LAVORI IN CORSO - ATTENDERE PER NOTE COMPLETE E MATERIALE AGGIUNTIVO
Un'opportunità, per me, di unire dovere e piacere. Pesenterò una carrellata delle pellicole (e serie) più significative sull'argomento o che ben si prestano ad un'analisi psicologica approfondita. Arricchirò di volta in volta con le note, quello che inizia come un semplice elenco e che spero possa divenire un piccolo glossario tematico. Osservazioni e interpretazioni hanno carattere puramente indicativo e puntano inoltre a chiarire alcuni miti e costrutti che ruotano intorno a queste condizioni, specialmente in ambiente cinematografico.
Per una corretta informazione su un tema così delicato, seppur messo in arte, voglio ricordare che le stime sull'incidenza di disturbi transitori o permanenti nella popolazione adulta, a livello mondiale, parlano (stime al ribasso) di un 20-25%. La normalità è un concetto piuttosto relativo. Inoltre, anche se media, Cinema e letteratura ci hanno abituati ad una dicotomia cartoonesca, da un punto di vista scientifico, non esistono persone buone e persone cattive, solo persone che soffrono.
Disturbo Borderline di Personalità (protagonista), Disturbo Antisociale di Personalità, DIsturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità, Schizofrenia Paranoide, Disforia di Genere, Anoressia, Bulimia.
Dalla biografia di Susanna Keysen, ex internata. A (larghi) tratti grossolano, sporadicamente ci azzecca con precisione sorprendente. Sarebbe un ottimo manuale/campionario se non fosse un film prettamente sentimentale.
Con Sofia Helin, Kim Bodnia, Dag Malmberg, Rafael Pettersson, Puk Scharbau, Sarah Boberg
Sindrome di Asperger, Sindrome di Münchhausen per Procura, Disturbo Depressivo Maggiore
Rispettivamente: protagonista, madre (ipotizzato) e co-protagonista. Poco credibili alcune dinamiche, la rappresentazione dei disturbi è ottima e sufficientemente realistica, nei limiti del prodotto.
Con John Jarratt, Cassandra Magrath, Andy McPhee, Kestie Morassi
Disturbo Antisociale di Personalità / "Psicopatia"
Roboante e granguignolesco come ogni prodotto sui serial killers che si rispetti, seguito e serie tv scavano ulteriormente senza grosse sorprese. Ha il pregio di legare il disturbo del villain ad una chiara connotazione etnica e sociale, la più credibile del lotto.
La psicopatia, è un costrutto mai accettato ufficialmente dai manuali clinici ma comunque oggetto di ricerca.
Disturbi del Cluster B (Antisociale, Narcisistico, Borderline, Istrionico) / "Psicopatia"/ Disturbo Dissociativo dell'Identità
La natura goliardica e forse onirica di romanzo e film, lascia spazio all'interpretazione. Sopra, le ipotesi più accreditate. Tratteremo solo la prima, notando come, almeno ad un livello superficiale di lettura, sia presentato un caso di comorbidità tra disturbi della stessa "famiglia". Ripetiamo, la psicopatia è un costrutto sperimentale.
Disturbo romanzato per ovvi fini. Molto buona la prima parte, peccato sfoci nel metafisico. Ha un pregio: sottolinea come la mente sia (quasi) onnipotente, ovviamente in altri termini da quanto mostrato.
Disturbo Borderline di Personalità / Disturbo Paranoide di Personalità / Disturbo Dissociativo / Depressione Maggiore
Oltre ad essere un gioiello del Cinema tutto, riesce in un'analisi invidiabile. Sebbene un Disturbo Dissociativo sia l'ipotesi accreditata a livello "popolare", la protagonista presenta una chiarissima sintomatologia Borderline con tratti paranoidi: la dissociazione momentanea è uno dei criteri diagnostici riconosciuti. Per il resto osserviamo angoscia diffusa, paura del rifiuto/abbandono, impulsività, rabbia, ideazione paranoide, aggressività auto ed eterodiretta, subpersonalità infantili e narcisisiche, ipotesi di abusi pregressi e abuso di sostanze velatamente suggerito.
