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Mio caro... Hilton
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Mio caro... Hilton

"Quello che devo dire, riguarda tutti voi. Specialmente te. In tutta questa storia, quello che mi ha più colpito... è stata la tua freddezza, il tuo cinismo. Sono stato più volte sul punto di scoprirti. Ma ogni volta, la tua lucida follia mi ha disorientato. E anche adesso, qui, io ti sento sicuro, tranquillo. Hai previsto tutto. Credi di avere fatto ogni cosa perfetta (...) L'ultima carta da giocare fu Stefania. Ma io, con l'aiuto di Stefania... sì, proprio di Stefania... ho qui la prova che ti condannera' (...) Quale sentimento può spingere ad un delitto come questo? L'odio, ma un odio assurdo, spietato, folle. Perchè la storia di Stefania, è anche la storia della tua follia, mio caro assassino." (Commissario Peretti / George Hilton) - Uno dei più bei monologhi (dal film Mio caro assassino) inserito nei gialli italiani "alla Dario Argento".

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Il tempo è canaglia, quando non vero e proprio assassino. Avremmo voluto scrivere un trafiletto sulla carriera artistica del grande George Hilton in ben altro contesto. Corri da un lato, corri dall'altro, non siamo mai riusciti a trovare quella mezz'ora da dedicargli.   

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Jorge Hill Acosta y Lara, uruguaiano, classe 1934, inizia la carriera lavorando alla radio. Si trasferisce in Argentina dove assume lo pseudonimo di Jorge Hilton. Qui fa le sue prime comparse in produzioni locali, apparendo -grazie al suo fascino ed una rara fotogenia- anche nei fotoromanzi. Nel 1963, durante il più florido periodo di produzioni cinematografiche italiane, si trasferisce nel nostro paese assumendo, come prassi dell'epoca, un nome anglicizzato: George. È l'inizio di una carriera longeva, che parte in sordina, avviata con Franco e Ciccio in Due mafiosi contro Goldginger. Il lungimirante Lucio Fulci -scopritore di talenti (Franco e Ciccio, appunto, ma anche Adriano Celentano)- lo vuole in Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro (1966). È il primo di una lunga serie di film western, filone del quale diventa -assieme a Franco Nero, Giuliano Gemma e Terence Hill- uno dei protagonisti fondamentali. In seguito, pur essendo volto spesso presente nei generi più svariati, è ospite fisso nei thriller e gialli italiani riuscendo, con raffinata sensibilità e stile inconfondibile, a tratteggiare personaggi dalle più variegate inclinazioni (criminale o commissario, o via di mezzo tra personaggio estremamente umano e viscido individuo).

Non essendo un cultore del cinema western, nella playlist che segue riporteremo i titoli conosciuti ai quali Hilton -con il suo fascino indiscutibile, la rara eleganza e la grande professionalità dimostrata- ha dato un contributo fondamentale, facendoli emergere, grazie ad interpretazioni ineccepibili, dall'anonimato. Alcuni sono davvero film indimenticabili, spesso ingiustamente sottovalutati dalla critica del tempo, ma che oggi possono essere apprezzati pienamente per il loro valore indiscutibile. Un valore che può essere compreso pensando all'enorme influenza che questi lavori hanno avuto in tutto il mondo, condizionando i registi più impensabili che ancora oggi, a distanza di cinquant'anni, omaggiano a più riprese questo o quel film.

Il 28 luglio 2019 ci ha lasciati anche Hilton, all'età di 85 anni. Un altro Grande, l'ennesimo pezzo di storia del cinema italiano che ci abbandona. Dispiace davvero, anche per non avere mai trovato prima quei maledetti cinque minuti necessari a celebrare le sue interpretazioni. Cinque modesti minuti da dedicargli, assolutamente doverosi, non foss'altro che per dirgli grazie...

