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3 thriller consigliati da boychick
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3 thriller consigliati da boychick

In questa playlist riporto i titoli, con un breve commento, di tre pellicole che ho visto di recente e ho apprezzato.

Sono tre thriller conditi con una buona quantità e qualità di azione, suspense, mistero e ben interpretate dagli attori protagonisti.

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!

Playlist film

Standoff - Punto morto

  • Thriller
  • USA
  • durata 86'

Titolo originale Standoff

Regia di Adam Alleca

Con Laurence Fishburne, Thomas Jane, John Tench, Laura de Carteret, Ted Atherton, Jim Watson

Standoff - Punto morto

Thriller che mette al centro l’attesa in un crescendo di tensione e suspense. Una lotta tra due persone, un duello che fa trattenere il fiato allo spettatore per tutti gli 80 minuti di durata della pellicola.

Il film entra subito nel vivo senza troppi preamboli, concentrando e riuscendo a trasmettere il meglio nelle scene di azione, intervallate anche da momenti quasi commoventi, accompagnati da un’ottima scelte delle musiche e dei colori.

Sceneggiatura ottima, interpretazione dei tre protagonisti davvero buona… si capisce il loro stato d’animo, le loro intenzioni sul come sopraffare l’altro, solamente con lo sguardo.

Due o tre scene in cui lo spettatore trattiene il fiato ci sono tutte e, personalmente, ho trovato davvero ben realizzate diverse situazioni: SPOILER: per esempio, quando la bambina si rifugia in casa di Carter, in seguito il tentativo di fuga della bambina, oppure la scena di quando Carter scende mentre il cattivo di turno è nel frattempo salito FINE SPOILER!

Ho apprezzato molto il fatto che il “duello” è stato quanto più possibile realistico… molto positivo il fatto di non aver introdotto salti mortali, esplosioni o fughe rocambolesche. Anzi, molto originale il fatto che fino all’ultimo Carter non vede in faccia l’uomo che vuole eliminare la ragazzina.

È stata molto brava la regia a sfruttare l’attesa della situazione… riuscendo a trasmettere allo spettatore quella sensazione di indecisione, e facendolo pian piano immedesimare e coinvolgere sempre di più.

Unica nota negativa?... Il finale. A mio avviso, troppo precipitoso e forzato. Insomma, mi sarei aspettato un finale più originale e che fosse rimasto in linea con l’andamento della pellicola (SPOILER: per intenderci,non mi é piaciuto il fatto che Carter scenda disarmato, la bambina che rimane sopra con il fucile in mano, la moglie che è stata collocata più per colpo di scena che per altro, infatti scompare per poi riapparire prima dei titoli di coda… tutto questo non mi ha convinto molto FINE SPOILER!)

Nel complesso, però, ne sono uscito più che soddisfatto dalla visione di questo film. Pellicola simile a “Mojave” o “Schneider vs. Bax” , anche queste caratterizzate da una forte attesa e da una buona interpretazione dei protagonisti.

Film che, perciò, mi è piaciuto e che consiglio fortemente!

Rilevanza: 1. Per te? No

Dead Draw - Nessun vincitore

  • Thriller
  • USA
  • durata 93'

Titolo originale Dead Draw

Regia di Brian Klemesrud

Con Gil Bellows, Elizabeth Tulloch, Michael Eklund, Faust Checho, Andy Ahrens, Slaine

Dead Draw - Nessun vincitore

Thriller misterioso, intrigante, che conquista lo spettatore scena dopo scena. Infatti, per tutta la sua durata, lo spettatore si chiede chi sia la spia, il traditore, colui che fa il doppio gioco, e prova a immaginare chi si potrà salvare e chi ne uscirà vincitore. Pellicola che ha alternato il presente a diversi flashback, veloci ma ben realizzati, e per il modo in cui è stato girato il film, mi sono venuti in mente altri due titoli simili che ho altresì apprezzato: “7 minuti - rapina fuori controllo” e “The loft” (quest’ultima è una pellicola del 2014 ricca di mistero, incerta sino all’ultimo ed imperdibile per gli amanti dei gialli).

Tornando a questo film, va detto, innanzitutto, che è letteralmente volato. Merito della buona atmosfera di mistero che si è riuscita a creare e di buone scene: ottime quelle che mostrano gli scontri e le rispettive accuse che si dicono i quattro uomini, così come molto buone sono state le scene dei dialoghi tra Mack e Dallas, quelle che mostrano il rapporto tra Harrison e Sarah, o quelle che fanno capire le vicende e i guai di Jonas. Insomma, si è aggiunta la narrazione al mistero, facendo capire allo spettatore la storia dei rispettivi protagonisti.

