Sono tredici i film in uscita in questo fine settimana. Volete non trovare qualcosa che vi possa tenere lontani dalla televisione e da un mondiale di calcio al quale nemmeno siamo presenti? Il "pensiero positivo" lo aggiungiamo noi, ma l'affollatissimo weekend al cinema è il risultato del tipico ragionamento dei distributori quando sentono il fiato dell'estate sulle spalle e sanno che sarà durissima portare gente al cinema. Ecco allora che possono trovare soddisfazioni gli habituées, quelli che non si arrendono nemmeno quando le città si svuotano, Sono infatti diversi i film che provengono dai festival e comprendono tanto opere drammatiche che commedie. Non mancano, come da tradizione estiva, horror e, sul fronte dell'animazione, arriva un campione di incassi cinese.
Naturalmente nessun campione di incassi si profila all'orizzonte: non è una questione di qualità ma di numeri. La commedia francese Sposami, stupido (nelle sale già da ieri) è infatti la meglio distribuita con 270 sale: un numero che non consente sicuramente di battere gli incassi di Jurassic World, solidamente in testa dopo tre settimane dall'uscita.
Come già in altri casi anche nella pellicola diretta e interpretata da Tarek Boudali la questione migranti - mai come ora attuale - volge in commedia. In questo caso si compie addirittura un cortocircuito con i diritti della minoranza omosessuale, perché il protagonista, un giovane studente marocchino, non risucendo ad avere il visto, lo ottiene con un trucco noto: sposarsi. Già ma con il suo amico, anche se nessuno dei due è gay. La finzione dovrà però essere portata a fondo per essere credibile.
Più famoso nei paesi anglosassoni che da noi, il gioco "dare or truth" tra un gruppo di amici diventa il motore del meccanismo mortale e orripilante del film di Jeff Wadlow, già autore di Nickname: Enigmista e di Kick-Ass 2,
Marco Ponti, regista di commedie che da Santa Maradona in poi si sono susseguite negli anni 2000, aggiunge un nuovo capitolo che nel titolo prende spunto (è moda consacrata ormai) da una canzone. Qui la vita spericolata è quella di Roberto, meccanico sull'orlo del fallimento che si trasforma, per ridicolo errore, in rapinatore di banca. Inizia perciò, con la ragazza presa in ostaggio e subito vittima della sindrome di Stoccolma e il suo amico campione di rally, una rocambolesca fuga che li vedrà diventare man mano eroi sui social.
È del 2016 il film d'animazione cinese che approda ora nelle sale da noi. Partorito da un percorso produttivo durato ben 12 anni, è ispirato da un mito presente nel testo classico taoista Zhuangzi. Nonostante però la provenienza cinese, l'animazione guarda chiaramente - nei tratti - ai caposaldi dell'animazione giapponese - con lo Studio Ghibli in testa - che qui si fa però magniloquente ed epica. In patria è stato super campione di incassi.
Scoprire che il proprio padre vero non è quello che ci ha cresciuti può essere sconvolgente. Lo è sicuramente per Erwan - quarantacinquenne bretone - che inizia a cercare quello che ha scoperto essere il suo vero genitore. Un viaggio che diventerà assai complicato e pieno di sorprese sentimentali. Film presentato alla Quinzaine 2017.
Quarto film per il danese Trier: un thriller sovrannaturale che ha come protagonista una studentessa ventenne che si innamora di una sua compagna e scopre di avere poteri spaventosi e inspiegabili.
Film documentario diretto da Vanessa Redgrave sul dramma dei migranti, con testimonianze e filmati di repertorio che cercano di ampliare lo sguardo dall'attualità analizzando le condizioni degli immigrati e dei rifugiati in Europa nel corso del XX e XXI secolo.
Diretto da Walter Bencini, un documentario che testimonia il lavoro e la vita degli ultimi "cowboys" nostrani, allevatori di bovini allo stato brado nella Maremma e ultimi eredi, in sella ai loro cavalli, di una tradizione millenaria.
Opera prima del sin qui attore francese Xavier Legrand: un teso romanzo familiare che affronta la dolorosa e attuale questione della violenza domestica in un nucleo famigliare - padre, madre e figlio - spezzato dal divorzio dei genitori e minacciosamente dominato da un padre violento.
La seconda regia di Dominic Savage dopo Love + Hate (2005) è questa opera centrata sulla vita di una giovane donna e madre la cui vita sembra ordinata e realizzata e che invece cela dentro sé una rivoluzione. Nei panni della protagonista la solida Gemma Arterton.
Il film che nel 2016 ha vinto il premio del pubblico al Torino Film Festival è questo racconto di fantascienza - opera prima del regista Sebastian Hilger - ambientato in un futuro assai vicino, che racconta di una cittadina dove con il ritrarsi della marea sono scomparsi tutti i bambini.
Apprezzato video artista e documentarista nativo di Bitonto e residente in Svizzera, Terlizzi approda al lungometraggio raccontando la storia di un ragazzo di una famiglia molto povera che vive nella campagna pugliese e che anela agli studi universitari: affronterà il suo percorso di formazione nella contrapposizione dialettica tra le sue origini e la modernità, tra natura e cultura.
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