Nota: playlist non esaustiva, limitata alle personali conoscenze del redattore ma che ben rende l'idea dell'enorme contributo dato da George Hilton al cinema italiano. La numerazione progressiva segue un orientamento cronologico. I commenti ai film, dove non scritti su Film TV, sono precedentemente stati pubblicati su Il davinotti.

Playlist film

Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro

  • Western
  • Italia
  • durata 90'

Regia di Lucio Fulci

Con Franco Nero, George Hilton, Nino Castelnuovo, Lynn Shayne

Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro

In streaming su Plex

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Via intermedia tra gli inizi in odor di commedia ed un proseguimento tetro ed oppressivo, che conduce verso "ville maledette, città in preda di morti-viventi ed aldilà pittoreschi e rarefatti, posti al di là di un quadro maledetto". Nasce qua il Fulci artaudiano, quello che - come osserva all'epoca l'arguto Moravia - sembra trarre spunto, per ferocia di contenuto e spietatezza dell'azione (dis)umana, dal Teatro della Crudeltà di Artaud. Nero e Castelnuovo danno origine ai primi incubi, alle prime ossessioni del regista, che preannunciano un nuovo corso.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il dolce corpo di Deborah

  • Giallo
  • Italia
  • durata 95'

Regia di Romolo Guerrieri

Con Carroll Baker, Jean Sorel, Evelyn Stewart, Luigi Pistilli, George Hilton

Il dolce corpo di Deborah

Gastaldi propone -per la prima volta- il soggetto che verrà riutilizzato in seguiti (almeno tre) girati da Lenzi, ovverossia il complotto ordito da una coppia di diabolici amanti realizzato ai danni di Deborah (Caroll Baker) per intascare un'ingente somma garantita da un'assicurazione sulla vita. Romolo Guerrieri (fratello del più noto Marino Girolami) dirige con accortezza l'ottimo cast d'attori tra i quali si distinguono Sorel, Hilton e l'indimenticabile Pistilli. Trama piuttosto contorta e lunghi dialoghi influenzano pesantemente l'azione.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il diavolo a sette facce

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 90'

Regia di Osvaldo Civirani

Con Carroll Baker, George Hilton, Stephen Boyd, Lucretia Love, Luciano Pigozzi

Il diavolo a sette facce

Ispirato dalla trilogia di sexy gialli alla Lenzi, anche Civirani gioca la sua carta: peccato che sia un due di picche. Il cast c'è (la Baker con pantaloncini attillati è cosa da sogno) anche a livello marginale (il buon Pigozzi, Staccioli, Lucretia Love); pure la musica svolge, a dovere, il suo ruolo (non è un caso che sia curata dal grande Stelvio Cipriani). È quasi impossibile riuscire, date le premesse, a realizzare un prodotto così modesto, con svarioni di sceneggiatura improvvisi e con momenti di ilarità, spesso, involontaria.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La coda dello scorpione

  • Thriller
  • Italia, Spagna
  • durata 90'

Regia di Sergio Martino

Con George Hilton, Anita Strindberg, Evelyn Stewart, Luigi Pistilli

La coda dello scorpione

Piccolo gioiello del "giallo" italiano, girato con eleganza e stile, caratteristiche -queste- riscontrabili nel Martino "touch". Il film, pur subendo l'influenza del giallo (come titolo allude) alla "Dario Argento", si distingue per una narrazione ibrida: c'è il noir, c'è l'erotismo tipico del Lenzi "paranoico" e ci sono interpreti che offrono, con rara intensità, performance indimenticabili (Hilton, Strindberg, Pistilli e la Stewart). Né mancano una buona dose di cinema estremo (l'omicidio con bottiglia) e una bella soundtrack.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Lo strano vizio della signora Wardh

  • Thriller
  • Italia
  • durata 98'

