Sono stato molto combattutto nel stilare la mia personale top list. E' una lista che volevo fare da tempo ma che ho sempre rimandato. Sono troppi i film che considero dei capolavori e/o che mi hanno lasciato qualcosa di profondo nel cuore. Ho quindi deciso di fare una top list molto personale, anche se forse non troppo originale, privilegiando i film che mi hanno accompagnato nei passaggi più importanti della mia vita. Una precisazione: i film non sono elencati in ordine di importanza, ma in rigoroso ordine di personale prima visione. Sono tanti i film che avrei voluto ma non ho potuto inserire per non sforare il limite dei 20. Ho cercato anche di non inserire più di un titolo per regista. Ho anche cercato di ricomprendere nella lista un po' tutti i generi (anche se mancano i fantasy e le animazioni). Mi accorgo inoltre che mancano completamente dalla lista film francesi, inglesi (anche se è presente Kubrik), spagnoli e tedeschi. Ci tengo a precisare che questo non fa di me un euroscettico, anzi mi sento sono proprio il contrario: un cittadino dell'europa e del mondo.
Con Francesca Moriggi, Luigi Ornaghi, Antonio Ferrari, Carmelo Silva
Semplicemente la nostra storia. Un rigoroso documento storico sulla società tradizionale italiana che andrebbe fatto vedere obbligatoriamente nelle scuole primarie.
Con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Gigio Alberti, Vanna Barba, Giuseppe Cederna
Attraverso la messa in scena di un episodio minore della seconda guerra mondiale italiana, una riuscitissima fotografia dell’Italia contemporanea scattata un attimo prima dell’avvento di Tangentopoli.
Non capita spesso di vedere un sequel migliore del capostipite. E fare meglio de Il Padrino era quasi impossibile. Ma Coppola e De Niro ci sono riusciti.
A mio avviso il più grande film di guerra di sempre, diretto da una dei più grandi registi di sempre (certo che non includere Arancia meccanica nella mia topo list non è stato semplice…)
Forse non un capolavoro in senso assoluto, soprattutto se giudicato a vent’anni dalla sua uscita. Ma Benigni rimane uno dei miei comici preferiti. E ho anche avuto l’onore di crescere con una persona vissuta due anni in un campo di concentramento nazista. Lui, a differenza di altri compagni, non è mai voluto tornare a visitare il suo campo ma ha apprezzato molto il film, l’unico sull’argomento che sia mai riuscito a vedere.
Con Miki Manojlovic, Lazar Ristovski, Mirjana Jokovic
Dal calcio alla musica, fatte le dovute proporzioni col numero di abitanti, non c’è stato popolo più geniale di quello “jugoslavo”. E Underground ne è il suo testamento poetico.
Il film che mi ha fatto innamorare di Tarantino. E, dopo averlo visto, la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di assolutamente nuovo nella storia del cinema. Per me, superiore perfino di Pulp Fiction
Indesciso fino all'ultimo se inserire questo titolo o Se mi lasci ti cancello, non me la sono sentita di non inserire nella lista un’opera di Wes Anderson, un regista che si ama o si odia (non sono ammesse vie di mezzo). Bellissima storia di amore e ribellione preadolescenziale, iperrealistica nella sua surrealità.
Con Ryo Ishibashi, Masatoshi Nagase, Mai Hosho, Tamao Satô, Takashi Nomura, Rolly, Joshua
Un film sconvolgente, diretto da un regista che porta le proprie idee e intuizioni alle estreme conseguenze. Da vedere assolutamente in coppia con il successivo Noriko’s Dinner Table (che più che un follow up né è un prequel, o meglio un meta-prequel)
Adoro Abel Ferrara e questo, ancor più del precedente King of New York, è il film che preferisco, soprattutto per la magistrale interpretazione di Harvey Keitel, intensa come quella di De Niro in Taxi Driver (ruolo che guarda caso inizialmente Scorsese avrebbe voluto affidare allo stesso Keitel).
Come in altri casi, ho inserito il primo capitolo della serie per quotarla tutta. Film romantico senza troppe pretese per adolescenti? Chi lo pensava nel 1995 (e io, ancora imberbe, non ero tra questi), si è probabilmente dovuto ricredere con i due sequel del 2004 e del 2013. Impressionante il realismo con cui vengono rappresentate le varie fasi della storia d’amore dei due protagonisti e, almeno per me, emozionante ma anche inquietante rivivere parole e episodi che potrebbero benissimo appartenere alla mia autobiografia. Anche Linklater, ovviamente, è un regista che si odia o si ama…
Con Anamaria Marinca, Laura Vasiliu, Vlad Ivanov, Alexandru Potocean
Mi resta una sola fiche e non è semplice scegliere su quale regista e/o film puntare. Scelgo infine questo splendido film, che mi ha fatto avvicinare al poco conosciuto (almeno qui in Italia, cinefili a parte) regista rumeno. Film visto quasi per caso, poche settimane prima della nascita di mio figlio… e subito dopo aver visto al cinema “Alabama Monroe”. Lascio a voi misurare il mio autolesionismo…
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