Tantissime le uscite della settimana: se a quelle in lista aggiungiamo anche il documentario su Klimt & Schiele e il film evento This is Maneskin, sono in tutto 15 titoli. Troppi per avere un vincitore sicuro nella corsa alla testa del botteghino del prossimo weekend, con A Star is Born che tira ancora molto. Il miglior candidato è il sequel celebrativo Halloween, che avrà poco meno di 400 sale dalla sua. L'originale di Carpenter fu un successo incredibile (per di più considerando che si trattava di un film di produzione indipendente: costato 300 mila dollari fruttò 70 milioni): per questo la storia si prospetta differente, nonostante tornino i scena i due interpreti di allora.
Compete con lui, ad armi quasi pari (350 sale), la commedia italiana Uno di famiglia, mentre con circa 100 sale meno, troviamo il thriller 7 sconosciuti a El Royale e la seconda regia di Valeria Golino, con Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio. Poco sotto, a quota 200, il film d'animazione russo Baffo & Biscotto. Sotto alle cento sale tutti i film rimanenti, che comprendono anche alcuni interessanti film d'autore.
A quarant'anni dal primo film di Carpenter - un grandissimo successo che ha conosciuto sin qui 8 sequel e 2 prequel - il nuovo sequel di David Gordon Green, l'undicesimo del franchising, riparte dall'originale e pertanto ignora tutto quanto narrato negli altri film. Il bello è che gli attori che interpretano Michael Myers e Laurie Strode sono gli stessi del lavoro di Carpenter - rispettivamente Nick Castle e Jamie Lee Curtis - il che fa di questo film una vera celebrazione "ufficiale", con una sceneggiatura approvata dallo stesso Carpenter.
Scherza col fuoco il film di Alessio Maria Federici raccontando di un insegnante di dizione, Pietro Sermonti, cui capita di far lezione al figlio di un potente boss della n'drangheta. Diventa così "uno di famiglia" per la cosca capeggiata da Peppino Serranò, interpretato da Nino Frassica. Nel cast, tra gli altri, Sarah Felberbaum, Luica Ocone, Neri Marcoré.
Jeff Bridges, Jon Hamm, Chris Hemsworth e Dakota Johnson capeggiano il nutrito cast del film di Drew Goddard: un thriller ambientato nel 1969 che intreccia le storie dei sette sconosciuti del titolo in un resort caduto in semirovina. Tecnicamente è un thriller, ma ormai cosa contano più i generi?
La seconda regia di Valeria Golino arriva a 5 anni dall'apprezzato Miele e si avvale di un bel cast italiano che vede in prima linea Scamarcio e Mastandrea, spalleggiati da Isabella Ferrari, Valentina Cervi e Jasmine Trinca. La storia è quella di due fratelli: uno più giovane e di successo, l'altro - il maggiore - schivo e disilluso, è invece rimasto al palo, a fare l'insegnante nelle scuole medie della cittadina di provincia dove sono cresciuti. Il loro incontro, dopo una lunga separazione, si giocherà intorno alla scoperta del primo della malattia del secondo, portatrice di verità e di un confronto necessario.
Tamarra, coloratissima e napoletana: è la commedia grottesca di Antonio Capuano, con Biagio Izzo e Tony Tammaro (nomen quasi omen) nei panni di due cantanti che vengono ingaggiati per feste private: matrimoni, compleanni e funerali. Nel cast anche Ascanio Celestini, nelle vesti dell'imprenditore Pennabic.
Non è solo nel Cattolicesimo o nell'Islam che la condizione femminile trova condizionamenti e intolleranza. Lo racconta Sebastián Lelio che porta in scena il romanzo di Naomi Alderman sulla storia di due donne lesbiche all'interno di una comuintà ebreo ortodossa.
Era al Certain Regard 2018 il film di Vanessa Filho, esordiente: la storia di una madre single - Marion Cotillard - e della sua figlia di otto anni. Peccato che l madre sia anche sbandata per conto suo. Elli, interpretata dalla piccola Ayline Aksoy-Etaix, dovrà affrontare la solitudine, come in un'iniziazione.
Il film di Christian Petzold presentato in Concorso all’ultima Berlinale racconta la storia di un grande amore impossibile fra la fuga, l’esilio e il desiderio di raggiungere un luogo che possiamo chiamare casa. Ambientato ai tempi della occupazione nazista della Francia e tratto dal romanzo Transit di Anna Seghers.
All'inizio fu Festen, il film del 1998 di Thomas Vinterberg, quando ancora il regista danese aderiva al manifesto Dogma di Von Trier. Questo lavoro di Anna Odell, vent'anni dopo, lo ricorda: cambia il contesto - allora era una riunione di famiglia, ora è una riampatriata tra compagni di classe - ma resta il plot centrato su una festa che si trasforma in scandalo. Con, in più, un secondo tempo come un documentario, con la regista impegnata a far vedere il film che ha realizzato ai suoi veri copagni di classe.
Con Paolo Ruffini, Lamberto Giannini, Erika Bonura, Simone Cavaleri, Andrea Lo Schiavo
Paolo Ruffini, qui anche regista insieme a Francesco Pacini, accompagna cinque attori con Sindrome di Down e uno autistico in un viaggio lungo un anno intero nel loro percorso per realizzare uno spettacolo teatrale. Basta il trailer per pensare che qui di normalità ce ne sia poca, visto che in scena ci sono persone eccezionali.
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