Regia di Sergio Martino

Con Edwige Fenech, George Hilton, Cristina Airoldi, Manuel Gill

Lo strano vizio della signora Wardh

In streaming su Prime Video

Ottima regia, valorizzata dalla bella (e prestante) presenza della Fenech (che lavorerà spesso con Sergio Martino, non solo perché sposata con il fratello e produttore Luciano), da un ottimo gruppo di comprimari (George Hilton ed Ivan Rassimov) e da una discreta sceneggiatura, opera dello specialista Gastaldi. Citato da Tarantino in Kill Bill Vol. 2 (il brano musicale The strange vice of Mrs. Wardh) e rivisitato in anni non proprio recenti da un autore italiano. Il film miscela tematiche alla Dario Argento con l'erotismo (bakeriano) alla Lenzi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

I due volti della paura

  • Giallo
  • Spagna, Italia
  • durata 88'

Titolo originale Coartada en disco rojo

Regia di Tulio De Micheli

Con George Hilton, Fernando Rey, Luciana Paluzzi, Anita Strindberg, Manuel Zarzo

I due volti della paura

In streaming su Amazon Video

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Coproduzione italo-spagnola per un giallo tipicamente inserito nella scia prodotta dal fenomeno Dario Argento. Una sceneggiatura piuttosto prevedibile e insolitamente poco contorta fa solo da sfondo ad un film shock, nel quale una lunga operazione a cuore aperto invita a chiudere gli occhi, quando non distogliere lo sguardo dallo schermo...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Mio caro assassino

  • Giallo
  • Italia
  • durata 102'

Regia di Tonino Valerii

Con George Hilton, Salvo Randone, Marilù Tolo, William Berger

Mio caro assassino

La solida struttura narrativa -con una trama coinvolgente, caratterizzata da una interpretazione di altissimo livello- rende questo film uno dei migliori gialli del ciclo italiano, epigono originale e di valore del filone "alla Dario Argento".

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Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?

  • Thriller
  • Italia
  • durata 97'

Regia di Giuliano Carnimeo

Con Edwige Fenech, George Hilton, Paola Quattrini, Giampiero Albertini

Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?

In streaming su Plex

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Un riuscito giallo sulla scia del filone avviato da Dario Argento. Produce il compagno della Fenech, Luciano Martino, che forma qui di nuovo la coppia vincente Hilton/Fenech.

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Tutti i colori del buio

  • Thriller
  • Italia
  • durata 94'

Regia di Sergio Martino

Con Edwige Fenech, George Hilton, Ivan Rassimov, Marina Malfatti, Nieves Navarro

Tutti i colori del buio

Ispirato dal Rosemary's baby di polanskiana memoria, Tutti i colori del buio è sorretto da un gusto per la messa in scena di alta qualità, e può vantare un notevole gruppo d'interpreti. E' la sceneggiatura che cerca di mettere in campo (a volte maldestramente) un soggetto più horror che thriller, deviando spesso (ora su un genere, ora sull'altro) le coordinate dell'opera. Oltre alla sempre brava Edwige Fenech, va qua segnalata la presenza del Peter Lorre italiano (Luciano Pigozzi). Ben confezionato.

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Il baco da seta

  • Thriller
  • Italia
  • durata 90'

Regia di Mario Sequi

Con Nadja Tiller, George Hilton, Riccardo Garrone, Guy Madison, Evi Marandi, Evi Rigano

Il baco da seta

Un'attrice sul viale del tramonto simula un furto per intascare il rimborso dell'assicurazione. Per la "messa in scena" si fa aiutare da un complice che, puntualmente, elimina appena raggiunto lo scopo. Mediocre giallo che ha ben poche freccie al suo arco, e queste sono garantite, sostanzialmente, dalle inusitate locations dell'entroterra toscano. Hilton è bravino ma la regia, invece, statica, piatta e al servizio di una sceneggiatura priva di colpi di scena e/o sviluppi narrativi intriganti...

