Ancora un drappello di uscite - prima che il numero dei nuovi film cali occorrerà ancora aspettare un paio di settimane - caratterizzano un nuovo fine settimana in cui la distribuzione non prevede che ci sarà la coda davanti alle casse (pensarlo - ovviamente - sarebbe follia).
Azzeccare l'ordine - dal meglio distribuito a quello praticamente invisibile - questa volta era facile. E così se il remake di Papillon arriva in quasi 300 sale, alla pari con il catastrofico-adrenalinico Hurricane - Allerta Uragano, si accettano scommesse sul numero di schermi sul quale verrà proiettato il film italo argentino del 2012 La guerra del maiale.
In compenso c'è di buono che due film dai quali ci si aspetta qualità - quello di Lanthimos e Tully, di Rietman - avranno rispettivamente 230 e 120 sale.
Che un film di Lanthimos arrivasse a un simile numero, francamente era difficile da immaginare. Ah questa assurda estate!
Charlie Hunnam e Rami Malek - attori resi celebri dai ruoli ricoperti in serie tv - si confrontano con due mostri sacri come Steve mcQueen e Dustin Hoffman che interpretarono il primo Papillon nel 1973. Entrambi i film attingono al romanzo autobiografico di Henri Charriere), al quale questo remake è più fedele per periodo e ambientazione. Dirige il nuovo talento danese Michael Noer.
Rob Cohen - regista, tra gli altri, del primo Fast & Furious - ha pensato bene di mettere insieme il classico plot dominato da una catastrofe naturale (in questo caso un uragano) con quello di un heist-movie. Il risultato ovviamente è due volte esplosivo: un catastrophe-action movie. Serve altro?
Premiato al Festival di Cannes dello scorso anno per la migliore sceneggiatura il nuovo film del greco Lanthimos (Canino, The Lobster) è un thriller metafisico, denso di significati, inquietante e spiazzante come i suoi film hanno già mostrato di saper essere. Nel cast spiccano le presenza di Colin Farrell e Nicole Kidman.
La coppia Jason Reitman, regista, e Daiblo Cody, sceneggiatrice, torna alla carica dopo Juno e Young Adult, scritturando di nuovo l'attrice di quest'ultimo, Charlize Theron, e calandola nel ruolo di una madre in evidente stato di spossamento per la nuova gravidanza a 40 anni che vede arrivare nella sua vita una specie di Mary Poppins: Tully, interpretata da Mackenzia Davis, che si rivelerà fondamentale.
Con Karel Roden, Jirí Balcárek, Slávek Bilský, Jenovéfa Boková, David Cerný
Isiprato alla vita del fotografo ceco Saudek - che conobbe la shoa e che seppe, nella Cecoslovacchia dominata dal gigo del comunismo sovietico, costruirsi una carriera e una fama internazionale lavorando sul tema dell'erotismo e del corpo femminile, nonostante i severi controlli della polizia ceca.
Un film islandese che arriva nelle sale italiane merita quasi di essere visto a priori. L'ultimo è stato Virgin Island, uscito in aprile (ma del 2015). Questo almeno è solo dell'anno scorso quando è approdato alla sezione Orizzonti di Venezia, analizza le origini del conflitto tra umani, e racconta di una banale disputa tra vicini che diventa faida.
Olivier Marchal torna alla regia dopo una lunga assenza e non poteva che presentare un noir, nel suo stile (e nelle sue origini: prima di essere regista e attore du poliziotto, come è noto). La storia - che assolda Benoit Magimel e Gerard Depardieu - è quella di un imprenditore messo alle strette che escogita una gigantesca frode ai danno dello Stato.
Con Victor Laplace, Arturo Goetz, Ricardo Merkin, Roberto Castro, Tony Villas, Julio Lopez
Affiora nelle sale questo film di produzione indipendente italo-argentina del regista David Maria Putortì, tratto dal romanzo Diario de la guerra del cerdo, dell'argentino Adolfo Bioy Casares: una cruda riflessione sulla guerra tra generazioni che punta il dito sulla gerontocrazia, male oscuro della nostra società.
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