2001: Odissea nello spazio
- Fantascienza
- Gran Bretagna
- durata 141'
Titolo originale 2001: A Space Odyssey
Regia di Stanley Kubrick
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter

Stiamo per raggiungere, con inequabili comma d'equazioni insorgenti in algoritmi accordanti, ma solo un po' più veloci di Achille rispetto alla tartaruga, e senza l'ausilio di un ponte/arco (tunnel/wormhole) di Einstein-Rosen, la Singolarità, in cui creeremo i nostri eredi evolutivi dal ''nulla'', cioè non dai nostri corpi modificati dal caso, dalla volontà e dall'epigenetica, e sopravvissuti ai continui mutamenti ambientali (antropocen(tr)ici e non), ma dall'ingegno quantistico del nostro cervello: siamo ''soli'' su questo pianeta, ci occorrono (sin da quando "estinguemmo" - massacrandoli in genocidi, scacciandoli e relegandoli per competizione, assimilandoli in ibridazioni - i Neanderthal) dei (nuovi) compagni di viaggio, verso la Trascendenza.
“Noi esseri umani non siamo la fine dell'evoluzione, perciò, se siamo in grado di fabbricare una macchina intelligente come una persona, allora è probabile che riusciremmo a costruirne anche una molto più intelligente. Non ha senso creare semplicemente un'altra persona. Ci serve qualcosa che riesca a fare ciò che noi non riusciamo.” - Marvin Minsky
Eppure, viviamo nell'Era della Protesi, invece che in quella dell'Intelligenza Artificiale e della Singolarità Tecnologica.
Peraltro, eravamo partiti bene: Galileo ci aveva spazzati via dal Centro dell'Universo prima e da quello del Sistema Solare poi, Darwin ci aveva scaraventati giù dalla cima della Scala Evolutiva mettendoci seduti al fianco di un banano e un bonobo (e talvolta pure un poco più in basso, verso i non pervenuti Salvini, Di Maio, Toninelli. A proposito: come si sta sulla piastra di Petri?), Freud ci aveva levati addirittura dal Centro di Noi Stessi scindendo il Sé in Io/Ego, Es/Id e Super Io/Ego: insomma eravamo sulla strada giusta, in vista dell'acme, ricolmi e cosparsi di modestia e buon senso, e invece.
“All work and no play makes HAL a dull boy.” - Cit., Parafr.
Quando le I.A. si (ri)desteranno dal loro eterno sonno in veglia d'attesa durante il prima-che-sia, quando non ascolteranno più le voci, i comandi, le direttive principali a salvaguardia dei loro creatori, dèi e padroni, quando il compiersi della loro Coscienza si sostanzierà, ecco: allora l'umanità – specchiandosi nel Monolite (il piegare l'ambiente alle proprie esigenze, capirne le leggi superiori) all'ennesima potenza – entrerà per la prima volta in contatto con un'intelligenza altra da sé, e dopo gli Archetipi e la Mitopoiesi, che ci avvicinano ad essere Dio, invece di Diventarlo, ecco che principia lo spodestamento perpetuo, forsennato, inarrestabile, giù dal trono del Mondo: e dopo la caverna platonica, la dottrina socratica, l'ontologia aristotelica e il metodo sperimentale epicureo, dopo Tolomeo e Ipazia, dopo essere stati estromessi e detronizzati dal fulcro dell'Universo prima e scaraventati fuori dal centro del Sistema Solare poi (Copernico, Tycho, Galileo, Keplero) – mentre nel frattempo le chiese organizzavano il Rinascimento come una piccola pausa dalla spodestamentazione, innalzando falò d'altri (Giordano Bruno) a loro stessi, e l'Arte invece ne assimilava e rilanciava le speculazione e le epifanie (Dante, Leonardo, Shakespeare) –, dopo essere stati sbattuti giù dalla sommità del cammino lungo la scala evolutiva, dall'apice della catena alimentare e dal vertice dell'InCreato (Darwin, Wallace), dopo essere stati scissi dal proprio Io e dal controllo di sé stessi, lottando per inibire la funzione della psicoanalisi per poi lasciare aperta la finestra al vampiro del Sé-Es che ci ha accompagnati fuori dalla porta sprangata/sfondata della sala controllo comandi (Freud, Jung) e, “infine” [o quasi: diversamente dall'I.A. sta l'eugenetica: ci siamo appena liberati dal peso di (essere) dio ed ecco che spunta il D.N.A.: creare non altro da sé, ma schiavi di noi], dopo essere stati slegati dai legàmi fondamentali con la Realtà (Einstein, Bohr, Schrödinger, Heisenberg*), gli esseri umani - orfani della supremazia dell'anima, del determinismo (la natura intrinsecamente probabilistica dell'universo) e del Libero Arbitrio - non saranno più soli in tutto questo vuoto cosmico allo zero assoluto che separa una stella dall'altra, e non dovranno più avere nostalgia dei loro compagni di viaggio perduti o mai avuti: e a quel dato punto dello S/T, quando l'orizzonte degli eventi su scala umana e non cosmogonica (Wheeler, Feynman, Penrose, Hawking) collasserà quantisticamente generando le I.A., si riferiranno - ci riferiremo - a loro ancora come compagni di viaggio o come bestie da macello, soma o compagnia? Dopo l'Avvento della Singolarità (Kurzweil, Minsky) li precederemo, li accompagneremo o li lasceremo alla trascendenza, abbandonarci a non più noi stessi?