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L'assassino è costretto ad uccidere ancora

  • Giallo
  • Italia, Francia
  • durata 86'

Regia di Luigi Cozzi

Con George Hilton, Antoine Saint-John, Femi Benussi, Cristina Galbó, Eduardo Fajardo

L'assassino è costretto ad uccidere ancora

I riferimenti al cinema di Dario Argento, a differenza di quel che si potrebbe pensare, trattandosi di Cozzi, sono decisamente minimi in termini stilistici (l’assassino agisce con le mani guantate); mentre raggiungono vette insospettabili con rimandi subliminali, come quello dell’accendino perduto dal killer, con le iniziali DA... C’è anche lo spazio per omaggiare il Norman Bates di Psyco: quando una macchina (con vittima all’interno) viene sfrenata e spinta ad inabissarsi in un canale...

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Taxi girl

  • Commedia
  • Italia
  • durata 100'

Regia di Michele Massimo Tarantini

Con Edwige Fenech, Aldo Maccione, George Hilton, Enzo Cannavale

Taxi girl

Senza togliere all'importanza - in questo "genere" - che ricopre l'attività del prolifico regista, resta davvero discutibile il risultato finale di una "commedia" che elude, di fatto, il senso per cui è stata girata: non riesce a strappare un solo sorriso (anche se Il tassinaro di Sordi ne è forse in debito), mentre gli attori riescono a generare vero tedio nello spettatore, già sottoposto ad un ritmo indiavolato, ma che non ha un percorso (alla faccia delle linee di spostamento della tassinara) e che sbanda sul finale repentino e mediocre.

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Torino violenta

  • Poliziesco
  • Italia
  • durata 82'

Regia di Carlo Ausino

Con George Hilton, Emanuel Cannarsa, Giuseppe Alotta, Franco Nebbia

Torino violenta

In streaming su Amazon Video

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Qualche "giulietta" a tutto gas, qualche altra finita sotto sopra, alcuni inseguimenti (nemmeno malaccio) ed un intreccio narrativo pressoché estrapolato dai polizi(ott)eschi precedenti. Nè i protagonisti (un Hilton così sottotono è cosa rara da vedersi) riescono a risollevare l'andazzo generale, che recupera qualche punto grazie alla solida colonna sonora (anch'essa, però, in parte estrapolata da altri film). Nel complesso non è così brutto come si dice un pò ovunque, c'è - per quanto possa apparire strano - molto di peggio. Gli estimatori del bis italiano sapranno, a loro modo, gradire. 

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Milano... difendersi o morire

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 83'

Regia di Gianni Martucci

Con Marc Porel, George Hilton, Annamaria Rizzoli, Al Cliver, Guido Leontini

Milano... difendersi o morire

In streaming su Full Action Amazon Channel

vedi tutti

Porel, um malavitoso appena scarcerato, per amore di una prostituta (Anna Maria Rizzoli) subisce ricatti, sino a decidere di collaborare con il commissario Morani (un Hilton sottotono a dir poco). Mediocre polizi(ott)esco diretto da un cineasta più versato alla commedia (La collegialeLa dottoressa sotto il lenzuolo) e titolare del controverso I frati rossi, horror gotico realizzato fuoritempo massimo. Carico di scene erotiche e con dose di nudo più insistito - garantito dalle belle presenze femminili (la Rizzoli e la Magnolfi) - fa sfoggio di scene fuori tema, a cominciare dai titoli di testa.

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Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande

  • Commedia
  • Italia
  • durata 95'

Regia di Sergio Martino

Con Pippo Franco, Lino Banfi, Renato Pozzetto, Edwige Fenech, Janet Agren, Daniele Formica

Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande

In streaming su Cine Comico Amazon Channel

È un Sergio Martino meno convinto (per non dire minore), quello che firma l'ennesima parodia ad episodi e questo va a discapito della comicità che appare più sopita a causa del segmento (il peggiore) con Renato Pozzetto. Il cast è di qualità e il collante degli episodi segue il trend di Zucchero, miele e peperoncino e 40 all'ombra del lenzuolo: l'aula di tribunale. Pippo Franco è divertente quando circondato da nudisti che turbano la pudica moglie (Adriana Russo) e Banfi è, come sempre, il vero mattatore dietro alla bellezza della Fenech...

