Così chiude Franco Donato il ritratto di Scott Walker su Onda Rock :
“Depressione e reazione, panico e tensione psichica, allucinazioni e schermaglie spirituali, esseri umani e disumani, animali e bestie, proto-passato e post-futuro, distanze siderali e profondità abissali, nichilismo ed emotività possono chiudere davvero il cerchio?
Che cosa possiamo aspettarci ancora da Scott Walker dopo episodi di tale spessore? Saprà mantenere alta la qualità del proprio songwriting e della propria ricerca musicale? Riuscirà a sorprenderci, a sconvolgerci, a infittire il proprio affascinante, eterno enigma?
La domanda purtroppo sarà destinata a restare senza risposta: la mattina di lunedì 25 marzo 2019 la casa discografica 4AD annuncia con un post sui propri canali social la scomparsa di Scott Walker. Aveva 76 anni.”
Ho letto, grazie al tuo input, la bella e utile pagina "riassuntiva" di Marco Donato (contenente anche alcuni brani di recensioni altrui, tra cui quella di Mimma Schirosi su "Bish Bosch" cui si riferisce il primo paragrafo dei tre che hai trasposto qui), e da quel poco che ho ascoltato dell'OST di "Vox Lux" (non citato nel pezzo di ondarock) la risposta è "Sì".
“Soused”, certo. Ottima aggiunta. Il cortometraggio/“videoclip” simbolista (da Lynch ad Alain/Catherine Robbe-Grillet...) di Gisèle Vienne non è in database, e anche se questa playlist si vuole strettamente soffermare solo su (alcune) produzioni legate specificatamente all'ambito cinematografico “puro”, hai fatto bene a citare la collaborazione con i Sunn O))) - e il fido Peter Walsh -, della quale ho fatto cenno nei pezzi su “Enemy” e “the ChildHood of a Leader”: Villeneuve per il suo film da Saramago ha scelto (bene) Danny Bensi e Saunder Jurriaans e si è buttato sul Walker prima (ottima) maniera “solo” per il finale, ma ritengo che quel lavoro [più... “facile”(?) del “solito”...] a cinque teste - uscito un anno dopo - sarebbe stato perfetto per incorniciare il protagonista che... “sbatte il becco” contro la “realtà” (“Bump the Beaky”!), così come d'altra parte la colonna sonora dell'opera d'esordio di Brady Corbet manifesta molti punti di contatto con “Soused”, risultando da una parte ancora più accessibile, e dall'altra altrettanto strutturata e profonda.
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Proprio un bell'omaggio. Bravo Matteo!
Purtroppo, un omaggio dovuto, anche se minimo.
Così chiude Franco Donato il ritratto di Scott Walker su Onda Rock :
“Depressione e reazione, panico e tensione psichica, allucinazioni e schermaglie spirituali, esseri umani e disumani, animali e bestie, proto-passato e post-futuro, distanze siderali e profondità abissali, nichilismo ed emotività possono chiudere davvero il cerchio?
Che cosa possiamo aspettarci ancora da Scott Walker dopo episodi di tale spessore? Saprà mantenere alta la qualità del proprio songwriting e della propria ricerca musicale? Riuscirà a sorprenderci, a sconvolgerci, a infittire il proprio affascinante, eterno enigma?
La domanda purtroppo sarà destinata a restare senza risposta: la mattina di lunedì 25 marzo 2019 la casa discografica 4AD annuncia con un post sui propri canali social la scomparsa di Scott Walker. Aveva 76 anni.”
Ho letto, grazie al tuo input, la bella e utile pagina "riassuntiva" di Marco Donato (contenente anche alcuni brani di recensioni altrui, tra cui quella di Mimma Schirosi su "Bish Bosch" cui si riferisce il primo paragrafo dei tre che hai trasposto qui), e da quel poco che ho ascoltato dell'OST di "Vox Lux" (non citato nel pezzo di ondarock) la risposta è "Sì".
PS. https://www.radiopopolare.it/podcast/stile-libero-di-mar-2603/
Con quei pazzi dei Sunn O))) : https://www.youtube.com/watch?v=G_NIop72vis&feature=youtu.be&list=RDEMzJ26thUbxxwLDOww9viYsA&fbclid=IwAR366JjTkzgr_wF8tNzayQ_IvCjnqlIXX-ohUq88AISyIAFR_YIv-W-9Ffc
“Soused”, certo. Ottima aggiunta. Il cortometraggio/“videoclip” simbolista (da Lynch ad Alain/Catherine Robbe-Grillet...) di Gisèle Vienne non è in database, e anche se questa playlist si vuole strettamente soffermare solo su (alcune) produzioni legate specificatamente all'ambito cinematografico “puro”, hai fatto bene a citare la collaborazione con i Sunn O))) - e il fido Peter Walsh -, della quale ho fatto cenno nei pezzi su “Enemy” e “the ChildHood of a Leader”: Villeneuve per il suo film da Saramago ha scelto (bene) Danny Bensi e Saunder Jurriaans e si è buttato sul Walker prima (ottima) maniera “solo” per il finale, ma ritengo che quel lavoro [più... “facile”(?) del “solito”...] a cinque teste - uscito un anno dopo - sarebbe stato perfetto per incorniciare il protagonista che... “sbatte il becco” contro la “realtà” (“Bump the Beaky”!), così come d'altra parte la colonna sonora dell'opera d'esordio di Brady Corbet manifesta molti punti di contatto con “Soused”, risultando da una parte ancora più accessibile, e dall'altra altrettanto strutturata e profonda.
Such a small love... Such a big loss...
"Stesso" percorso, interrotto prima, troppo prima: Demetrio Stratos:
Cantare (postmoderno-massimalista) la Storia:
- https://youtu.be/gu8CnSqSANo (playback...)
- https://youtu.be/_6iRocAQupc (studio)
- https://youtu.be/cPEtqkfXY5k (elii)
Cantare la Voce:
- https://youtu.be/UTZ-ieQDdRc
- https://youtu.be/y0YKmrbeTic
Gli dèi se ne vanno, gli arrabbiati restano!
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