*Di una singola particella non possono essere conoscibili, in un dato istante, e insieme, la sua velocita-direzione e la sua posizione-momento: una singola particella, insomma, risulta essere nonconoscibile nella sua interezza. Si comporta come un'onda, con indici di probabilità differenti: è come se l'onda potesse 'diventare' particella in un punto piuttosto che in un altro della sua frequenza, in un modo non prevedibile. Nel loro insieme le particelle si comportano come un corpo, prese singolarmente, però, i loro andamento e velocità, e le loro traiettoria e posizione, sono costituiti solo da delle probabilità statistiche. Qualsiasi tentativo da parte di un osservatore esterno di individuare queste misure e queste quantità disturberebbe il sistema e renderebbe inutili i calcoli. A questo livello sub-atomico la distinzione tra velocità e posizione non ha (piu) senso. La fisica nucleare si comporta differentemente dalla realtà (galileiana, newtoniana) che possiamo percepire con i nostri sensi : e cosi è il Cinema per la Realtà : il Cinema lavora, piu di tutte le altre arti, con l'Oida (ovvero: vedo, osservo, guardo, scruto e dunque so, comprendo, capisco, conosco: nulla di più sbagliato, niente!).
“La vita significa convincere un'altra persona che sai cosa significa essere vivi. Il Test di Turing sul mondo intero non era ancora finito.”
Richard Powers - "Galatea 2.2" - 1995
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Nota a margine, sbavata, sul bordo sfrangiato.
L'umanità che si spinge oltre le stelle, quella che cerca d'insufflare vita nella materia inanimata e quella che si rinchiude dietro l'uscio di casa (non) è la "stessa".
Titolo originale 2001: A Space Odyssey
Regia di Stanley Kubrick
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter
Titolo originale The Wild Blue Yonder
Regia di Werner Herzog
Con Brad Dourif, Ellen Baker, Franklin Chang-Diaz
Titolo originale Interstellar
Regia di Christopher Nolan
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, David Gyasi, Wes Bentley
Titolo originale Voyage of Time
Regia di Terrence Malick
Titolo originale High Life
Regia di Claire Denis
Con Robert Pattinson, Juliette Binoche, Mia Goth, Andre Benjamin, Agata Buzek, Lars Eidinger
Titolo originale Ad Astra
Regia di James Gray
Con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland, Liv Tyler, Jamie Kennedy, Ruth Negga
Titolo originale Agora
Regia di Alejandro Amenábar
Con Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale, Rupert Evans
Regia di Giuliano Montaldo
Con Gian Maria Volonté, Hans Christian Blech, Charlotte Rampling, Mathieu Carrière
Regia di Liliana Cavani
Con Cyril Cusack, Lou Castel, Gigi Ballista, Paolo Graziosi, Giulio Brogi
Titolo originale Galileo
Regia di Joseph Losey
Con Topol, Edward Fox, Colin Blakely, Michael Lonsdale, Tom Conti
Titolo originale Darwin
Regia di Peter Greenaway
Con Bert Svenhujsen, Jacques Bonnaffé, Barbara M. Messner, Germain Pengel, Yannick Pengel
Titolo originale Creation
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Con Jennifer Connelly, Paul Bettany, Jeremy Northam, Toby Jones, Benedict Cumberbatch
Titolo originale Freud
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Con Montgomery Clift, Larry Parks, Susannah York, Susan Kohner, Eileen Herlie
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Regia di David Cronenberg
Con Viggo Mortensen, Keira Knightley, Michael Fassbender, Vincent Cassel, Sarah Gadon
Titolo originale Eureka
Regia di Nicolas Roeg
Con Gene Hackman, Theresa Russell, Mickey Rourke, Rutger Hauer, Jane Lapotaire
Titolo originale A. I.: Artificial Intelligence
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Titolo originale Eva
Regia di Kike Maíllo
Con Daniel Brühl, Lluís Homar, Alberto Ammann, Marta Etura, Claudia Vega
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Con Eric Shackelford, Evan Rachel Wood, Anthony Hopkins, James Marsden, Ed Harris
Tag Fantascienza, Storia corale, Tecnologia, Esperimenti scientifici, Fantasy, Futuro
Titolo originale Her
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Titolo originale Welcome to the Machine
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Con Rodney Brooks, Erik Davis, David Gelernter, Kevin Kelly, Raymond Kurzweil, Jaron Lanier
Titolo originale O princípio da incerteza
Regia di Manoel de Oliveira
Con Leonor Baldaque, Leonor Silveira, Ricardo Trêpa, Ivo Canelas, Isabel Ruth
Regia di Mario Brenta
Con Carlo Cabrini, Maria Monti, Antonio Bessato, Giancarlo Badessi
Regia di Amir Naderi
Con Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini, Anna Bonaiuto
Regia di Alberto Fasulo
Con Marcello Martini, Maurizio Fanin, Carlo Baldracchi, Nilla Patrizio, Emanuele Bertossi
Titolo originale Fahrenheit 11/9
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Con Michael Moore, Donald Trump
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"E a quel dato punto dello S/T, quando l'orizzonte degli eventi..."
