Nei giorni del Mondiale di calcio in Russia, il primo senza Italia da tante decadi a questa parte, un evento nefasto per chi ama questo sport, varrebbe la pena distrarsi guardando altrove (tanto per dire, qualsiasi ente d’intrattenimento ne trarrà un minimo di giovamento e – silente - si sfrega le mani), ma il chiodo fisso è duro da estrarre e l’occasione rimane buona per incardinare un discorso tra questo sport, nettamente il più amato nei nostri lidi, e il cinema. Qualunque cinefilo pienamente formato che ami il calcio, non ha avuto bisogno di troppo tempo per capire che il matrimonio tra il cinema e il suo sport preferito rimane una chimera, al contrario di quanto accade con altri sport. A parte il deficit dovuto a una cronica carenza statunitense, che invece alimenta con costanza il prodotto per basket, baseball, football americano e hockey su ghiaccio, tra questi due mondi esistono distanze non facilmente ripianabili. In linea di massima, entrambi adottano – di volta in volta - uno schema ma poi la sorpresa ha fonti differenti, non conciliabili. Già, perché se in entrambi i casi usualmente vince il più forte, nel calcio possono esserci sorprese o anche semplici colpi di genio, mentre il cinema che va al suo seguito è inevitabilmente anticipato dagli eventi e raramente riesce a riprodurre un’istantanea puntuale senza perderne l’esuberanza. Fortunatamente, esistono molteplici modi per ovviare a questo limite imposto dall’alto. Per chi ha qualche anno sulle spalle, Fuga per la vittoria è un must, che falsifica ogni modalità di gioco a fin di bene (cinefilo), un primo esempio per dipanare le più disparate variazioni sul tema. Così, con Il mio amico Eric, Ken Loach ha ripreso – e sfruttato con lungimiranza - l’iconica figura di Eric Cantona per rimodulare un tema sociale, con Offside, Jafar Panahi ha ben rappresentato le ingiuste limitazioni alla libertà delle donne, mentre Sognando Beckham, pur senza possedere la medesima filigrana d’autore, ha descritto desideri e volontà su più fronti. Ancora, c’è chi, come Goal of the dead si è addentrato nel zombie movie e chi, come Shaolin soccer, ne ha tratto una personale poetica dell’assurdo di grande successo, senza scordare il fenomeno nostrano de L’allenatore nel pallone e Juan José Campanella che, subito dopo la consacrazione internazionale ottenuta con Il segreto dei suoi occhi (a voler ben vedere, una delle scene più articolate avviene all’interno di un stadio di calcio), ha avuto il coraggio di orientarsi in tutt’altri lidi, con l’animazione di Goool!, partendo dal glorioso bigliardino. Ovviamente, la lista è potenzialmente infinita e già di principio troverete altri titoli oltre a quelli anticipati, per cui siete liberi – anzi, invitati – ad aggiungerne altri, per votare con un squillante Sì tutti quelli che volete premiare perché amati profondamente. Ogni commento aggiuntivo, o descrizione in calce ai film aggiunti, è ben voluto, oltre che utile per fornire un input da perseguire per ogni altro cinefilo che sia anche calciofilo.

Appendice. Chiunque di voi, può formulare nuovi quesiti senza alcuna limitazione (es. è meglio Steven Spielberg o Stanley Kubrick, preferite Alfred Hitchcock o John Ford, recita meglio Michael Fassbender o Leonardo DiCaprio, è più gnocca Natalie Portman o Alicia Vikander, adorate di più Marcello Mastroianni o Vittorio Gassman). Vi chiedo, gentilmente, di rispettare solo poche semplici regole. Indicare nell’oggetto della playlist “I sondaggi di FilmTv.it”, il numero consecutivo, il tag “I sondaggi di FilmTv.it” (si mette in fondo, al secondo passaggio, al massimo chiedete se avete dei dubbi), dal quale sarà notte tempo possibile recuperare ogni scritto (e anche capire il numero da inserire nell’ordinamento) e di riportare in fondo questa appendice in modo tale che chiunque legga possa a sua volta formulare nuovi sondaggi (è questa la volontà), rispettando le regole (è questa la necessità) che servono semplicemente per rendere ogni pezzo facilmente rintracciabile, consecutivo e mai terminale. Se avete dubbi su quanto scritto pocanzi, potete sempre scrivermi direttamente nel mio box prima di pubblicare un pezzo, vi risponderò volentieri, appena possibile.