I film che hanno dominato lo scorso weekend sono ancora nelle sale, per restarci: di conseguenza si stringono gli spazi per le nuove uscite che sono comunque tante. Non c'è pertanto da stupirsi se tra questi il film meglio distribuito è Notti magiche, nuovo lavoro di Virzì, che godrà di "sole" 370 sale. Sono cento meno poi quelle per l'horror Overlord e per il film dell'iraniano Asghar Farhadi, supportato questa volta da un cast internazionale con al centro Bardem e Cruz. In 210 sale arriva anchel'action/thriller Hunter Killer, mentre la commedia demenziale La scuola serale, ne ha 100, cifra al di sotto della quale si collocano tutti gli altri titoli.
Tra questi vi sono però diverse opere da tenere d'occhio: il film di Gipi e quello di Fasulo, il giapponese Zombie contro Zombie (titolo italiano che tradisce la vera natura del film), il film di Debra Granik e l'esordio della regista italiana Margherita Ferri.
Torna in Italia Virzì - dopo la parentesi americana di Ella &John - raccontando una storia delle sue con tre giovani protagonisti e ambientata nel 1990, durante il periodo dei Mondiali di calcio che si tennero in Italia: una commedia "gialla", forse metaforicamente autobiografica e che parla - indirettamente - di cinema e del cinema. Italiano, appunto.
Prima ancora del regista - Juluis Avery - sulla locandina di Overlord, horror ambientato durante la Seconda guerra mondiale compare il nome del produttore, che è JJ Abrams. La storia ci porta a poche ore dal D-Day, quando un gruppo di paracadutisti americani nei territori francesi occupati dai nazisti si troveranno a combattare contro qualcosa di ancor più mostruoso dei nazisti stessi.
Il sempre premiatissimo Asghar Farhadi - vincitore tra gli altri di due Oscar per il miglior film straniero (Una separazione nel 2011e Il cliente nel 2016) - dirige in una produzione spagnola la coppia formata da Javier Bardem e Penélope Cruz in un film drammatico che torna a trattare i temi cari al regista: le relazioni nei gruppi familiari, le tensioni sotterranee, i segreti di un passato che torna a bussare alla porta. Presentato in concorso a Cannes.
Action-thriller sottomarino diretto da Donovan Marsh che racconta la storia di Joe Glass, capitano di un sottomarino americano chiamato a evitare il tentativo di far scoppiare della Terza Guerra Mondiale amesso in atto da un losco ammiraglio sovietico che sta giocando la sua personale battaglia. Nel cast alcuni grandi nomi, con quelli di Gerald Butler, Michael Nyqvist e Gary Oldman su tutti.
Sono cresciutelli gli alunni della scuola serale portata sulle scene dalla comedia di Malcolm D. Lee con protagonista Kevin Hart. Ovviamente demenziale, come si conviene.
Sono pochi i film della carriera della regista americana indipendente Debra Granik, ma hanno sempre lasciato in qualche modo traccia (come Un gelido inverno, del 2010, che vinse il Sundance e il Torino Film Festival e praticamente lanciò Jennifer Lawrence, allora nominata agli Oscar). Questo suo quarto ci racconta di due outsider, padre e figlia (Ben Foster e Thomasin McKenzie), che vivono nella natura, fuori dalla società ma in fondo a due passi da essa, rifiutandola. Una cosa che alla società stessa pare inaccettabile.
Si inserisce nel filone - abbastanza frequentato di recente - che racconta il disagio di chi vive una sessualità propria il film di Margherita Ferri, esordiente: la storia è quella di Maia, che tutti chiamano Zen, giocatrice di hockey, bullizzata per il suo essere un "maschiaccio" ma reattiva e determinata. E alla ricerca di una comprensione della propria identità, non solo sessuale.
Premiato dal pubblico del Far East Film Festival di Udine la commedia grottesca e horror, low budget e metatestuale del regista giapponese Shin'ichirô Ueda travalica vari limiti, raggiungendo a tratti risultati esilaranti. Vederlo arrivare in una ventina di sale italiane è già un grande risultato.
Con Vinicio Marchioni, Alessandra Mastronardi, Michael Smiley, Diego Del Piano
Una produzione indipendente italiana che per una volta non è una commedia regionale o un thriller ma un film per ragazzi che ha per protagonista inatteso Ötzi, la mummia del Similaun ritrovata sulle Alpi Venoste, che si risveglia e diventa compagno di un ragazzino e dei suoi amici, in un'avventura che sfida il tempo.
Sin qui documentarista, anche "di successo" per quanto la parola sia spendiabile per un regista di documentari, Fasulo propone la sua prima storia di fiction e lo fa con un film in costume, ambientato in piena controriforma, che racconta la storia (tra l'altro vera) di un vecchio mugnaio eretico di un paesino nel nord del Friuli. Ovviamente anche questa storia del passato diventa occasione per guardare al presente.
Thriller italiano di produzione indipendente che racconta la storia di due fratelli che vivono nella provincia italiana e sono entrambi affetti da una malattia cutanea deturpante che ha reso la loro vita un calvario. Opera prima del regista Simone Corallini.
Con Gianni Pacinotti (Gipi), Davide Barbafiera, Gero Arnone, Francesco Daniele
Gianni Pacinotti, alias Gipi, ovvero uno dei maggiori fumettisti italiani, torna a dirigere un film di ficition: ma è fiction? Perché la storia è vera e curiosa, o meglio lo sembra. Ma è anche assurda, a tratti comica, con un pizzico di stralunata poesia, umana ed aliena al tempo stesso. E lo sguardo dis-incantato sull'oggi che lo contraddistingue.
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