È Shazam! il film di punta della settimana, sempre per quanto riguarda il mero aspetto quantitativo: sarà infatti in quasi 500 sale. Lo seguono una commedia italiana nera, DolceRoma, e l'horror Noi, appaiati a quota 300 circa. Il quadro si completa con le circa 250 sale di un'altra commedia - Book Club - e le 170 del Viaggio di Yao.
Numeri minori per tutti gli altri film listati. Naturalmente questi titoli devono fare i conti con i titoli che erano già in sala, primo fra tutti Dumbo, che occupa ancora quasi 600 sale e Bentornato Presidente, sceso a 320, poco sopra quindi a Un metro da te, che ne avrà circa 300.
Incarna a fondo i sogni degli adolescenti il supereroe della DC Comics, che altri non sarebbe che il vecchio Capitan Marvel, alias Billy Batson, un ragazzino di 14 anni che grazie alla parola magica del titolo diventa potentissimo e adulto (personaggio che - per evitare confusioni con l'omonimo personaggio Marvel - prese appunto il nome di Shazam). Il film, interpretato da Zachary Levi, è il settimo della serie DC Extended Universe ed è diretto da David F. Sandberg.
È una commedia noir il film di Fabio Resinaro che schiera Barbareschi, la Gerini, Andrea Serrano e Valentina Bellè. Una storia che mescola le aspirazioni di un scrittore alla megalomania di un produttore, pronti a tutto per far parlare del loro film, un fiasco annunciato.
È un horror. Ma - nelle esplicite intenzioni del regista Jordan Peele - c'è dell'altro. Del resto lo si capisce già dal titolo originale, che è Us e che si traduce certo con "noi", ma perdendo quel riferimento agli Stati Uniti così esplicito. Proprio negli States è partito fortissimo al botteghino, primo. Da noi invece la distribuzione non gli ha creduto molto. Ma potrebbe essere una bella sorpresa, almeno, per chi cerca qualità e sa leggere tra le righe. Nel cast Lupita N'yongo, Winston Duke ed Elisabeth Moss
Quattro attempate signore - ispirate dalla lettura di 50 sfumature di grigio - decidono di rinvigorire la loro vita sentimentale. È la commedia ageé di Bill Holderman che schiera Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen e Mary Steenburgen (e i loro cavalieri).
Un film che parla di due viaggi: quello del piccolo protagonista - che compie centinaia di chilometri per incontrare a Dakar l'attore francese di origini senegalesi che per la prima volta è in visita nel Paese africano - e quello di ritorno al villaggio compiuto insieme dai due e che diventa per l'uomo l'occasione per riscoprire le sue origini. Nel cast, insieme al giovane Lionel Louis Basse, la star francese Omar Sy e la cantante maliana Fatoumata Diawara.
Dopo diversi ruoli al cinema e una regia da comprimario, Mandelli prende il largo e si lancia nella sua prima regia da solo: una commedia per ragazzini, interpretata da due ragazzini - Francesca Giordano e Yan Shevchenko - nei panni di due compagni di classe: cicciotella lei, timido lui. Emarginati e bullizzati dalla classe, stringeranno un'amicizia vincente.
Con Matías Encinas, Germán de Silva, Jorge Prado, Martín Arroyo, Mario Jara
Guardie e ladri, giovani e vecchi. Le polarità sono riassunte dai due personaggi del film dell'argentino Santiago Esteves che mette in scena la relazione tra un giovane criminale e una guardia di sicurezza in pensione, capaci di darsi l'un l'altro più di quanto le loro parti lascerebbero immaginare.
Con María Félix, Pedro Armendáriz, Fernando Fernández, José Morcillo
Accade anche che un classico del cinema spagnolo, ritenuto un capolavoro, arrivi nei cinema italiani. È il caso di questo lavoro di Emilio Fernandez, il cui restauro è stato mostrato l'anno scorso a Cannes e che viene proiettato ora in poche sale scelte. Naturalmente c'è lo zampino della Cineteca di Bologna, questa volta non in quanto artefice del restauro ma nelle vesti del distributore.
È più che grottesca la commedia di Paolo Zucca che schiera alcuni attori italiani - Pannofino, Fresi, Urgu - più la spagnola Angela Molina per imbastire una storia che va oltre il sureale e che coinvolge la Sardegna, la Luna e gli americani.
Docufilm su Irma testa, classe 1997, la prima pugile italiana a disputare un'Olimpiade (Rio 2016) e per di più giovanissima: aveva solo 18 anni. Il lavoro dei registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman però - più che raccontare la storia sportiva - si concentra sulla vicenda umana, sull'impatto di una sconfitta e sul peso che può avere su una ragazza il carico totalizzante delle attese e delle rinunce che lo sport impone.
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