Ognuno dei quattro con delle motivazioni per cercare di prevalere sugli altri (chi per i debiti, chi per cercare il denaro per l’operazione alla mano, chi per vendetta, chi per mostrare chi è il capo) e lo spettatore per tutto il tempo è indotto a pensare al possibile colpevole e alle sue ragioni.

Personalmente, non sono riuscito a capire e a prevedere il finale, questo perchè c'è stato sia un buonissimo colpo di scena, e poi perchè il finale non è stato affatto male in quanto ad imprevedibilità.

Se vogliamo essere pignoli, non sarebbe stata male qualche scena di azione in più (ci si è concentrati forse troppo sui flashback e sul mistero) e con un ritmo che poteva essere superiore. Scelta, però, coscienziosa della regia… meglio così che assistere a spargimenti di proiettili e scene surreali per tutto il tempo.

Pellicola, perciò, che è stata un piacere vedere: a chi piacciono i gialli, i thriller psicologici conditi con colpi di scena e suspense, non può che rimanere, secondo me, soddisfatto dalla visione di questo film. Personalmente, l’ho proprio apprezzato.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

7 minuti - Rapina fuori controllo

  • Giallo
  • USA
  • durata 92'

Titolo originale 7 Minutes

Regia di Jay Martin

Con Leven Rambin, Luke Mitchell, Jason Ritter, Kris Kristofferson, Joel Murray, Zane Holtz

7 minuti - Rapina fuori controllo

Coinvolgente, avvincente e ben interpretato. Sono questi i tre elementi positivi di una pellicola che unisce il thriller all’azione con alle spalle un ambiente triste, di crisi, costituito da sogni irrealizzati del mancato “sogno americano”. Certamente, il film riesce ad essere avvincente e a non presentare momenti morti anche grazie alla sua breve durata (appena 1h e 20 minuti), ma la scelta della regia di porre al centro i 7 minuti della rapina accompagnati da flashback e ricordi è stata un’idea originale e molto pertinente.

La regia, innanzitutto, è stata veramente brava, in poche scene, a far capire allo spettatore lo stato emotivo di Sam (interpretato da un ottimo Luke Mitchell). Molto emblematica la scena nella quale Sam e la sua ragazza si incontrano tre anni prima in una cornice fatta di grandi speranze e attese per il futuro, a quella  contrapposta subito dopo, dove Sam e la ragazza si trovano a dover affrontare la nascita di un bambino, con alle spalle una casa fatiscente e le pochissime risorse economiche (Sam avendo perso il lavoro si mette, suo malgrado, a delinquere).

Ma un grande pregio di questo film sta nel fatto che la regia non si è concentrata, cosa che invece avviene spesso, solamente sul protagonista, ma è riuscita perfettamente a delineare i tratti personali degli altri soggetti coinvolti: pensiamo a Jerome, a Owen, al fratello di Sam… molto buone le recitazioni di tutti e tre i giovani attori, segno che non sempre un nome altisonante in una locandina di un film sia anche segno di qualità.

Nel cast, anche Kris Kristofferson (nel film, il padre di Owen), il quale compare solamente in un paio di scene ma che riserva agli spettatori due massime: “ricordati di non farti prendere” e “non ti mettere mai con qualcuno che ha qualcosa da perdere in più di te”.

Così come, tra le cose positive, va ricordata una buona scelta delle musiche che accompagnano la pellicola e un ritmo azzeccato del film: non annoia lo spettatore senza essere al contempo, però, eccessivamente frenetico (cosa che avviene spesso nei film di azione).

Unico grande difetto del film (che lo avrebbe reso ancora meglio) è il finale. Gli ultimi dieci minuti riescono (quasi) a rovinare tutto ciò che di buono si era costruito in un’ora. Questo finale frettoloso, che compiace lo spettatore e che fa (ingiustamente e fantasticamente) capire che mai nulla è perduto, l’ho trovato banale e poco conforme allo stile che si era voluto dare alla pellicola. Peccato, perciò, che non si è riusciti ad essere originali sino in fondo.

Nonostante quest’ultimo difetto, comunque, consiglio la visione di questo film. Personalmente, mi è proprio piaciuto.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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