Playlist film

Ep.1 - Dopo aver scontato sei mesi di reclusione nel Carcere di Regina Coeli per aver tentato di rubare un portafoglio sull'autobus, Gennaro Lapezza, esce dal carcere e ricomincia la sua attività. Spacciandosi per un vecchio compagno di classe, racconta a due benestanti di aver investito un passante in un incidente stradale. Chiede ospitalità nella loro casa per tre giorni (il tempo necessario ad evitare l'arresto per flagranza di reato), usufruendo così di vitto e alloggio. Essendo sprovvisto del portafoglio, rimasto nel cruscotto della sua Jaguar, si fa anche comprare dei vestiti e prestare dei soldi per pagare l'avvocato difensore. Una sera, passeggiando in un luna park, prova a fare la stessa cosa con un signore impegnato al tiro a segno con il fucile. Ma stavolta ha scelto la persona sbagliata, perché si tratta di un ispettore di polizia che, al corrente della truffa, lo fa arrestare nuovamente. 

L'episodio e' tratto dalla sceneggiatura che Corbucci e Grimaldi avevano predisposto per "Le belve", un film che Toto' doveva interpretare ma che non fu mai realizzato. 

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https://www.youtube.com/watch?v=ltMds20SNig

Ep.2 - Il disoccupato Rosario de Gennaro, per ottenere qualsiasi incarico, assillandoli continuamente gli addetti dell'ufficio di collocamento. Finalmente gli danno un lavoro: l'assistente di Camillo, un noto parrucchiere della città. Camillo ribattezza Rosario "Lallo", un nome secondo lui più accattivante, ma si rivelerà un completo disastro: distrugge la capigliatura di una contessa, rimpicciolisce la moglie di un notabile ed infine rompe il piede ad un cliente. Camillo esasperato caccia Lallo, ma questi non si dà per vinto e alla fine riuscirà a farsi riassumere con un escamotage.

"Il tuttofare" riprende lo sketch teatrale "Il parrucchiere per signora" incluso nella rivista "Bada che ti mangio" scritta dallo stesso Totò e da Michele Galdieri. Nella versione televisiva, accanto al comico napoletano compaiono alcuni famosi teledivi dell'epoca: Lauretta Masiero e Antonella Steni oltre all'immancabile spalla storica Mario Castellani.

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https://www.youtube.com/watch?v=4tIif_5talc

Ep.3 - Mardoccheo Stonatelli si crede un vero compositore di musica di cui però nessuno comprende il talento. In realtà è talmente un disastro totale, che perfino la moglie non lo sopporta più. Un giorno Stonatelli viene a sapere che a Roccacannuccia si sta cercando un direttore d'orchestra per il concerto della banda che si terrà la domenica successiva e subito si candida. Arrivato nell'unico hotel del paese, cominciano i guai. Dopo una nottataccia trascorsa a litigare con gli inquilini, il maestro Stonatelli è pronto a dirigere la banda del paese, inseguito dall'intera orchestra…

Adattamento della nota farsa napoletana "La camera affittata a tre". Il soggetto e la sceneggiatura sono dello stesso Totò e di Bruno Corbucci. La marcia dei bersaglieri che si sente alla fine era l'aria con la quale il comico napoletano amava chiudere le sue riviste. Andò in onda per la prima volta in Tv il 13 maggio del 1967.

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https://www.raiplay.it/video/2017/04/Tutto-Toto---Il-grande-maestro-24d23d20-c1d8-43b1-bb4e-73ea44e735b5.html

https://www.youtube.com/watch?v=O3DOOqff9-k

Ep.4 - Barnaba Parmiggiani, detto "Babà", è un posteggiatore di auto di un centro commerciale vicino alla bottega di fiori di suo cognato. Babà è un conosciutissimo playboy che si offre di sorvegliare le auto delle donne più belle, possibilmente sposate. Mentre queste sono nel negozio a far compere, Babà si scrive i loro indirizzi che prende dai libretti dentro le auto con lo scopo di andarle a trovare e corteggiarle. Sarà l’inizio ad una divertentissima serie di equivoci e gag esilaranti con conclusioni rocambolesche.

L'episodio è la replica dello sketch già proposto a teatro da Totò nella rivista “C'era una volta il mondo”.

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https://www.youtube.com/watch?v=_hrjw0XVEAQ

Ep.5 - Il tuttofare Oberdan non ha alcun successo con le donne, tant’è che viene deriso da tutto l'ufficio legale per il quale lavora. Timidissimo con le donne, rifiuta qualsiasi loro invito. La moglie del suo datore di lavoro scommette col marito che riuscirà ad ottenere con lui un appuntamento galante. Dopo aver fissato l’incontro, Oberdan prova ad inventare delle scuse per evitare la serata romantica con la signora. La donna però riesce nel suo intento e l'avvocato è costretto a onorare la sua scommessa, ma, per gelosia, chiede il licenziamento immediato di Oberdan. La signora Bianca, impietosita, riesce a far riavere al malcapitato il suo posto di lavoro e gli dona la cifra vinta nella scommessa. Oberdan, in preda alla felicità, supera la sua timidezza.

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https://www.youtube.com/watch?v=oss23I7C1I8

Ep.6 - In questa puntata Totò veste i panni di un agente segreto che, assieme al collega Sheridan, deve svelare un complotto: prima si traveste da cow-boy e combina un disastro in un saloon, poi finisce in uno studio tv.

