l'enorme impegno con cui Cameron ha investito nel progetto, la cui importanza per il cineasta è evidente, e l'impatto scenico con cui Pandora colpisce l'individuo spettatore è forte.
Anche i Temi trattati, per quanto magari non approfonditi con toni particolarmente originali e quasi contraddetti dall'enorme costo economico, non possono lasciare indifferenti. Il Tema dell'Ambiente, della salvaguardia di Culture oppresse e dell'avidità del potere economico e militare sono affrontati con un senso di urgenza, inserendo spunti importanti di riflessione all'interno di un kolossal d'intrattenimento, e questo penso non sia un male.
La storia d'amore tra Jake Sully e Neytiri conferma la Poetica Cameroniana, pieno di relazioni tra mondi all'apparenza impossibili da congiungere: il pensiero sicuramente va all'artista proletario Jack e all'aristocratica filo-femminista Rose in "Titanic", ma anche tra Sarah Connor e Kyle Reese in "The Terminator" si sviluppa un sentimento impossibile, vista l'estraneità cronologica della coppia.
Ricapitolando, quindi, "Avatar" non è un Capolavoro assoluto come potrebbe suggerire il suo record d'incassi, però è un'opera importante nel Cinema contemporaneo e nella Filmografia di Cameron, e la spettacolarità delle immagini contenute è ancora adesso d'impatto.

Rilevanza: 2. Per te? No
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