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Addio a Charles Aznavour
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Addio a Charles Aznavour

1° ottobre 2018. Scompare, alla rispettabile età di 94 anni, Charles Aznavour, autore-compositore-cantante, attore e sceneggiatore francese di origini armene. Per il riconoscimento internazionale  (soprattutto turco) del genocidio subìto dal suo popolo durante la Prima Guerra Mondiale ha lottato fino ai suoi ultimi giorni. Passerà alla Storia come ultimo superstite di alcune generazioni di “chansonniers” francesi, da Charles Trenet passando per Jacques Brel, Georges Brassens, Léo Ferré, fino a Serge Gainsbourg. Nel dare la notizia del decesso, l’emittente CNN lo definisce “il Frank Sinatra francese”. Di certo, come Frankie, ha avuto un’immensa carriera sia come cantante che come attore cinematografico. Da ragazzo, Charles Aznavour sognava di diventare attore. Esploderà mondialmente come cantante, ma può vantare una carriera cinematografica di tutto rispetto davanti alle macchine da presa di grandissimi registi, francesi e non. Nel 1960, il film che lo lancia come attore a pieno titolo è “Tirez sur le pianiste” di François Truffaut, che lo aveva notato in un ruolo secondario nello splendido e amaro “La tête contre les murs” (“La fossa dei disperati”) di Georges Franju (1959). Faranno seguito ottime interpretazioni con registi di grosso calibro, incarnando personaggi cui sapeva conferire spessore con uno stile del tutto personale. Ha recitato in una sessantina di film francesi, ai quali vanno aggiunte le partecipazioni in pellicole straniere. Nel 1997 gli viene assegnato un meritatissimo “César” alla carriera. La sua ultima apparizione in televisione risale a quattro giorni fa. A 94 anni, era di rientro da una tournée in Giappone e aveva in agenda altri concerti in Ucraina, in Belgio… Chapeau l’artiste!

Playlist film (aperta ai contributi)

Gli scomparsi di Saint Agil

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 100'

Titolo originale Les disparus de Saint-Agil

Regia di Christian-Jaque

Con Erich von Stroheim, Michel Simon, Armand Bernard, Aimé Clariond

Gli scomparsi di Saint Agil

Charles Aznavour ha solo 14 anni ed è la sua seconda breve partecipazione, dopo un esordio due anni prima in “La guerre des gosses” del poco noto Jacques Daroy, primo adattamento cinematografico del romanzo “La guerra dei bottoni” di Louis Pergaud. Qui, però, anche se in un ruolo secondario, ha l’occasione di recitare insieme a giganti come Eric von Stroheim et Michel Simon. Tre studenti del collegio di Saint-Agil scompaiono misteriosamente dopo aver visto di sfuggita un visitatore notturno. Un magnifico thriller francese anni ’30.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La fossa dei disperati

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 92'

Titolo originale La tête contre les murs

Regia di Georges Franju

Con Jean-Pierre Mocky, Charles Aznavour, Anouk Aimée, Paul Meurisse, Pierre Brasseur

La fossa dei disperati

Una delle migliori pellicole di Georges Franju. François, un ragazzo idealista e passionale con problemi caratteriali si contrappone all’autorità del padre, un rigido avvocato, che riesce a farlo rinchiudere in un asilo psichiatrico. Un film tremendo e desolante, nel quale Charles Aznavour indossa i panni di Heurtevent, un gentile e commovente epilettico che tenta l’evasione insieme a François e si suicida pur di non tornare “in gabbia”. 

Rilevanza: 1. Per te? No

Tirate sul pianista

  • Noir
  • Francia
  • durata 85'

Titolo originale Tirez sur le pianiste

Regia di François Truffaut

Con Charles Aznavour, Marie Dubois, Albert Rémy, Nicole Berger

Tirate sul pianista

Anche se, a differenza di molti critici e opinionisti (anche del sito filmtv), non lo considero uno dei migliori film di François Truffaut, devo riconoscere che proprio il pianista del titolo, interpretato da Charles Aznavour, mi è sembrato il personaggio più indovinato, più originale  e meglio caratterizzato del film.

Rilevanza: 4. Per te? No

Un taxi per Tobruk

  • Guerra
  • Francia, Spagna, Germania
  • durata 95'

Titolo originale Un taxi pour Tobruk

Regia di Denys de La Patellière

Con Lino Ventura, Charles Aznavour, Maurice Biraud, German Cobos, Hardy Krüger

Un taxi per Tobruk

1)    . Un anno dopo François Truffaut, è Denys de La Patellière a dirigere Aznavour in un film bellico avventuroso, nel quale è affiancato da uno splendido Lino Ventura. Di seguito, l’opinione che ne scrissi tre anni orsono. “Enorme successo in Francia alla sua uscita nelle sale, snobbato dalla critica e adorato dal pubblico, il film di Denys de La Patellière racconta le peripezie di un comando di quattro uomini in fuga nel deserto dopo un sabotaggio effettuato a Tobrouk, occupata dai Tedeschi. Siamo nel 1941 e la guerra d’Africa infuria. Il loro mezzo viene distrutto da uno stukas, ma i nostri quattro eroi s’impadroniscono di un’automitragliatrice nemica, facendo prigioniero il capitano von Stegel, che li accompagnerà fino alla fine di una traversata rocambolesca, con un finale che lascia l’amaro in bocca.Un classico film di guerra che alterna toni da commedia a scene di suspense efficaci. Poca azione, pochi spari, ma alta tensione dall’inizio alla fine e, soprattutto, gioco d’attori e dialoghi sopraffini. Il quintetto di interpreti è un amalgama perfetto, anche se Lino Ventura, ovviamente, si impone sul resto della truppa. Al suo fianco un Charles Aznavour mingherlino ma dal carattere determinato e un Hardy Kruger sornione e intelligente nei panni del prigioniero tedesco. Ogni personaggio è servito dai dialoghi, talvolta esilaranti, spesso sferzanti, scritti da Michel Audiard, maestro della battuta folgorante, che ha sempre saputo infondere qualche cosa di irripetibile in tutte le sceneggiature che ha curato. Qui, Lino Ventura regala un paio di monologhi indimenticabili”.

