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Curioso documentario su uno dei personaggi più iconici del mondo del fumetto italiano: il ladro  mascherato ideato dalle sorelle Giussani, costantemente in lotta con il suo rivale, il commissario Ginko, e affiancato dalla sua bella compare, Eva Kant. Un po' 007, un po' Fantomas, Diabolik è rimasto scolpito nel ricordo dei suoi lettori: una leggenda che viene qui ripercorsa attraverso moltissimo materiale anche inedito. Nella sale del circuito Nexodigital per tre giorni, dall'11 al 14 marzo. 

Diretto e sceneggiato da Joel Edgerton, un film che racconta la vera storia della crescita, della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons, figlio di un pastore battista di una piccola città dell'America rurale. Verrà costretto a prendere parte a un programma di "conversione". ispirato a una storia vera raccontata nel romanzo omonimo di Garrard Conley.

Thriler claustrofobico e piscologico, con sei sconosciuti chiusi in una stanza che non sembra presentare vie d'accesso o di fuga: dovranno cavarsela con i diabilici quiz progettati da chi li ha chiusi dentro. Regia di Adam Robitel.

Diretto da George Tillman Jr. Il coraggio della verità racconta la storia di Starr Carter, una sedicenne costantemente divisa tra due mondi: da un lato il quartiere popolato prevalentemente di neri in cui vive e dall'altro lato la scuola che frequenta, in cui la maggioranza degli studenti è bianca. Un'uccisione compiuta nel quartiere da parte della polizia, di cui la ragazza è testimone, aumenterà il conflitto in Starr, chiamata a comprendere il suo posto nella società. 

La commedia di Gianfresco Lanzotti opta per l'unità di luogo e di spazio: una balera, una notte. Ma le storie raccontate sono molte: tante quante quelle degli avventori del night, dove tra molte canzoni si intrecciano gelosie e passioni, speranze e bugie. Cast misto e punteggiato da volti anche noti. 

Biopic sullo scrittore francese di origini lituane Romain Gary, adattamento del romanzo omomino di Gary. Diretto da Eric Barbier e interpretato da alcuni celebri attori francesi - Charlotte Gainsbourg, Jean-Pierre Darroussin - e con Pierre Niney nei panni dello scrittore. 

Il nuovo film di Daniele Luchetti, tratto dal romanzo omonimo di Franco Piccolo, dura un'ora e trentatre minuti: esattamente un minuto di più di quanto non sia stato concesso al suo protagonista, interpretato da Pif, che sarebbe morto, ma al quale viene concesso un rapidissimo ritorno. Può bastare il tempo di un film per ricapitolare la propria esitenza e farne un bilancio soddisfacente?

Associarsi: il principio base della sopravvivenza dell'uomo, animale sociale per eccellenza. Ma che ne è oggi della comuintà, delle piccole comunità sul territorio in Europa? Che siano esse l'ultimo baluardo dove - in un mondo globalizzato - è ancora possibile ritrovare la dimensione collettiva e parlare in prima persona plurale con uno sguardo al futuro?

Commedia giovanile italiana del semi-esordiente Emanuele Pisano, al suo secondo lungometraggio.

Selezionato al Certain Regard di Cannes 2018, diove ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, il fim di Meryem Benm'barek, racconta di qualcosa che in Marocco non può avvenire: una gravidanza indesiderata e fuori dal matrimonio. Un film che - oltre che raccontare della condizone femminile - pone soprattutto l'accento sulle divisioni sociali e sul loro ruolo nell'impedire il progresso della società marocchina. 

L'avventura di Bella, un cane separato dal suo padrone, che percorrerà oltre 400 miglia per ricongiugersi a lui. Regia di Charles Martin Smith.