Dieci titoli, ma solo 4 (i primi della lista qui sotto) superano le 100 sale, mentre agli altri - alcuni anche interessanti e per vari motivi degni di nota - restano le briciole. Il motivo è semplice: ad Animali fantastici: i crimini di Gindewald spettano infatti 830 schermi, un quarto del totale degli schermi italiani. È evidente che ci si aspettano grandi cose e infatti il film, distribuito già da ieri, è balzato subito in vetta nonostante il suo pubblico elettivo - i bambini e i ragazzi cresciuti con la saga di Harry Potter - affolli le sale soprattutto nel weekend.
Distribuzione generosa anche con la commedia Cosa fai a Capodanno (la speranza è che si ripeta in qualche modo il grande risultato di Perfetti sconosciuti, cosa assai complicata) che parte con 350 sale, mentre Widows e Red Zone 22 saranno rispettivamente in 300 e 250 sale.
Diretto da David Yates e sceneggiato da J.K. Rowling, Animali fantastici: I crimini di Grindelwald è il seguito di Animali fantastici e dove trovarli, il primo capitolo - uscito due anni fa - di una storia in cinque parti che ha come obiettivo di far luce sugli eventi che hanno preceduto la saga del maghetto Harry Potter. Nei panni di Newt Salamander troviamo ovviamente di nuovo Eddie Redmayne.
Immaginiamo che la commedia con cui Filippo Bologna, fin qui scrittore e sceneggiatore (sua la sceneggiatura di Perfetti sconosciuti), esordisce alla regia abbia perso il suo slot naturale di programmazione - le feste natalizie - e sia stata anticipata. Lo lascia pensare - ovviamente - il fatto che racconti della vigilia di una festa di Capodanno, che i padroni di un villino di montagna hanno deciso di festeggiare come fan tutti: con un'orgia. Nel nutrito cast molto volti noti: da Luca Argentero a Isabella Ferrari, da Alessandor Haber a Ilenia Pastorelli a Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini.
Sono passati 5 anni dall'ultimo film di Steve McQueen, quel 12 anni schiavo che vinse il premio Oscar al miglior film (più altri due). Ora il regista londinese presenta il suo nuovo lavoro: un thriller drammatico, centrato su una rapina e con un cast di protagoniste donne - Viola Davis, Michelle Rodriguez, Rlizabeth Debicki e Cynthia Erivo - nei panni di quattro vedove che decidono di portare a termine la rapina che i loro mariti defunti avevano progettato prima di morire.
Peter Berg dirige per la quarta volta l'attore Mark Wahlberg, già protagonista dei suoi film Lone Survivor, Deepwater: Inferno sull'oceano e Boston - Caccia all'uomo.. Come nel casi dei precedenti si tratta di un film d'azione che questa volta si colloca all'interno di un complesso scenario spionesco e di politica internazionale, tra America e Indonesia.
Saoirse Ronan è la protagonista, insieme a Billy Howle, del dramma sentimentale tratto dal romanzo omonimo di Ian McEwan (qui anche sceneggiatore) e diretto da Dominic Cooke: la relazione tempestosa, ambientata nel'Inghilterra dei primi anni '60, di una giovane coppia angustiata dalle convenzioni sociali dell'epoca e dalle rispettiva storie personali.
Era in concorso a Cannes il film di Stéphan Brizé con Vincent Lindon e la guerra che racconta è quella - nota, quotidiana - degli operai di una fabbrica che deve chiudere e i cui posti di lavoro sono a rischio. Un film politico e civile quindi che punta il dito contro il sistema, raccontando le lotta di chi non vorrebbe farsi stritolare dagli interessi altrui.
Con Geraldine Chaplin, Franco Nero, Antonio Scarpa, Sandra Ceccarelli, Vincenzo Bocciarelli
In streaming su Rai Play
Maximiliano Hernando Bruno dirige e interpreta questo film storico - interpetato da Franco Nero e Gerladine Chaplin, con Sandra Ceccarelli - che ci riporta ai tempi che seguirono l'Armistizio e che racconta i fatti occorsi tra i partigiani titini e l'esercito e la popolazione italiani.
L'avventura in solitaria di una velista si trasforma in incubo quando la donna si imbatte in una scialuppa di migranti destinata al naufragio. L'horror quotidiano dei nostri mari raccontato in fiction da Wolfgang Fischer, regista e sceneggiatore austriaco,
Il regista russo Kirill Serebrennikov, voce controcorrente nell'ambiente culturale russo anche per le sue posizioni contro l'occupazione della Crimea e a favore del movimento LGBT, arriva nelle sale italiane con questo suo film che - partendo dall'epopea di due delle maggior rock band sovietiche degli anni '80 - racconta il momento in cui la giovane generazione di allora sognava di cambiare il proprio mondo. Il film è stato presentato a Cannes, in assenza del regista, posto agli arresti domiciliari.
Il film che ha vinto lo scorso Torino Film Festival - proprio che ora il prossimo è alle porte - arriva nelle sale. A esser premiato non è stato solo il film, del regista israeliano Ram Nehari, ma anche i due attori Moon Shavit e Nitai Gvirtz che hanno dato corpo e voce ai due giovani protagonisti, entrambi afflitti da problemi (lei è anoressica, lui ha disturbi di personalità), il cui incontro è forse fortunato. L'aria è da commedia scanzonata e indie, le storie che racconta no.
Quattro ritratti di quattro figure che rappresentano la produzione agroalimentare in Italia, il legame con la terra e il mare, la tradizione e la sopravvivenza della cultura dei campi.
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