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I predatori di Atlantide

  • Avventura
  • Italia
  • durata 92'

Regia di Ruggero Deodato

Con Christopher Connelly, Gioia Maria Scola, Tony King, George Hilton, Ivan Rassimov

I predatori di Atlantide

Gioia Scola (prima delle grane con la giustizia) è un bel vedere. Rassimov ed Hilton garantiscono un clima tipico "del genere". La buona mano di Deodato infonde al girato carattere ed un ritmo notevole. Vincenzo Mannino e Tito Carpi sanno sceneggiare. Ma i pregi (pur tanti per chi ama un certo tipo di cinema) finiscono qua. Per il resto regna l'approssimazione (data da un basso budget) degli effetti speciali, dei costumi e della scenografia. Resta interessante per lo strano connubio di generi che lo pervade e per il coraggio della trattazione.

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A cena col vampiro

  • Horror
  • Italia
  • durata 90'

Regia di Lamberto Bava

Con George Hilton, Isabel Russinova, Patrizia Pellegrino, Riccardo Rossi

A cena col vampiro

Forse il target finale del film (un pubblico televisivo) frena molto il "potenziale" intrinseco del progetto. Che vuole essere sì un horror, ma "passabile" in prime-time (le 21,30). Il risultato è, di nuovo (quarto ed ultimo film della "serie" in programma), un ibrido, che gode di ottimi effetti speciali (anche splatter) ma si perde in dialoghi assurdi, nelle scadenti interpretazioni (una serie di attori incapaci, tra i quali si salva solo George Hilton, qua tutt'altro che motivato) ed in uno sviluppo smaccatamente ironico. 

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Ultimi commenti

  1. maghella
    di maghella

    Sai perché non hai mai trovato quei "5 minuti" da dedicargli ? Perché non possono bastare per raccontare attori che hanno attraversato il cinema italiano nel suo momento più creativo. Le vicende di Hilton ricordano (anche se a lui manca l'aver lavorato nel cinema autoriale) quelle di Millian (altro sudamericano che ha trovato l'america in Italia). "Mio caro assassino" è un piccolo gioiello che tu giustamente hai sottolineato, pure io preferisco Hilton nei gialli italiani. No, non bastano 5 minuti per parlare di attori come Hilton, ma è doveroso ricordarli in occasioni come queste. Grazie:)

    1. undying
      di undying

      Hai decisamente ragione. Il tempo non basta mai. Corre troppo veloce...
      Grazie per l'utilità e per il commento.
      Ciao

  2. LIBERTADIPAROLA75
    di LIBERTADIPAROLA75

    Ottima play (come al solito!) dedicata ad un grande attore (soprattutto di film gialli). Bravo Fabio!

    1. undying
      di undying

      Grazie Davide.
      Peccato che ci abbia lasciato anche Hilton...
      Ciao :)