Disturbo Narcisistico di Personalità, Disturbo Borderline di Personalità
Rispettivamente Jesse (protagonista) e Ruby (comprimaria). La danza più classica tra Disturbi di Personalità che, al di là del manierismo lisergico della forma, è ben rappresentato nella sostanza e nelle dinamiche.
Spoiler: come nella vita reale, il Borderline fa quasi sempre polpette dell'"amato" Narcisista, che è decisamente più fragile e prevedibile. La prossima volta che osservate un matrimonio, osservatelo bene, potreste avere la "fortuna" di vedere la dinamica all'opera, anche solo per tratti. Per inciso, i disturbi non hanno sesso, solo una discutibile incidenza nella statistica, comunissimi uomini Borderline e donne Narcisiste.
Disturbo dell'identità di Genere (Disforia di Genere) / Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità
La prima di applica sia alla protagonista che all'antagonista, ove il genere è rappresentato metaforicamente dalla specie di appartenenza. Ariel è inoltre accumulatrice compulsiva con personalità abbandonica (non presenta in realtà tutti i criteri per una diagnosi DOCP).
Sdoganò il Disturbo al Cinema e diede origine all'epiteto "Bunny boiler" per descrivere una donna con personalità abbandonica, episodi prepsicotici e marcata aggressività auto/eterodiretta. Ricordiamo che ogni disturbo può presentarsi in modalità poliformi, comorborbido con altri disturbi e con sintomi di gravità molto variabile. Qui, è presentato un caso limite.
Con Erwin Leder, Rudolf Götz, Silvia Rabenreither, Edith Rosset
Disturbo Antisociale di Personalità / "Psicopatia" / Schizofrenia
Il protagonista presenta sadismo accentuato oltre che un chiaro quadro psicotico, potrebbe trattarsi quindi di comorbidità con un quadro Schizofrenico.
Disturbo Borderline di Personalità, Sindrome di Münchhausen per Procura
Struttura di personalità prepsicotica e personalità abbandonica per Kathy Bates. Stesso discorso fatto per Attrazione Fatale.
Molto interessante la "biografia" del personaggio, solo suggerita attraverso ritagli di giornale, dai quali si evince il suo passato di Angelo della Morte: una tipologia atipica di Serial Killer che in molti casi sembra presentare forti affinità con la Sindrome di Münchhausen per Procura (comorbida con altri disturbi). Il personaggio di Annie Wilkes ne è l'esempio perfetto.
Depressione Post Partum / Anoressia Nervosa / Disturbo Paranoide di Personalità
Si tratterebbe di "pre-partum" ma è tutto in chiave metaforica, compreso il vistoso dimagrimento del personaggio interpretato da Mia Farrow, e l'avversione successiva per i "beveroni". Se si tralascia la componente soprannaturale, è evidente il delirio paranoide.
Disturbo Antisociale di Personalità, Disturbo Post-Traumatico da Stress / Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità
Magnifica interpretazione di Ledger che rende per iperbole il costrutto Antisociale (con tratti Borderline ed Istrionici). Suggerito a più riprese un Disturbo Dissociativo per il buon Bruce Wayne, presenta in realtà "solo" una struttura nevrotica: stakanovismo ossessivo, isolamento sociale, traumi evidenti (tutti conoscono la storia). Nessun disturbo Dissociativo neanche per Harvey Dent/Due Facce, almeno in questa rappresentazione, DPTS anche per lui, con evidenza di problemi nella gestione della rabbia (tratti Borderline).
Disturbo Narcisistico di Personalità, Disturbo Somatoforme di Conversione (Isteria)
Presentate entrambe le varianti "overt" e "covert" dello spettro narcisistico, ove quella di Baldwin sconfina nell'ovvio e quella messa in scena dalla Kidman risulta ben più interessante, specialmente in abbinamento a punte isteriche. La classica diagnosi ottocentesca non è scomparsa come si crede ma è oggi affrontata da diverse prospettive: disturbi somatoformi per l'aspetto fisico, dissociazione per quello psichico e Disturbo Istrionico per gli aspetti mentali.
