È Creed II il nuovo film più distribuito nelle sale italiane, da oggi. Il sequel dello spinoff di Rocky (e quando si usano tante parole per descrivere l'ragione d'essere di un'opera...) dominerà infatti grazie alle sue oltre 500 sale l'incontro con gli altri titoli (non pochi) in uscita in questa settimana. Tra l'altro per alcuni (leggasi i prime due film-evento) il tempo è già scaduto perché erano in sala solo dal lunedì al mercoledì, ma li riportiamo lo stesso per dover di cronaca.
Lo segue - a dovuta distanza - la commedia nostrana con Abatantuono e Vincenzo Salemme: Compromessi sposi, 320 sale circa. Entrambi i due film sovra citati battono poi La favorita di Lanthimos e questa è una notizia, ma anche no. Lo sarebbe se pensassimo al fatto che il film di Lanthimos si presenta fresco fresco di 10 nomination agli Oscar, non lo è se consideriamo che spesso non esiste una proporzione diretta tra qualità a quantità.
Cifre più piccole per gli altri titoli, sempre sotto alle 100 sale, eccezion fatta per il ritorno in sala di Schindler's List, in 180 sale dal 24 al 27 gennaio in ocasione della Giornata della Memoria, che motiva l'arrivo anche di altri titoli qui sotto elencati.
Il 19 gennaio si inaugura l'anno di Matera Capitale Europea della Cultura e due giorni dopo - quindi il 21 gennaio (e fino al 23) - alcune sale italiane proietteranno questo documentario che ci porta in viaggio alla scoperta di un luogo unico, dalla storia antichissima e, dal 1993, dichiarata Patrimonio dell'umanità.
Come (quasi) sempre accade con l'animazione giapponese, anche in questo caso all'origine vi è un manga (quello di Yoru Sumino): Il titolo sorprendente non è una fantasiosa storpiatura italiana: è la traduzione fedele di quello originale. Si tratta infatti un "cancer-movie": una storia d'amore delicata e vitale tra due adolescenti nonostante lei sia ammalata di cancro. Al pancreas, appunto.
Per i distratti Barry Jenkins, regista e sceneggiatore di questo film, è colui che nel 2017 con Moonlight ha vinto l'oscar per il miglior film (insieme ad altri due Oscar e a una miriade di altri premi). Torna ora con questa storia ambientata nella Harlem degli anni Settanta: una drammatica vicenda d'amore sullo sfondo della comuintà nera.
È (passato) il 25° anniversario del film di Spielberg e domenica 27 sarà il giorno della Memoria: questo spiega il ritorno del valido film nelle sale, ormai un cult consacrato e ufficiale, dal 24 al 27.
Con Joan Allen, Adrien Brody, Jowita Budnik, Piotr Glowacki, Karolina Gruszka, Jess Kellner
L'altra opera - insieme a Schindler's List - che esce per celebrare e ravvivare il messaggio della Giornata della Memoria è questo film documentario che racconta degli sforzi fatti dalla comunità ebraica per combattere la propoaganda tedesca e fare in modo che almeno la verità potesse sopravvivere.
Peter Seghal dirige J.Lo. nel ruolo - poco credibile, dato il suo livello di glamour - di una donna non realizzata che aspira a una nuova opportunità professionale. La otterrà con un trucchetto, nell'America arraffona dove il sogno si realizza a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo.
Non lasciatevi ingannare da quel due in numeri romani scritto a fianco del titolo: con questo siamo a otto. Perché Creed (1), per chi se lo fosse perso, era lo spinoff di Rocky (che si era fermato a 6). E anche se Balboa/Stallone sta all'angolo (per paura che gli tiri troppo la plastica facciale?), l'eredità c'è tutta: al punto che qui torna addirittura il figlio di Ivan Drago a sfidare Adonis Creed, figlio di Apollo. E le colpe dei padri, si sa...
Lanthimos, che in relativamente poco tempo ha scalato il consenso mondiale, dopo The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro, arriva al film storico in costume. Anche qui la produzione è internazionale, al pari del cast, che conta nomi importanti: da Olivia Colman a Emma Stone, Da Nicjolas Hoult a Rachel Weisz. Il film è regale - la gestione dei rapporti di potere alla complicata corte della Regina Anna nella Inghilterra del XVIII secolo. Presentato in concorso a Venezia 75 e ora super-nominato agli Oscar (10 nominations).
HHhH è il titolo originale di questo terzo film del francese Jimenez. Un acronimo tedesco: sta per Himmlers Hirn heißt Heydrich, cioè "il cervello di Himmler si chiama Heydrich". È infatti sulla storia di Reinhard Heydric, uno degli architetti della "soluzione finale", e sulla messa a punto dell'attentato che ne causò la morte che si concentra il plot, riportando l'attenzione su un passaggio non sempre noto della storia del nazismo.
Viene dall'Argentina la commedia di Gastón Duprat che ha il pregio di partire da un plot non scontato: la relazione di amicizia tra un gallerista e un pittore astratto in là con gli anni, entrambiu con una certa tendenza alla truffa.
Fa ancora ridere al cinema lo stereotipo nord-sud: ci crede il film di Micciché che declina il cliché in una battaglia tra padri di opposte latitudini per impedire il matrimonio della rispettiva prole. Nel cast - nei due ruoli principali - Diego Abatantuono (curioso destino il suo, visto che nacque cinematograficamente "terrone" e ora interpreta industrialiotti leghisti) e Vincenzo Salemme.
Titolo originale Les enfants du 209 rue Saint-Maur, Paris Xe
Regia di Ruth Zylberman
Ultima opera della settimana la cui uscita serve a celebrare (se mai la parola può essere usata in casi come questo) la Giornata della Memoria. L'operazione in questo caso è abbastanza concettuale: ritrovare gli inquilini di un palazzo parigino che era abitato da ebrei prima dell'occupazione nazista e riannodare le loro storie, legandole visivamente all'edificio che li aveva ospitati.
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