Fitzcarraldo
- Avventura
- Germania
- durata 158'
Titolo originale Fitzcarraldo
Regia di Werner Herzog
Con Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy, Miguel Angel Fuentes, Paul Hittscher
Tempo da muri, in Italia e in Europa. Dove l’elemento divisivo per eccellenza viene invocato, paventato, minacciato e/o applicato a politiche dal respiro corto quanto quello del “confine” delimitante. Agognato da cittadini spaventati dalle grida amplificate delle prèfiche da (pre/post) voto, rintanate in numeri da prefisso (e bui anfratti “di confine”) nei periodi socialmente floridi ma pronti a mostrare le fauci nei molti contrasti delle (complesse) problematiche locali e globali attuali.
La verde muraglia (non quella leghista) parte dalle coste atlantiche del Senegal e conta di arrivare a quelle dell’Oceano Indiano di Gibuti. Fa parte di un immane progetto promosso dall’Unione africana nel 2007, che dovrebbe concludersi con la creazione di una striscia boschiva lunga 7.600 km e larga 15. Gli inizi del progetto sono stati lunghi e farraginosi, quasi quanto le trattative, la stima dei costi tra gli undici paesi firmatari (Senegal, Mauritania, Mali, Burkina Faso, Nigeria, Niger, Ciad, Sudan, Eritrea, Etiopia e Gibuti) e lo studio delle difficolta logistiche connesse al controllo sulla crescita degli alberi in zone del “percorso” prevalentemente disabitate. Per il momento, in Senegal sono stati già piantati 13 milioni di alberi su una superficie di circa 50 mila ettari; l’incoraggiante tasso di rimboscamento del 75%, in una zona di estrema siccità, fa ben sperare per il prosieguo della piantumazione che prosegue a ritmi di circa 2 milioni di piante all’anno. Le piante selezionate, per la loro alta resistenza al clima estremo, sono la l’acacia senegalese e la palma da dattero.
Se ne vedono alcune dell’altezza di circa 1 metro a qualche chilometro dal misero villaggio (N’Guermalal) dove vive il contadino Ahmed Diop, boschetti di 500 ettari recintati da fil di ferro per proteggere le giovani piante dagli animali. Il suo racconto ci parla di una regione una volta rigogliosa poi desertificata dall’abbattimento indiscriminato del verde e dal prosciugamento di pozzi, senza alcun pensiero per il clima che si faceva sempre più secco. Per questo comprese subito l’importanza del progetto quando vide i primi alberelli recintati piantati nel 2008, prese ad accudirli ed a difenderli come fossero suoi, soprattutto dai pastori nomadi che volevano ricavarne foraggio per capre. Saggiamente, perché il piano prevedeva anche la creazione di piccoli orti polivalenti dove oggi si fa crescere di tutto (carote, cipolle ma anche angurie e agrumi); sono anche ricomparse gazzelle e lepri, scomparse da decenni.
Perché gli alberi non servono soltanto a fermare il vento riducendo l’erosione dei terreni ma favoriscono anche la conservazione dell’umidità e l’arresto della desertificazione dell’area sud-sahariana, con una auspicabile rigenerazione del suolo ed un conseguente arresto della migrazione della popolazione; che oggi conta quasi 650 milioni di persone (quasi tutti contadini che vivono in aree prevalentemente rurali) e che supererà abbondantemente il miliardo nel 2055. Col pericolo aggiuntivo, ad aggravare la già precaria situazione, delle azioni violente di Boko Haram intorno al lago Ciad e gli attacchi di Al Qaeda in Mali, organizzazioni che a causa dell’impoverimento progressivo e inarrestabile non faticano purtroppo a trovare persone disposte ad arruolarsi tra le lorio fila.
La striscia di palme ed acacie dovrebbe essere ultimata nel 2030 con un costo previsto di circa 8 miliardi di dollari (interamente forniti da U.E., O.N.U., Banca Mondiale e Unione Africana – Che sembrano aver preso alla lettera uno dei vuoti motti dei “ghignanti” di cui sopra: “aiutamoli a casa loro”).
Un progetto forse utopico (mi pare di ricordarne altri similari nei decenni scorsi) questa “terraformazione” del deserto ma per il quale sperare ogni bene, sia per migliorare le condizioni di vita di intere popolazioni che per evitare che rischino la vita in viaggi dall’esito incerto. O anche, molto egoisticamente, per togliere un comodo alibi alle argomentazioni delle pseudo cassandre europee e nazionali, stanandone (magari) l’inconsistenza politica.
