Stereo
- Sperimentale
- Canada
- durata 65'
Titolo originale Stereo
Regia di David Cronenberg
Con Ronald Mlodzik, Jack Messinger, Iain Ewing, Clara Mayer, Paul Mulholland, Arlene Mlodzik
STEREO
Sperimentale ed estremamente complicato esordio di Cronenberg nel Lungometraggio.
La limitazione estrema dell'assenza di suoni viene riscattata grazie all'inserimento di voci fuori campo il cui compito è commentare le azioni mostrate sullo schermo attraverso l'uso di un linguaggio para-scientifico per certi versi irritante. I soggetti ripresi invece sembrano prendersi gioco dell'audio con azioni assurde e/o sessuali, ma progredendo l'esperimento i rapporti interpersonali assumono via via caratteri sempre più nevrotici, violenti ed autodistruttivi, oltre a lasciar trasparire un senso profondo e sconcertante di noia.
La psichiatria, convinta di poter trovare attraverso esperimenti risposte ai misteri insoluti del comportamento sociale ed individuale umano, concepisce la Vita come una mera cavia, un soggetto da analizzare, violandone l'intimità mentale e sessuale. Ma il risultato ottenuto non è un'evoluzione ma un'involuzione: le 'cavie' perdono l'uso del Linguaggio, il gusto per l'Eros e alla fine la risposta è una nevrosi violenta e autodistruttiva.
La dissacrazione mentale dell'Individuo parte dal Corpo, che però non è ancora 'spogliato' col gusto Horror che renderà celebre l'Autore canadese, ma si configura nella nudità dei corpi 'reali' tipica della seconda fase stilistica di Cronenberg.
La cripticità (e il b/n) del film rende quasi inevitabile l'accostamento con l'Esordio di un altro Grande Regista Psicologico e Sperimentale, ovvero con l'"Eraserhead" di Lynch, ma mentre in "Eraserhead" si avverte una coerenza stilistica e concettuale nell'apparente confusione della trama e nella incomprensibilità del 'senso', nell'opera di Cronenberg sembra di trovarsi di fronte ad un Discorso ancora poco chiaro nelle intenzioni, e la visione tradisce una Acerbità ancora molto forte.
Resta però un Tassello Fondamentale per la comprensione dello Stile e del Pensiero del Grande Regista canadese, che contiene già in sé i 'germi' dei suoi Capolavori futuri.
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