Di questo famoso regista, nato in Germania e poi divenuto americano, ho visto parecchio e però mi mancano ad oggi alcuni titoli tra i più antichi: colmerò la lacuna molto presto perchè si tratta di pellicole assai pregevoli che youtube mette a nostra disposizione.
Mi preme molto anche la n° 1 (del 1936) ed è un peccato che sia priva di sottotitoli ma la vicenda (poi ripresa nel '62, con variante: da "These Three" a "Quelle due") mi è nota e spero di riuscire lo stesso a seguirla.
Cosicchè, alla fine, l'unico neo rimarrà "Il collezionista", del '65, che non sono riuscito a trovare. Ma non dispero, resta sotto tiro.
WILLIAM WYLER lo conobbi a 15 anni con "L'uomo senza fucile" (allora il film n° 13 lo vidi con questo titolo) che resta per me sul podio tra i western.
Non dico altro, è stato un grandissimo (e anche molto premiato) e lo conoscete tutti.
Buona lettura.
Se poi qualcuna di questa opere vorrete vederla o rivederla utlizzando questa lista ne sarò lieto.
Con Merle Oberon, Miriam Hopkins, Bonita Granville, Margaret Hamilton
1
15/6/2018
Il film ci ricorda che non occorre essere proprio adulti per essere veramente cattivi; il regista rappresenta appunto la cattiveria di una ragazzina viziata e i suoi effetti devastanti su persone innocenti e ignare. ... Il finale è lieto solo in parte, come a dire che non è possibile riparare del tutto un male così grande, quand'anche apparisse la verità e subentrasse il pentimento di chi ha sbagliato. ...Wyler offre una regia classica e asciutta.... Gli attori sono bravi, ma la parte della leonessa la fa Bonita Granville (la calunniatrice).
Con Humphrey Bogart, Sylvia Sidney, Joel McCrea, Allen Jenkins
2
25/9/2014
Un pregio-difetto di questa pellicola è l'ambientazione che se da un lato si nota subito essere costruita dentro degli studios, dall'altro conferisce uno strano fascino alla pellicola. ... L'impressione è quella di assistere ad uno spettacolo di burattini, un magnifico spettacolo di pupi che si avvale di un Bogart quasi impersonale e di una Sidney che, di contro, sembra un quadro espressionista in movimento.
Con Merle Oberon, Laurence Olivier, David Niven, Hugh Williams
3
3/11/2018
10&Lode/10 al Romanzo, 8/10 al film: bello, ma lascia con l'amaro in bocca per un taglio troppo netto della storia; a costo di spezzarlo in due film ma il libro di Emily Brontë dovrà prima o poi essere trasposto in maniera fedelissima dall'inizio alla fine o, meglio, da Cima a Fondo.
Con Bette Davis, Herbert Marshall, James Stephenson, Frieda Inescort
4
Un ineguagliabile esempio di quell’artigianato che rasenta(va) i vertici dell’arte e uno dei più affascinanti noir della storia del cinema tutto giocato sui chiaroscuri di un bianco e nero da brividi. La palpitazione emozionale degli eventi e il crescendo parossistico del racconto fanno il resto insieme alla sublime prova della Davis.
Con Bette Davis, Herbert Marshall, Teresa Wright, Richard Carlson, Dan Duryea
5
Tratto da una pièce di Lillian Hellman, il film ne conserva l’impianto teatrale, affidandosi a una prodigiosa quanto mefistofelica interpretazione di Bette Davis e a un plot narrativo ben congegnato che se, sulle prime battute, sembra indulgere alla commedia, in seguito si trasforma in un melodramma a tinte fosche.
(commento breve di barabbovichseguito da recensione )
Visibile in rete (in inglese; con sottotitoli inglesi o automatici): youtubeWyler1941
Uno splendido film in b/n girato a scopo propagandistico ma che è, nonostante questo, un ottimo film. E' la vita di una famiglia inglese in una piccola cittadina sotto l'arrivo dei bombardamenti tedeschi (..a proposito anche gli italiani parteciparono a questi bombardamenti!). ... La famiglia e la comunità del paese sotto le bombe rimane unita e anche atti eroici ...vengono visti con understatement.
Con Fredric March, Dana Andrews, Harold Russell, Myrna Loy, Teresa Wright, Virginia Mayo
7
4/1/2016
Probabilmente il capolavoro di William Wyler, regista di punta della Hollywood fra gli anni Trenta e i Cinquanta, opera che fu tra le prime ad affrontare il delicato tema dei reinserimento nella vita sociale e lavorativa dei reduci della Seconda Guerra Mondiale. Accolto da un vero trionfo commerciale e critico, con incassi altissimi e recensioni entusiastiche, nonché da una pioggia di Oscar.
Con Olivia de Havilland, Montgomery Clift, Ralph Richardson, Miriam Hopkins
8
28/7/2020
Il nostro animo trepida per le vicende di Catherine, al cui ritratto si dedica con cura il regista, che senza nasconderne gli aspetti involontariamente buffi, ci induce a seguirne la dolorosa crescita con affettuosa e indulgente partecipazione. Non sarebbe davvero facile immaginare una donna, anche meno ingenua, resistere alla corte di un cacciatore di dote “volgare” come il giovane Montgomery Clift!