La speranza è stata piantata.
Titolo originale Fitzcarraldo
Regia di Werner Herzog
Con Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy, Miguel Angel Fuentes, Paul Hittscher
Titolo originale Monsters
Regia di Gareth Edwards
Con Whitney Able, Scoot McNairy, Kevon Kane
Muraglia.
Titolo originale The Living Desert
Regia di James Algar
Titolo originale Das grüne Wunder - Unser Wald
Regia di Jan Haft
Con Benno Fürmann
L'intero.
Titolo originale The Lord of the Rings: The Two Towers
Regia di Peter Jackson
Con Elijah Wood, Sean Astin, Viggo Mortensen, Orlando Bloom, Ian McKellen, Christopher Lee
La vendetta degli alberi.
Titolo originale The Draughtsman's Contract
Regia di Peter Greenaway
Con Anthony Higgins, Janet Suzman, Anne-Louise Lambert, Hugh Fraser, Neil Cunningham
Titolo originale Undir trénu
Regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson
Con Steinþór Hróar Steinþórsson, Edda Björgvinsdóttir, Sigurður Sigurjónsson
Titolo originale How Green Was My Valley
Regia di John Ford
Con Walter Pidgeon, Maureen O'Hara, Donald Crisp, Anna Lee, Roddy McDowall, John Loder
Titolo originale The Sea of Grass
Regia di Elia Kazan
Con Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Melvyn Douglas, Robert Walker, Phyllis Thaxter
Titolo originale King Solomon's Mines
Regia di Robert Stevenson
Con Paul Robeson, Cedric Hardwicke, Ronald Young, John Loder
Titolo originale King Solomon's Mines
Regia di J. Lee Thompson
Con Richard Chamberlain, Sharon Stone, Herbert Lom, John Rhys-Davies, Ken Gampu
Titolo originale Out of Africa
Regia di Sydney Pollack
Con Meryl Streep, Robert Redford, Klaus Maria Brandauer, Michael Kitchen, Malick Bowens
Regia di Michelangelo Frammartino
Titolo originale Samba Traoré
Regia di Idrissa Ouedraogo
Con Bakary Sangaré, Samba Mariam Kaba, Saratou Komboutri
Titolo originale The Emerald Forest
Regia di John Boorman
Con Powers Boothe, Meg Foster, Charley Boorman, Dira Paes, Yara Vaneau, William Rodriguez
Titolo originale Kumonosu-Jo
Regia di Akira Kurosawa
Con Toshiro Mifune, Isuzu Yamada, Minoru Chiaki, Akira Kubo
Titolo originale Macbeth
Regia di Roman Polanski
Con Jon Finch, Francesca Annis, Martin Shaw, Terence Bayler, John Stride, Nicholas Selby
Titolo originale The Tree of Life
Regia di Terrence Malick
Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Tye Sheridan, Fiona Shaw, Pell James
Titolo originale The White Diamond
Regia di Werner Herzog
Titolo originale Sud pralad
Regia di Apichatpong Weerasethakul
Con Sakda Kaewbuadee, Banlop Lomnoi
Titolo originale Macbeth
Regia di Béla Tarr
Con György Cserhalmi, Erzsébet Kútvölgyi, Ferenc Bencze, Imre Csuja, János Derzsi
Titolo originale Macbeth
Regia di Orson Welles
Con Orson Welles, Jeannette Nolan, Dan O'Herlihy, Roddy McDowall, Edgar Barrier, Alan Napier
Titolo originale Annihilation
Regia di Alex Garland
Con Natalie Portman, Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Tuva Novotny, Jennifer Jason Leigh
Titolo originale Kirikou et les bêtes sauvages
Regia di Michel Ocelot, Bénédicte Galup
Titolo originale Meek's Cutoff
Regia di Kelly Reichardt
Con Michelle Williams, Paul Dano, Bruce Greenwood, Shirley Henderson, Will Patton, Zoe Kazan
Titolo originale The Day of the Triffids
Regia di Steve Sekely
Con Howard Keel, Nicole Maurey, Janette Scott, Kieron Moore, Mervyn Johns, Ewan Roberts
Titolo originale Return of the Jedi
Regia di Richard Marquand
Con Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Billy Dee Williams
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