Ecco la playlist dei magnifici sette film visti durante questo 72esimo Festival, di Cannes 2019, la mia più esperienza più lunga finora sulla Croisette, avendo per la prima volta assisitito quasi all'intero festival, la più ricca per numero di titoli visti, la prima ad avermi visto accedere, oltre che al Theatre de la Licorne ed agli altri spazi dedicati agli accreditati "cinéphiles", anche al mitico Palais con la sua montée de marches calcata dalle star.
Finalmente al servizio di una storia da raccontare, l'immagine è al solito strabiliante, di una nitidezza che la fa sembrare più bella e concreta della stessa realtà, un'immagine totalizzante che invade inquadrature quadrangolari di ampiezza sconfinata che sembrano ingoiare lo spettatore.
Almodóvar firma con questa pellicola dalle tinte autobiografiche la sua opera migliore degli ultimi anni, realizzando al suo solito un melodramma, questa volta più malinconico, sensibile e trattenuto, senza le esplosioni di pianti o di riso a cui ci aveva abituato.
I Dardenne, con uno stile asciutto e conciso, ma ficcante nel suo rigorismo, riescono a terrorizzarci mostrando l'angosciante inarrestabilità della discesa di un ragazzino nella radicalizzazione islamista. Afrontando un tema di devastante attualità senza alcun buonismo né manierismo, ed evitando pure il sociologismo spicciolo.
La potenza delle immagini rappresenta l'aspetto più sorprendente dell’opera di Eggers, che ricrea l'inconfondibile stile del cinema degli albori. Straordinaria la fotografia. Ottimi gli attori.
Metafora dell'antica cultura cinese contrapposta alla prepotenza di un convulso sviluppo economico, la lotta senza quartiere dell'energica capocomica contro l'ineluttabile oblio a cui pare destinata la compagnia, di fronte agli imperativi inarrestabili della modernità
Con Louise Labeque, Wislanda Louimat, Mackenson Bijou, Katiana Milfort, Adilé David
Soprattutto nella parte haitiana, con sequenze immerse in una penombra post-crepuscolare, Bonello crea un'atmosfera sottilmente inquietante, sprofondando lo spettatore in un mondo di tenebra intrigante e ipnotico, che irromperà nella cartesiana realtà parigina attraverso i riti voodoo della mambo.
Commedia palpitante ed empatica in cui ritroviamo temi e stili che ci hanno fatto amare Xavier Dolan: l'analisi profonda dei rapporti affettivi, i dialoghi sottilmente isterici, le essenziali figure materne, l'uso personalissimo della musica pop, le esplosioni drammatiche, le citazioni cinefile e di cultura pop, l'originalità dello stile visivo.
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