Wyler mette in scena una vicenda, quasi entro i canoni aristotelici dell'unità d'azione e di tempo, cui può legittimamente essere data una lettura "cristiana", nel senso della necessità di perdonare le colpe del prossimo. L'essenzialità dell'impianto giova alla comprensione di un film asciutto, efficace, ben recitato e meglio ancora raccontato dal regista.
L'ispettore Mac Leod, invece, imparerà la lezione troppo tardi...
Un film impietoso nel rappresentare una società egoista, perbenista , bigotta e vendicativa, legata esclusivamente al denaro e schiava dell'apparenza, una società viscida e senza cuore in cui non si può trovare conforto nemmeno all'interno del focolaio familiaree dove a nessuno è concessa una seconda opportunità: al primo errore non sei piu' degno di farne parte, e non puoi che affondare. Si assiste ad un meraviglioso saggio di recitazione, con un Laurence Olivier inarrivabile e una Jennifer Jones deliziosa.
Una bellissima commedia, romantica e divertente. Audrey Hepburn al suo debutto sul grande schermo è già radiosa. E Roma fa da sfondo alla vicenda, in tutto il suo splendore.
(commento breve di scream)
Visibile in rete (in inglese; senza sottotitoli): Wyler1953
Con Humphrey Bogart, Fredric March, Martha Scott, Arthur Kennedy
12
Thriller teso e avvincente che non dà un attimo di tregua allo spettatore. Bravo Bogart nei panni del protagonista, immenso Fredric March in quelli del padre di famiglia preso fra due fuochi.
(commento breve di marcopolo30 seguito da recensione)
Visibile in rete (in inglese; senza sottotitoli): Wyler1955
Con Gary Cooper, Dorothy McGuire, Anthony Perkins, Marjorie Main
13
9/1/2018
L'equilibrio tra commedia e dramma è il punto di forza del film ed è una scommessa vinta per il regista. Il cast è straordinario con un grande Gary Cooper che cambia registro a seconda del momento del film e altrettanto grande si dimostra un ancora giovane Perkins. Film molto godibile che fa ragionare sull'(in)utilità della guerra e sulla sua mostruisità ed invasività nella vita di un nucleo familiare.
Wyler e il Cinemascope: che spettacolo! Però oltre lo stile c'è anche tanta sostanza 'morale' in questo western-tragedia da manuale. ... Peck è il faro, guidandoci fra i contendenti e l'avidità umana, sfruttando la sua essenza estranea d'intellettuale e conoscitore del mondo, opponendo così la razionalità e la tolleranza contro il rancore e la violenza dei diritti acquisiti delle menti chiuse.
Significativa la simmetria di due scene: nella prima Lui vede Gesù da lontano mentre predica alla folla e nella successiva è Gesù (di spalle) che lo segue con lo sguardo da lontano mentre lui s'incammina per "seguire i suoi impegni" (l'appuntamento con Ponzio Pilato). Un albero fa da "perno" ad entrambe le scene ( ... così "moderno", nel suo significato). Ben Hur non è solo la corsa delle quadrighe (pur insuperabilmente memorabile).
Con Terence Stamp, Samantha Eggar, Mona Washbourne, Maurice Dallimore
17
Un dramma psicologico dai risvolti inattesi. Un gioco crudele tra vittima e carnefice destinato ad uno sviluppo pessimista e tragico. Un film controtendenza, diretto magistralmente ed interpretato con prestigiosa partecipazione.
È un amabile balletto ladresco disseminato di false piste e con varie sorprese. Forse un po' troppo lungo ma il glamour garantito dalla coppia O'Toole/Hepburn è al livello massimo. ...che poi sono accompagnati da un cast di supporto veramente di buon livello con la presenza del grande Hugh Griffith che da sola illumina la scena. ... Wyler conosce bene l'arte di confezionare e infiocchettare commedie e questo film ne è perfetto esempio.
Battuta cult: al porto, Sharif -Ti amo-, e lei -non è che me lo dici per educazione?!-. Ahahaha, bellissimo film! Quando c'è la Streisand non ci si annoia mai, è deliziosa e finanche bella, Signori della Corte!
(commento breve di VelvetVoyage)
Visibile in rete (in inglese; senza sottotitoli): Wyler1968
Con Lee J. Cobb, Lee Majors, Barbara Hershey, Roscoe Lee Brown
20
12/6/2020
Al suo ultimo film, Wyler gira un'altra "storia americana", ma senza le restrizioni del codice Hays, mettendo in scena uno scontro razziale tra bianchi e neri... Negli Stati del Sud anche un divorzio tramite un avvocato diventa un problema enorme che sconvolge lo status quo imperante. ...negli ultimi 30 minuti c'è una escalation di violenza inaudita, con un terrificante regolamento di conti...
Documentario sulla seconda guerra mondiale diretto da John Sturges e William Wyler con un'introduzione aggiunta da James Stewart. Il documentario riguarda i piloti del P-47 Thunderbolt la cui missione era mettere fuori uso i binari e i ponti in Italia, in modo che i tedeschi non potessero ottenere rifornimenti. Sturges e Wyler installarono dodici diverse telecamere sugli aerei, quindi ci sono un sacco di fantastici filmati degli attentati, il che è piuttosto impressionante. Non credo che il documentario vada molto bene oggi perché vediamo case che vengono bombardate anche se i piloti non sono sicuri se si tratti dei tedeschi o forse dei civili.
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