Con Bernard-Pierre Donnadieu, Gene Bervoets, Johanna ter Steege
Disturbo Antisociale di Personalità, Disturbo Post-Traumatico da Stress, tratti vari.
Anche in questo caso, strepitosa interpretazione di Donnadieu che regala però un personaggio estremamente asciutto e verosimile, niente iperbole. Insegna due fondamentali: un disturbato non va quasi mai in giro con capelli lerci e motosega e, nonostante qui il morto ci scappi eccome, un "sociopatico" può tranquillamente vivere un'esistenza normale con moglie e pargoli, persino insegnare chimica. Semplicemente la migliore rappresentazione del Disturbo Antisociale sul grande schermo.
Il fidanzato affranto Rex è tutt'altro che una persona risolta, per lui abbiamo DPTS a misfatto avvenuto e marcati tratti narcisistici presenti fin dall'inizio (con una manciata di ossessività che non guasta). Eloquente la simpatia, sottilmente suggerita, tra lui e l'antagonista, durante la sosta in autostrada. Personalità abbandonica invece, per la povera Saskia Wagter.
La frase chiave: "..ed è proprio perchè sta scritto di non saltare...che bisogna saltare!"
Isteria (non più in uso), Sadomasochismo (campo delle parafilie), Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità, Depressione Maggiore
Anche Cronenberg fa un po' troppo il sentimentale, ma è una biografia romanzata. Niente meno che i padri della Psicanalisi alle prese con le loro nevrosi. Disturbo non specificato per la Spielrein, affetta anche da parafilia masochistica. L'ossessivo e rigido Freud e uno Jung vittima di depressione nel finale, c'è un po' di tutto, abbastanza soft.
Eccellente caratterizzazione, il tono quasi fiabesco dona umanità e comprensione. Wormhole e salti nel tempo sono espedienti simpatici ed evocativi, qui però interessa altro.
Smontiamo una volta per tutte la credenza popolare che vorrebbe lo schizofrenico come una sorta di bipolare, nulla di tutto ciò.
Il disturbo rientra nelle psicosi, ovvero il soggetto perde contatto oggettivo con la realtà, non riesce a scinderla dall'allucinazione, che può assumere varie forme. Gli episodi sono transitori e variabili. Difficile stabilire se il negativismo (rigida opposizione alle richieste, semplificando) del personaggio sia da imputare anche ad un disturbo Oppositivo Provocatorio, ma è plausibile.
Evitando spoiler: la rappresentazione dei sintomi, ricercata con rigore da manuale, è addirittura il fulcro centrale. Qui sta la particolarità. Complessivamente un ottimo lavoro, lascia irrisolte alcune questioni, come ad esempio la reale configurazione di personalità della protagonista, evidentemente disturbata al netto della vicenda.
Disturbo Antisociale di Personalità, Disturbo Istrionico di Personalità
Tralasciando la prima (i tratti sono evidenti in tutti i personaggi, gioco forza), valse l'Oscar a Joe Pesci per una rappresentazione subdola e atipica del Disturbo Istrionico, comorbido con il primo. Atipico in quanto non legato ad un personaggio femminile, il personaggio ispirato a Tommy DeSimone parla chiaramente a più riprese: lui si sistema benissimo con una buona ragazza ogni sera. E poi.."buffo come?"
Disturbo Evitante di Personalità, Schizofrenia Paranoide, Disturbo Post-Traumatico da Stress
Morgan Freeman per il primo, Kevin Spacey e Brad Pitt rispettivamente secondo e terzo.I distubi del Cluster C (Evitante, Dipendente, Ossessivo-Compulsivo) passano spesso inosservati e sono sottoutilizzati al cinema in quanto aridi per definizione, poco affascinanti, ma rappresentano tratti comuni a migliaia di persone. Non tratteremo gli ultimi due ma ci concentreremo per una volta sul primo. Diagnosi differenziale: Disturbo Schizoide di Personalità (Cluster A), il personaggio di Freeman mostra comunque un certo interesse attivo e malcelato nella socializzazione, pare solo intimorito dalle conseguenze di una vicinanza emotiva.
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