Il marchio di Kriminal
- Grottesco
- Italia
- durata 88'
Regia di Fernando Cerchio
Con Glenn Saxon, Helga Liné, Andrea Bosic, Armando Francioli, Tomás Picó, Evi Rigano

Sembra un'eresia, ma il miglior cine-fumetto di Kriminal tratto da un nero anni'60 è firmato da Fernando Cerchio e non da Umberto Lenzi,. che punta tutto sull'humor nero e su una divertente caccia al tesoro. Certo siamo distanti anni luce dal vero fumetto di Magnus & Bunker (anche dagli episodi più grotteschi e farciti di humor nero), ma anche da quel fotoromanzo in movimento che era il "KRIMINAL" di Lenzi. Più alla Simon Templar di Roger Moore che alla 007 di Sean Connery, da cui si era ispirato il capitolo precedente, si avvale nuovamente delle performance di un divertente e divertito Glenn Saxson, del sempre tenace poliziotto inglese di Andrea Bosic e persino della tedesca naturalizzata spagnola Helga Liné, che torna in un personaggio differente dai due proposti nel film di Lenzi. Poche scene in costume da scheletro e poche scazzottate, è vero, ma buone ambientazioni libanesi, simpatiche scene in una nave da crocera e un grazioso antefatto in una casa di riposo per vecchiette, spaventate a morte dall'uomo scheletro che si spaccia pure per direttore che, con complice sexy, vuole fare i soldi a loro spese turlupinando agenzie assicurative londinesi ...e dire che Cerchio è il regista di "Totò contro Maciste".
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Davvero convincenti gli argomenti a supporto delle tue preferenze, si capisce che conosci bene i fumetti da cui provengono questi personaggi.
Mi fa piacere per Fernando Cerchio, da tempo sono convinto sia ora di "rivalutare" anche questo regista che si è impegnato nei più vari generi (dai documentari al melodramma all'avventuroso al comico al peplum) sempre mettendo nei suoi film qualcosa di personale e una cura tale da farli in qualche modo distinguere.
Sono film che accompagnano la mia vita dagli anni'80, quando li programmavano nelle tv locali, mescolandoli agli altri, che erano quasi sempre western o 007 all'italiana. Li ho rispolverati dalla mia videoteca perché l'anno prossimo dovrebbe uscire nelle sale il film di Diabolik firmato Manetti Bros. e devo dire che, chi più chi meno, mi hanno fatto fare un bel tuffo nell'Italia degli anni'60. Mario Bava sarà stato Un maestro del cinema, ma quando si parla del suo Diabolik, spesso si dimenticano le sue litigate con il produttore Dino de Laurentiis che gli tagliò i fondi per costringerlo a fare un film non vietato ai minori. Ed invece era proprio di slealtà e di cattiveria che aveva bisogno questo breve genere cine-fumettistica. Sei d'accordo?
Mi fido di te, Marco, che te ne intendi ben più del sottoscritto. Mi sembra comunque che alcuni dei "difetti" che tu evidenzi non possano dipendere dal budget. Capita anche ai grandi di non essere sempre al top... ma lo dico in generale: non ho visto il film e del fumetto ho conoscenza superficiale (qualche albo capitatomi per caso).
Ti assicuro che del suo Diabolik Mario Bava non era soddisfatto, voleva farne un film adulto e quasi dell'orrore, ma tra il dire e il fare c'era di mezzo il produttore. Dei quattro film neri, però, è comunque il più costoso e il più variopinto e colorato, ma ciò, per me, non significa il migliore. Ad esempio, se Umberto Lenzi avesse puntato la sua sceneggiatura tutta sul furto della corono inglese da parte di Kriminal, il anziché buttarsi sul furto di un pugno di diamanti assicurati dai Lloyds, il suo film sarebbe davanti a quello di Fernando Cerchio, invece, è sotto. Piero Vivarelli, poi, per quanto un dilettante, è l'unico dei quattro registi che comincia la storia dal principio,, perché Satanik non la puoi far comparire così a schiocco di dita, come Diablik e Kriminal, devi mostrare subito che è una donna brutta che trova la formula dell'eterna bellezza. Curioso, comunque che Fernando Cerchio avesse lavorato con la polacca Magda Konopka un anno prima di "SATANIK" nel film "SEGRETISSSIMO" e che l'avesse usata meglio del film di Vivarelli, trasformandola negli ultimi 20 minuti nella vera protagonista del film,scippando le ultime scene a Gordon Scott, lo 007 da turlupinare e sedurre. Riscoprire l'arte regista di Fernando Cerchio sarebbe cosa d'obbligo, visto che ha usato meglio anche Glenn Saxson, troppi talenti della macchina da presa sono stati dimenticati, non ti pare?
È quel che ho detto. Parlavo essenzialmente di Cerchio e mi riferivo a diversi generi in cui si è misurato: prima o poi gli dedicherò una playlist.
Ciao Marco!
Fernando Cerchio, per me batte Mario Bava e Piero Vivarelli, ma soprattutto Umberto Lenzi, perché, grazie alla sua gavetta di regista artigianale anni''50/60, ha saputo giostrare sul grande schermo al meglio e con pochi mezzi un personaggio a fumetti difficile come Kriminal. Divertente l'uomo scheletro che spaventa a morte le vecchiette e poi prende in giro i suoi rivali giocando con la propria identità. Inoltre, nel suo Kriminal, il protagonista ha un finale molto più degno, ironico e scanzonato del primo film, benché sempre a favore dell'ispettore Milton. Su "SEGRETISSIMO", poi, Cerchio fa in modo che il personaggio della polacca Magda Konopka diventi, ad un certo punto, la principale eroina del film...Uno scippo in piena regola ai danni dell'eroe di turno che fatica per 3/4 di film, fatto in maniera scanzonata e perfetta, perché in quel tratto di film,, girato nel 1966, la futura Satanik si comporta da Satanik più che nel film di Vivarelli del 1967 (ad esempio, per femare un camion pieno di documenti scottanti, la ragazza non esista a gettare chiodi per a strada perché le gomme di quel veicolo si buchino, lascia che i conducenti le cambino, per poi sbucar fuori di sorpresa e assalirli, salire sopra il mezzo, gettarli fuori dal camion ed investirli senza tanti patemi...Roba Satanika dei fumetti!).. Proprio per questo è da riscoprire.
A questo punto, caro Marco, la grande passione che dimostri mi "costringe" a non cavarmela così, anche perchè ho visto che tutti e quattro questi film si trovano agevolmente (Rai Play o youtube) in rete. Dunque... senza fretta ma li vedrò di sicuro tutti e quattro.
Allora, sappi che per me, "DIABOLIK" con i titoli di testa in inglese in DVD è cosa deludente , perché avendo una VHS del film con i titoli di testa in italiano, le scritte delle strade in italiano e il BGM musicale diverso nel finale, seppur firmato sempre da Ennio Morricone, avrei preferito una versione restaurata dell'edizione che avevo da anni cassetta.
Non dimenticarti di rintracciare "SEGRETISSIMO" se puoi.
Ok. Grazie. Saluti.
Franco
Occhio che non sono capolavori.
Scopro ora, ad oltre un anno di distanza, di non aver poi visto alcuno di questi quattro film come avevo intenzione di fare. Non li aggiunsi alla mia lista di film da vedere e poi me ne dimenticai. Chiedo scusa. Li aggiungo ora. E cerco "Segretissimo".
Ciao Marco!
"Segretissimo" 'ho trovato ora in rete, però in inglese e solo con la famigerata "traduzione automatica". Non me lo gusterei al meglio, lo tengo sotto tiro per l'estate.
F.
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