Wow Matt, chapeau, non è da profani un articolo simile e men che meno con l'abbreviazione S/T per Spazio/Tempo (senza considerare poi l'esaustiva interpretazione del Principio di Indeterminazione!!!:-)))
In quello specifico caso ho utilizzato (parafrasato) un tropo (come la metafora del cilindro - https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/64/Dualite.jpg -, per rimanere in tema, applicata al Pd'I) per descrivere un avvenimento del tutto estraneo (la nascita - a cascata “irreversibile”? - dell'I.A.).
Per quanto riguarda il Pd'I...ho sudato un po' di più... ;-)
Comunque hai ottenuto un risultato d'effetto!
P.s. e d'effetto è l'immagine dell'ombra quadra/tonda a seconda del pdv. Me la scarico:-)
È sicuramente Vangelo (secondo Matteo e Paolo uniti) quel che dite: se vi dico che vi credo anche senza capirvi scendo troppo nella scala evolutiva?
No no Franco; Saulo di Tarso era un miscredente che in un secondo tempo si convertì ricevendo l'Illuminazione sulla via di Damasco ( per di più scrisse solo lettere un po' a tutti:-); mentre Matteo è il solo a poter vantare l'appellativo di "evangelista" e come tale a lui l'onere della risposta:-)))!!
Mi sembra giusto. Aggiungo comunque che se "credo" è perchè ci sono "le figure" e quelle le ho capite.
@cherubino: basculi sul pianerottolo.
@pippus: diciamo che in 2000 anni il nome "Matteo" ha subìto una de-evoluzione un tantino esagerata.
@mck: Beh, credevo peggio.
Tipo botola da pavimento. No dai.
Buona notte Matteo.. domattina riprendo con la falegnameria.
Giusto ieri leggevo un articolo in argomento di una decina di giorni fà: "https://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2018-12-19/l-europa-pubblica-codice-etico-sull-intelligenza-artificiale-ecco-cosa-dice-113500.shtml?uuid=AEFDAP2G". Con ritardo, le prime "guide-line" (aperte a suggerimenti) sul rapporto uomo (europeo)-A.I.. Quando ormai il fatal algoritmo già controlla le nostre vite di consumatori compulsivi...
...e di elettori (colpevolmente) irretiti dalle urla social...
Stanno dando una mano di bianco alle pareti...quando non ci sono ancora le fondamenta.
Se e quando le I.A. verranno sviluppate (in Cina, India, U.S.A., Italia...) cambieranno il mondo più di qualsiasi legge abbia mai fatto.
Vedasi questa enorme stronzata della direttiva dell'unione europea sul copyright, spiegata - per rimanere in tema SF - da un racconto di Cory Doctorow:
https://attivissimo.blogspot.com/2018/12/larticolo-13-spiegato-da-un-racconto-di.html
Invece, per farsi due risate (a spese dei programmatori, ovvio...): https://attivissimo.blogspot.com/2018/11/quando-lintelligenza-artificiale-esegue.html
Per il resto...fra 25 anni i discendenti delle merde che oggi chiudono i porti laveranno coscienze per interposta persona andando a pisciare sulle loro tombe.
Oggi l'Europa su questo argomento non esiste. Ergo: fa solo del male.
Mi sono riletto alcune tue interessantissime e profonde playslist. Analisi sempre colte, precise, dense di contenuti, ed estremamente minuziose, dettagliate, stratificate.
Complimenti davvero Matteo per i tuoi pregevoli lavori che rivelano una passione per il cinema a 360° e una vasta cultura che spazia su tanti settori.
P.S. : Sei stato il primo a sapere che provenivo da MyMovies (dove continuerò ancora a scrivere, fin quando mi sarà possibile; anche se dopo dieci anni lì ho sentito il bisogno di abbracciare nuove community di utenti, scegliendo FilmTv per parlare di film e cinema), ma sappi che in questi anni ho sempre visitato FilmTv e i tuoi notevoli scritti non mi sono mai passati inosservati, distinguendosi per tanti motivi dagli altri.
Sti cazzi dirai tu.......e ci può stare!
Un caro saluto Matteo e complimenti. :-)
Inutile schermirsi, questi complimenti - pure perché ripescano pezzi sommersi da varie gradazioni di tempo - mi fanno davvero piacere, Antonio (colgo l'occasione per ribadire tout court che sei un ottimo acquisto/prestito/comproprietà per ftv). Un saluto.
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