Rilevanza: 1. Per te? No

Sotto il tallone

  • Thriller
  • Francia
  • durata 98'

Titolo originale La métamorphose des cloportes

Regia di Pierre Granier-Deferre

Con Lino Ventura, Charles Aznavour, Irina Demick, Maurice Biraud

Sotto il tallone

Ottimo “polar” che vede ancora una volta Charles Aznavour recitare insieme a Lino Ventura, al quale vanno ad aggiungersi nomi di grande prestigio come Pierre Brasseur e Maurice Biraud. Storia della vendetta di un uomo che ha scontato cinque anni di carcere per rapina, mentre i suoi complici se la godevano. 

Rilevanza: 2. Per te? No

Il tamburo di latta

  • Drammatico
  • Germania, Francia, Jugoslavia, Polonia
  • durata 142'

Titolo originale Die Blechtrommel

Regia di Volker Schlöndorff

Con David Bennent, Mario Adorf, Angela Winkler, Daniel Olbrychski

Il tamburo di latta

 Il film di Volker Schloendorf, palma d’oro a Cannes nel 1979 e oscar per il miglior film straniero nel 1980, offre a Charles Aznavour un ruolo di breve durata ma intenso e struggente nei panni di Sigismund Markus, negoziante di giocattoli ebreo che aiuta il piccolo Oscar a riparare il suo tamburo. Con l’avvento del nazismo, Sigismund esce ovviamente di scena. Una piccola ma preziosa partecipazione.

Rilevanza: 1. Per te? No

I fantasmi del cappellaio

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 120'

Titolo originale Les fantômes du chapelier

Regia di Claude Chabrol

Con Michel Serrault, Charles Aznavour, Monique Chaumette, François Cluzet

I fantasmi del cappellaio

Tratto da un romanzo di Georges Simenon e diretto da Claude Chabrol, il film offre a parer mio la miglior prova attoriale di sempre da parte di Charles Aznavour, affiancato questa volta da un Michel Serrault – come si usa dire – in stato di grazia. Il personaggio del piccolo sarto ebreo, unico testimone degli omicidi del cappellaio, è impressionante in termini di naturalezza e realismo: una figura timida e riservata che, senza volerlo esplicitamente, diventa l’elemento che fa saltare le certezze e il complesso sistema psicologico di un serial killer. Al riguardo, nella mia opinione del 2007 scrivevo: “(…) Una vera sopresa ce la offre poi Charles Aznavour. Il cantante franco-armeno è certamente anche un attore di lungo corso, ma non mi era mai parso così convincente. Recita la sua parte di modesto sarto padre di famiglia con misura, con il tono giusto. Parla poco, osserva con lo sguardo incredulo, timoroso”.

Rilevanza: 4. Per te? No

Les années campagne

  • Commedia
  • Francia
  • durata 90'

Titolo originale Les années campagne

Regia di Philippe Leriche

Con Charles Aznavour, Benoît Magimel, Sophie Carle, Clémentine Célarié

Les années campagne

Verso la fine degli anni ’60, il quindicenne Jules trascorre le vacanze presso un eccentrico nonno appassionato di piccole invenzioni e una nonna saggia e affettuosa. Qui, conoscerà le sue prime emozioni amorose. Un piccolo film passato quasi inosservato, ma aggraziato e sottile nella descrizione dei personaggi, a cominciare dal nonno Aznavour perfettamente calato nella parte del tenero settantenne saggio e ancora pieno di vitalità.

Rilevanza: -1. Per te? No

Ararat

  • Drammatico
  • Canada
  • durata 126'

Titolo originale Ararat

Regia di Atom Egoyan

Con Arsinée Khanjian, Christopher Plummer, Charles Aznavour, Eric Bogosian

Ararat

Il film di Atom Egoyan sul genocidio armeno, voluto e interpretato da Charles Aznavour, come sempre impegnato nella lotta per il riconoscimento quanto mai tardivo di una pagina nera della Storia europea. E’ l’unico film di questa lista che non ho visto, ma non potevo non citarlo per l’importanza che deve aver rivestito nella carriera dell’attore franco-armeno. Mi viene in aiuto l’interessante e accurata recensione di Degoffro in questo sito, in particolare quando scrive: “Forse il senso profondo della imperfetta ma necessaria e preziosa operazione di Atom sta nelle parole del regista Edward Saroyan (a cui dà volto l'intenso Charles Aznavour che nel film ha lo stesso nome del personaggio interpretato per Truffaut in "Tirate sul pianista").  Rivolgendosi a Raffi, Saroyan, quasi rassegnato afferma: "Ragazzo mio sai cosa provoca ancora oggi tutto questo dolore? Non è avere perso delle persone care o la nostra terra. E' la consapevolezza di potere essere odiati...così tanto. Che razza di umanità è che ci odia fino a questo punto? E con che coraggio insiste nel negare il suo odio? Finendo così per farci ancora più male!"

Rilevanza: 2. Per te? No

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