  3. maurri 63
    di maurri 63

    Jorge Hilton, naturalizzato George, era un ottimo caratterista. I tempi, peraltro, non ne hanno favorito la maturazione: negli anni 50-60-parte dei 70, i cinque colonnelli (Manfredi, Gassman, Sordi, Mastroianni, Tognazzi) facevano man bassa dei titoli; solo Volontè, peraltro impegnato politicamente) rappresentava l'alternativa autoriale - quella che, secondo Alessandra mancò ad Hilton - al cinema prevalentemente basato sul pubblico che affollava la sala. Come ebbe a dire un giovane Kezich, a quei tempi non facevamo "distinzione tra Autori e Cinema Commerciale": gli scenografi, oltretutto, erano gli stessi e molti dei maestranti (così vengono additati tutti coloro che, appartenenti alla crew, lavorano nel cinema dietro le macchine da presa). Succedeva, così, che registi minori - ma dove minore significa qualcuno che accettava un budget poco più che significativo, tempi di lavorazione ridottissimi, spazi a disposizione minimi e soprattutto musiche riciclate, montaggio serrato - si legavano ad attori che potevano interpretare ruoli ad ampia copertura, capaci di passare dal western all'horror. Sì: questa è la sacrosanta verità, senza l'attore, il cinema non si fa, che tu ti chiami De Sica, Rossellini (e costoro pagarono abbondantemente le difficoltà del neorealismo, una volta che si comprese la grande necessità attoriale), Fellini, o anche Moretti, Garrone, Sorrentino...Hilton avrebbe fatto poco, se non si fosse, di fatto, legato a Giuliano Carnimeo : lo diresse in dieci film e "lo prestò" (eh, sì: gli attori, legati da contratti effettivamente spesso poco chiari - c'era anche molta ignoranza e necessità di guadagnare - venivano fatti lavorare con registi di "cordata" quando l'autore principale non lavorava per esigenze creative o produttive ) a Michele Massimo Tarantini, Enzo G. Castellari (che gli fece interpretare la pellicola più nota, "Vado, l'ammazzo e torno",qui nella play non citata), Giorgio Capitani, tutti più o meno prodotti dal loro "maestro" naturale, Giorgio Simonelli (che diresse comunque Hilton in altre tre pellicole) e Osvaldo Civirani (che lo diresse in altri due film). Non possiamo perciò parlare, soprattutto con riferimento ai tempi, di "grande attore", "occasioni mancate" e via dicendo. Jorge "George" Hilton era, come quasi tutti gli attori della sua epoca, un personaggio legato ad un marchio e ad un'immagine: se dovessimo un giorno riscrivere "davvero" certe autobiografie dovremmo - ahinoi - rifarle con altro spirito, considerando, cioè, "l'attore-feticcio", quasi una risposta ad un cinema necessario per il tempo in cui accadeva, anche per questo così datato. Con la collocazione a riposo di questi registi, Hilton, chiaramente, non lavorò più, anche se, in fondo, aveva solo poco più di 50 anni. Di tanto in tanto, fece qualche film tv, solo parzialmente riusciti (su tutti: "A cena col vampiro", di Lamberto Bava, presente nella play) ma, alla fine, nonostante alcune possibilità, non riuscì ad esternare il suo talento oltre la maschera dei ricordi polizziotteschi-western-gialli. Una sola nota: "Torino violenta" non è il disastro di cui si parla; diretto da Carlo Ausino, che era direttore della fotografia anche per il gruppo di registi già citati, fu girato completamente in ambienti naturali con meno di 60 milioni di lire dell'epoca e incassò circa 1 miliardo e mezzo: fun grande risultati se si pensa che nello stesso periodo Nanni Moretti girò "Ecce Bombo" con circa 200 milioni di lire ( e certo non ci sono sparatorie, inseguimenti o corse a perdifiato in "Ecce Bombo"...), incassando - grande successo - quasi 2 miliardi di lire. Va aggiunto (curiosità che il nostro Libertà-Davide conosce) che "Torino violenta" era uno dei film preferiti di Gianni Agnelli che, da solo, se lo faceva proiettare spesso. Ciao, George, buon nuovo inizio!

    1. undying
      di undying

      Ciao Maurizio.
      Grazie per l'approfondito intervento pieno di dettagli e riferimenti precisi.
      Anche se rimango del parere che Hilton è stato un grande attore, coinvolto -per circostanze produttive e mancate conoscenze- unicamente nel cinema popolare. Non che questo sia da considerarsi un limite, al contrario visto che è proprio grazie agli introiti di queste pellicole considerate (a torto) "minori" che registi elogiati dalla critica e considerati di serie A (cosa assurda non esistendo nel cinema categorie ma solo film, belli o butti) hanno potuto poi girare le loro opere, spesso poco apprezzate dal pubblico e bocciate al box office. Condivido comunque quasi tutto di quello che hai aggiunto con tanta precisione.
      La playlist è stata composta a titolo personale pertanto mancano molti titoli interpretati da Hilton. Quindi grazie ancora per aver colmato un vuoto aggiungendo una serie di dettagli molto importanti....
      Ciao

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