Totò è il protagonista di una serie di parodie dei film western e di spionaggio che allora andavano per la maggiore. Questo speciale televisivo venne trasmesso l'8 giugno del 1967 in prima serata e ottenne un considerevole successo di pubblico: ben 13 milioni di telespettatori rimasero incollati davanti ai teleschermi.

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https://www.youtube.com/watch?v=0FmBgKHrZvI

Ep.7 - Totò è una guida non autorizzata che porta a spasso per Napoli un gruppo di turisti stranieri, ignari che egli non è altri che un truffatore.

Totò legge una delle sue poesie più famose, dedicata a una bella ragazza di Mergellina che faceva l'acquaiola, qui interpretata da una fanciulla dai capelli neri (ritenuta dal principe una condizione necessaria per la bellezza di una donna), che si rivolge all'attore dichiarandogli francamente che il suo cuore è occupato da un ragazzo napoletano. Il tutto è accompagnato dalle canzoni di Peppino Di Capri, Nunzio Gallo e dalle vedute turistiche del capoluogo campano. Nel primo duetto con Ugo D'Alessio, la voce di Totò è stata doppiata, mentre per il resto della sequenza l'attore, con la sua voce e un microfono in mano, decanta ai turisti le varie bellezze di Napoli, facendosi pagare per ogni nonnulla. Anche in altri punti del film (come nella terza sequenza e nella descrizione del Maschio Angioino), Totò è doppiato. Il film si conclude con un brevissimo passaggio di 36", una ripresa documentaria dei festeggiamenti organizzati a Napoli per Totò in occasione del suo sessantacinquesimo compleanno, mentre l'attore con gli occhiali da sole, quegli stessi che aveva fatto benedire nel 1957 dal parroco della chiesa di Santa Lucia, è seduto accanto alla moglie Franca Faldini in un ristorante napoletano; sullo sfondo, all'estremità del tavolo, si intravede la figlia Liliana. Tutti intonano Malafemmina e Totò è commosso fino alle lacrime. Infine, la famosa intervista che Lello Bersani fa nello stesso anno in casa dell'attore, in cui Totò recita a memoria per gli spettatori italiani la poesia in italiano e napoletano “'A livella”, scritta da Totò nel 1964, che affronta con ironia il tema della morte. Fonti d'ispirazione della poesia, pare siano la composizione “Dialogo sopra la nobiltà” di Giuseppe Parini, scritto attorno al 1757, e la stessa infanzia del principe De Curtis, che non di rado giocava a nascondino con i suoi coetanei nelle catacombe di San Gaudioso, ubicate nelle immediate circostanze della chiesa dove prestava servizio come chierichetto.

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https://www.youtube.com/watch?v=I0ns1UoOOlk

Ep.8 – Totò è un violoncellista che partecipa ad un concerto in un night club gestito da giovani ragazze che amano la musica tipica degli anni Sessanta. Totò si sente un pesce fuor d'acqua, perché è un uomo di altri tempi. Tuttavia anche lui, alla fine, decide di convertirsi al mondo dei "capelloni", e si crea una banda personale. Dopo una rissa, viene portato in questura, dove il commissario decide di rinchiuderlo in prigione per infermità mentale a seguito di un esilarante scambio di battute.

Totò non poté completare del tutto il lavoro e morì quando le riprese erano ancora in corso. Dell'episodio fu annunciata la messa in onda per la fine di giugno 1967, ma non fu in realtà mai trasmesso all'epoca. Incompleto di un paio di scene, è stato recuperato e trasmesso per la prima volta nel 1997 su Rete 4.

L’attore recita la parodia dei cosiddetti "capelloni", ovvero di quei giovani cantanti emergenti degli anni Sessanta che, sulla scia dei Beatles, avevano rivoluzionato il mondo della musica leggera. Accanto alla fedelissima "spalla" Mario Castellani, con cui ripropone lo sketch del contrabbasso, il principe della risata duetta con alcuni cantanti tra cui Patty Pravo, Mina (con cui aveva già partecipato, l'anno prima, a "Studio Uno") e l'americano-libanese Ricky Shayne, diventato famoso nello spazio di un mattino con la canzone "Uno dei Mods". Una chicca d'epoca.

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Ep.9 – Corrado, nella veste di giornalista, si reca ad intervistare il professor Serafino Bolletta, un bizzarro inventore, probabile vincitore del prossimo Premio Nobel. Con grande stupore scopre che il professore, le cui invenzioni sono decisamente ridicole, è indebitato con tutti i commercianti del quartiere. Una volta ricevuta la conferma ufficiale di assegnazione del Premio Nobel, il professor Bolletta decide di partire da solo per Stoccolma. Sul vagone letto del treno finisce nello stesso scompartimento dell'onorevole Cosimo Trombetta, dove ha luogo il famosissimo sketch tra Totò e Mario Castellani, replicando quindi quello che c'è stato nel film Totò a colori. L'improvviso arrivo della seducente baronessa Simonetta Bagneroli della Stufa, che chiede ospitalità nello scompartimento, fingendo di essere inseguita da un insistente spasimante, crea lo scompiglio, anche perché ci sono soltanto due letti a disposizione. Alla fine la baronessa riesce a cacciare entrambi dallo scompartimento e a goderselo tutto per sé.Non contenta, la baronessa accompagna il professor Bolletta durante la cerimonia di premiazione del Nobel e si impadronisce dell'assegno. 

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