Film di serie B, film beatificati ad arte dalla critica, film riusciti male, film pretenziosi, o anche solo lavori pateticamente ignobili: il panorama dei film brutti è variegato, nonché, come è naturale che sia, estremamente divisivo e soggettivo. Propongo qui una serie di film che farà discutere. Opere che al loro terminare mi hanno sempre fatto un po' pentire di coltivare una passione per il cinema, salvo poi rendermi conto che non c'è luce senza tenebra, e non ci possono essere vette cinematografiche senza fosse. Non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una lista che serve a me per delineare la mia idea di cinema con sempre maggiore precisione.
Playlist film
Che dire? Il primo film della saga aveva un sottotesto sociale che lo rendeva persino interessante, il secondo se ne era disfatto per aderire ad un bimbismo greve e gratuito, ma il terzo si disfa anche di tutto il resto, compreso il giovane attore che interpretava Junior. Maledico Italia 1 per averlo trasmesso così tante volte quando ero piccolo. Voto: 1
Film che si inscrive nel prospero solco degli Acchiappa-Oscar, con l'aggravante di essere un totale disastro che non commuove, che propone un protagonista dall'acquiescenza irritante - che nel confronto col contemporaneo Django di Tarantino perde pure giocando a tressette - e che propala violenza gratuita pensando di fare bel cinema. La trovata dell'angelico Brad Pitt, mai così artificialmente hollywoodiano, a fare da deus ex machina dell'intera vicenda, aggiunge vergogna al disonore. Voto: 2
Questo film ti fotte, poche storie. Come il The Forgotten di cui sopra, ti seduce con una storia di mistero e poi ti lascia in uno spazio indefinito dell'universo come un cane in autostrada, perso fra 1000 plot holes. Voto: 3
Se il Reloaded aveva contribuito ad annacquare le buone sensazioni ispirate dal rivelatorio primo film della saga, il Revolutions ne fa proprio strage, distruggendole con il suo frastuono indiscriminato come farebbe un soprano stonato con i vetri di una finestra in una striscia animata dei Looney Tunes. Voto: 3
Spiace soprattutto per Neeson e la Moore, meritano di molto meglio. Voto: 4
Amo il tennis più di ogni altra cosa. E pertanto odio questo film del 2004 più di qualsiasi film passato, presente e futuro sull'argomento. Peccato, perché lo spunto era notevole. Voto: 4
Mi auguro solo che Biancaneve e Cenerentola abbiano negato alla giuliva protagonista la tessera di socia del club delle Principesse Disney. Voto: 4
C'è stata una guerra dei cloni? Quando? Voto: 4
Il filone dei ragazzini onniscienti e so-tutto-io ha fatto danni incomparabili. Voto: 4
Cast buono, ma storia anoressica che scimmiotta, non so quanto volontariamente, i primi film di Tarantino, nei personaggi e nelle situazioni. I personaggi soprattutto legano poco, e quando lo fanno, non sono convincenti. Voto: 4
Il contrastato idillio amoroso fra Holden e una sensuale donna del mestiere orientale non riesce a coinvolgere fino in fondo. E poi, uff, che noia questa Hong Kong così densamente occidentalizzata. Voto: 4
Esempio cristallino di quei film che vanno avanti per una loro inerzia interna, senza il minimo controllo del regista o dei protagonisti (insulsi). Geena Davis, interpretando una svampita addestratrice di cani, ci ha vinto anche un Oscar. Impossible is nothing, diceva un famoso spot. Voto: 4
Monica Bellucci non sa recitare, ma ha anche dei difetti. Voto: 5
Il castello sospeso per aria rappresenta esattamente cosa sia questo sopravvalutato film dello Studio Ghibli: un'opera che si regge sul nulla, sulla pretesa che lo spettatore colga i deliri allucinogeni del regista senza che gli venga fornito alcun indizio. Un David Lynch giapponese, Dio ce ne scampi, ne è sufficiente uno. Voto: 4.5
Un pezzo di cielo rovinato sulla testa del vispo polletto protagonista è fin troppo poco: io avrei fatto cadere l'intera volta celeste, con galassie, pianeti, buchi neri e quasar assortite. Voto: 5
La sequenza alla Ben-Hur eleva di parecchio la fattura di un film altrimenti desolatamente lontano dalle altezze della prima trilogia. Voto: 5
Viene meno tutto lo straordinario ed angosciante senso di attesa della condanna a morte presente nel libro di Grisham. Un Hackman stranamente amorfo non riesce a caratterizzare per bene un personaggio memorabilmente controverso come Sam Cayhall. Voto: 5
Sonnolento melodrammino medioevale, con un Tony Curtis col ciuffetto inverosimilmente fuori posto e una Janet Leigh che ancora doveva mangiare un po' di polvere, prima di diventare Marion Crane. Voto: 5
Western di epoca tarda e destituita ormai di qualsivoglia velleità poetica. Charles Bronson ha l'espressione un pochetto schifata di chi sa che non sta facendo la storia del genere. Voto: 5
Il più deludente dei capitoli pirateschi con protagonista il bravo Johnny Depp. Buono tutto sommato il finale. Voto: 5
Un tema non troppo originale cavalcato in una maniera che non può ammaliare lo spettatore. Una vita potenzialmente infinita merita un orizzonte temporale molto più ampio di quello affrontato nella pellicola. Voto: 5
Forse il film peggiore di Verdone fra quelli che ho visto. Lui certo, è la solita maschera verdoniana vessata dalla vita, ma manca il consueto sguardo al sociale, sostituito qui da trascurabili beghe intrafamiliari. Voto: 5
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