Come sempre l'ordine dei molti titoli nella lista qui presentata rispecchia la gerarchia dettata dalla distribuzione. Al primo posto pertanto non poteva non esserci A Star is Born, presentato fuori concorso a Venezia, che - forte del successo che sta avendo negli States - avrà dalla sua 550 sale circa e promette un buon risultato anche da noi.
Compresi nella forbice tra i 350 e i 300 schermi sono invece i seguenti tre titoli, mentre il fantascientifico A-X-L avrà circa 150 sale. Scendono sotto al centinaio tutti i titoli rimanenti.
La stella a dire il vero è già nota: è Lady Gaga che per la prima volta si fa attrice e interprete principale del remake (il quarto, dopo quelli del 1937, del 1954 - regia di Cukor - e del 1976, con la Streisand) tutti ispirati a un primo film del 1932, sempre di Cukor. La trama è nella sostanza invariata: una cantante viene scoperta e lanciata da un pigmalione che però affonda mentre lei emerge. Qui lui è Bradley Cooper, anche regista. Ci sono - ovviamente - tante canzoni e il film, che sta andando bene negli USA, è stato presentato fuori concorso a Venezia.
Nel 1987 Shane Black era tra i protagonisti di Predator, il cult con Arnold Schwarzenegger. Oggi, a trent'anni di distanza e con alle spalle molte sceneggiature e qualche regia (tra le quali quella di Iron Man 3) , dirige The Predator, reboot del capitolo originale della saga, che racconta le conseguenze degli avvenimenti narrati allora.
Geneticamente modificati, attraverso la combinazione dei DNA di specie diverse, i cacciatori più letali dell'universo sono adesso ancora più pericolosi, più forti, più intelligenti. Quando un ragazzino innesca accidentalmente il loro ritorno sulla Terra, solo un gruppo di ex soldati e una disullusa insegnante di scienze potranno impedire la fine della razza umana.
La maschera grottesca di Rowan Atkinson, aka mr. Bean, riporta sul grande schermo il personaggio di Johnny English, creato per un primo film apparso nel 2003: l'anti-007 è un agente sfigatissimo del MI7, il servizio segreto inglese. Tanto sfigato che sarà proprio lui a dover entrare in azione per salvare un vertice del G12 visto che un hacker ha svelato l'identità di tutti gli agenti che contano.
Il romanzo di Jack London, che ha per protagonista un lupo addomesticato, torna ancora una volta sullo schermo, questa volta in un'animazione di produzione francese
Diretto e sceneggiato da Oliver Daly, il film di azione e fantascienza racconta la storia di Miles, un giovane ma poco fortunato motociclista che si imbatte in un cane militare robotico, realizzato con tecnologie militari e denominato AXL (acronimo in inglese di "Attacco, Esplorazione e Logistica"). I due formeranno una formidabile e affiatata coppia ma gli scienziati militari volgiono indietro il loro gioiello. E Miles non ci sta.
Una studentessa di origine algerina e cresciuta in Francia e un professore universitario tirannico e senza peli sulla linguasono i protagonisti della commedia francese diretta da Yvan Attal: uno scontro culturale e generazionale con sullo sfondo il tema dell'integrazione. Interpetano Daniel Auteuil e Camelia Jordana.
Vincent Lindon veste i panni di un giornalista investigativo chiamato dal Vaticano per partecipare a una commissione d'indagine su una giovane candida che sostiene di aver ricevuto una visita della Vergine Maria e che è finita al centro di una devozione popolare: una nuova Bernadette che si troverà al centro di qualcosa di più grande di lei.
Si muove in un mondo che ben conosce - essendo stato già attore - il primo film da regista di Mimmo Esposito: quella della commedia "locale" del sud Italia. Qui però l'ambientazione. come si capisce dal titolo, non è Napoli, ma la Sicilia. E la storia è praticamente quella di Giulietta e Romeo, ma ribaltata. Perché i due rampolli di due famiglie legatissime, di sposarsi - nonostante le pressioni di tutti - non ne vogliono proprio sapere.
Il mondo di Nathalie non è favoloso, è complicato. Del resto il titolo è stato messo per noi italiani solo per farci capire che si tratta di una commedia francese. Perché la vita dei Nathalie, professoressa divorziata, inacidita e invidiosa della bellezza e della gioventù della figlia - interpretata da Karin Viard - non sembrerebbe affatto divertente. Ma per fortuna è una commedia, e francese, e allora anche la crisi di una donna sola di mezz'età può divenire un'occasione di riscossa.
Prende il tratto da un romanzo del grande portoghese Pessoa il lavoro di Guilio Base, regista e interprete (insieme a Paolo Fosso, di chiara ambientazione teatrale: praticamente un lungo monologo con soli due personaggi in scena.
Era alla Quinzaine di Cannes - dove ha anche vinto un premio - il documentario di Stefano Savona, che racconta la vita di una famiglia palestinese nella striscia di Gaza.
Cade quest'anno l'ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali e più opportunamente che mai arriva questo documentario di Giorgio Treves (ce n'è però anche un altro, che non ha avuto ancora la fortuna di essere visto in sala: 1938 - Quando scoprimmo di non essere più italiani). Il lavoro di Treves ripercorre con l'aiuto di storici italiani e non i fatti dell'epoca, con l'aiuto di materiali d'archivio anche inediti.
A 90 anni dall'esecuzione degli anarchici Sacco e Vanzetti e a 50 dalla riabilitazione, il film di Montaldo del 1971 rivede la luce in una versione restaurata. In tale occasione, il regista espone le motivazioni di una scelta coraggiosa e rivela l’intero percorso artistico/produttivo.
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