Ancora un settimana di uscite "complicate" dalla presenza dello scorso 1° maggio, che ha motivato l'anticipo di alcuni dei titoli presenti in questa lista. Con molte sale ancora occupate dall'ultimo Avengers, che è qui per restare a lungo visti i successi al botteghino, gli spazi per le nuove entrate sono ovviamente minori. Tranne infatti Arrivano i prof, che ha aperto in quasi 400 sale e la commedia Game Night, con quasi 300, tutti i film elencati sono al di sotto della soglia della 100 sale, in alcuni casi anche molto al di sotto. Non mancano tuttavia opere interssanti in arrivo dai maggior festival europei.
Bisio, Nichetti, Rocco Hunt e Lino Guanciale sono le teste di serie di un cast assai nutrito chiamato a interpretare i peggiori professori per i peggiori studenti - quelli di un'ipotetico Liceo Manzoni dove la media dei bocciati è così alta che la scuola rischia la chiusura. E allora via: colori primari e battute essenziali per la scuola secondaria. Missione promuovere. Intanto il film diretto da Ican Silvestrini, che strizza l'occhio ovviamente a un pubblico giovane, ha già conosciuto un primo successo il 1° maggio, giorno della sua uscita nelle sale.
Wes Anderson racconta in stop motion la storia del dodicenne Atari e della sua lotta contro la decisione che vuole tutti i cani di Megasaki, la sua città, esiliati in una vasta discarica. Una storia animata e ambientata in futuro prossimo, ma con molte ispirazioni cinefile tratte dal passato, soprattutto quello giapponese.
Premio per la miglior regia alla ultima Berlinale.
Dopo il dramedy, ecco il thrilledy, ovvero un thriller con toni da commedia, o viceversa, vedete voi. Un invito a cena con delitto che trascinerà i partecipanti alla serata, abituati a riunirsi per giocare insieme, in un vortice ricco di situazioni inattese e demenziali. Nel cast Rachel McAdams e Jason Bateman.
Thriller psicologico centrato sulla sparizione della figlia di un senatore e sulla conseguente ricerca messa in atto dal protagonista, interpretato da Joaquin Phoenix, ex-veterano disturbato che si è ritagliato un ruolo da giustiziere ma che incontra una crisi e una nemesi proprio affrontando il caso della giovane Nina.
Dirige Lynne Ramsay. Film selezionato per il concorso di Cannes 2017.
In tremenda sincroncità con il caso della giovane pakistana residente in Italia e uccisa dalla famiglia per motivi d'onore, l'opera della regista Iram Haraq - che con la protagonista del film condivide le origini miste - documenta una storia analoga, simile a quella di molte donne che provengono da Paesi islamici e che assaggiano la diversa condizione femminile nei Paesi ospiti, andnando incontro a conflitti insanabili con i genitori e con la loro provenienza culturale. In questo caso però, lo sguardo cerca una mediazione, osservando anche la motivazioni profonde della famiglia.
Isabelle Huppert, ormai ufficialmente senza età, è la protagonista di questo film del regista francese Benoît Jacquot tratto dal romanzo di James Hadley Chase, lo stesso che aveva ispirato il film di Joseph Losey del 1962 con Jeanne Moreau (Eva). Nei panni di una prostituta di alto bordo, stringerà una relazione fatale per un giovane scrittore in cerca d'ispirazione per un romanzo che dovrebbe riscattarlo dalle sue menzogne artistiche e umane.
Ambientato nella Bologna del 2002, il primo lungometraggio non documentario di Annarita Zambrano proviene dal Certain Regard di Cannes 2017 e racconta dei "danni collaterali" degli anni di piombo. Un'opera sulla giustizia raccontata attraverso la vicenda del suo protagonista, un italiano esule in Francia e accusato di essere mandante di un attentato (ispirato a quello subito dal giuslavorista Marco Biagi), interpretato dal sempre bravo Battiston.
Con Andrea Lattanzi, Francesca Antonelli, Renato Scarpa, Giulia Elettra Gorietti
In streaming su Timvision
Manuel è un ragazzo che è andato incontro a una gioventù difficile e che ha trascorso gli ultimi anni in un istituto per minori senza genitori. Ora però che ha diciotto anni è fuori, solo, e deve andare incontro alla sua vita e a un nuovo carico di responsabilità.
Primo film di finzione per il regista Dario Albertini: un romanzo di formazione umanista e centrato sul volto del suo protagonista, Andrea Lattanzi.
Una storia che si colloca agli epigoni della Seconda guerra mondiale in un villaggio in Ungheria, dove i paesani si sono spartiti i beni e le terre degli ebrei deportati. L'arrivo in paese di due ebrei ortodossi genera però paure e nervosisimi in chi ha la coscienza sporca e teme di diver restituire il maltolto.
Opera raffinata e girata in un rigoroso bianco e nero dall'ungherese Ferenc Török e proiettata all'interno della sezione Panorama della Berlinale 2018.
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